sabato 10 agosto 2013

IL DELICATO PROBLEMA DELLA TUTELA DELLE DONNE SENZA SCONFINARE NELLA DEMAGOGIA MANETTARA


 Come tutti, sono impressionato dai dati sulle uccisioni delle donne da parte di compagni ed ex. Nel nostro Paese muore una donna ogni tre giorni e questa tragica media sta scivolando pericolosamente verso una ogni due. Però abbiamo anche riportato le critiche di chi, statistiche alla mano, osserva come non si tratti di un fenomeno acuitosi negli ultimi anni, solo che oggi i media gli dedicano attenzione. In realtà ci sono stati periodi ancora più cupi , con percentuali peggiori, sia pur di poco. Essere passati da legislazioni assolutamente medievali, per le quali il marito poteva "correggere" la moglie anche con qualche schiaffone o addirittura ucciderla per motivi "d'onore" facendosi anche solo due anni di prigione, ad altre giustamente più severe, ha eliminato la sconcezza ma assolutamente non risolto il problema. In Germania, Francia e Spagna, dove già da anni sono state adottate misure più tutelanti, il numero di casi di violenza è restato purtroppo molto elevato, superiore rispetto all'Italia.
Questi dati depongono quindi a favore di chi sostiene che non è che introducendo nuove norme, finalizzate al mero inasprimento delle pene, si otterranno chissà quali risultati. In realtà, come scritto altre volte, bisogna muoversi nella direzione della prevenzione e della velocità di azione, ricordandosi che quando si parla di conflitti familiari, per esempio, ci si muove su un terreno scivolosissimo, dove le azioni strumentali purtroppo non mancano. E anche quando si tratta di ex, bene fare attenzione se la separazione è in corso e che grado di conflittualità ha, per cercare di capire  come stanno le cose. Certo. ci sono stati casi in cui denunce ripetute di stalking sono rimaste inascoltate. A volte, addirittura casi di violenza già perpetrata non hanno portato a provvedimenti cautelari a quel punto irrimandabili, ed è anche accaduto che la donna sia stata poi uccisa. Ripeto, è importante che cresca, di molto, la preparazione e la specializzazione dei soggetti adibiti a prevenire e del caso a reprimere questi fenomeni, e soprattutto la velocità delle decisioni. Ma la strada degli automatismi è quella da evitare, sempre.
Maria Giovanna Maglie, donna, giornalista e attenta alle questioni femminili, scrive un articolo estremamente critico verso le misure adottate dal governo Letta, che propongo per una riflessione non superficiale del delicatissimo problema.
Buona Lettura



 



 



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