mercoledì 8 gennaio 2014

IPSOS A BALLARO' : CENTRO SINISTRA 36%, CENTRODESTRA 35%. E L'EFFETTO RENZI ??


L'altro giorno in un suo articolo il Prof Panebianco, sul Corriere della Sera,  faceva delle considerazioni nteressanti sull'approccio dei partiti alla riforma elettorale anche in relazione alla tre soluzioni messe sul tavolo da Renzi. 
"Su di esse si getteranno fra poco gli specialisti in «simulazioni di voto»: alla luce dei risultati delle ultime consultazioni politiche verranno ipotizzati i differenti esiti delle prossime elezioni a seconda che si adotti l’uno o l’altro sistema elettorale. Tali simulazioni, che accompagnano sempre questo tipo di trattative, sono insensate" scriveva il noto editorialista aggiungendo " quando cambiano le regole elettorali - e quanto più radicalmente esse cambiano - si mettono in moto processi che rendono la nuova situazione diversa dalla precedente... Se cambiano le regole elettorali cambia la struttura dell’offerta politica. Si formano (o si disfano) alleanze che non si sarebbero formate (o disfatte) con le regole precedenti. Spesso, ciò si accompagna anche a un parziale rinnovamento del personale politico: facce nuove si mescolano alle vecchie, possono persino emergere nuovi leader....E infine "  Dietro le simulazioni di voto, in controluce, si intravvede una curiosa teoria che potremmo chiamare la teoria dell’ homo insipiens . Si assume un elettore ottuso, passivo, meccanico ripetitore delle proprie scelte passate, incapace di reagire creativamente al cambiamento ambientale (di regole e di offerta). Ma poiché il sapiens non è un insipiens (con la possibile eccezione di colui che abbraccia la teoria dell’ homo insipiens ), ne consegue che simulare il voto con nuove regole alla luce del voto con le vecchie, è fumo, aria fritta. Teniamolo a mente quando arriverà l’ondata delle simulazioni. 
Lo trovo un ragionamento ineccepibile.
Intanto però il gioco delle previsioni e delle intenzioni di voto non è arginabile, che è un po' come il calcio mercato per i tifosi della pelota. 
Così ieri a Ballarò (i dati sono poi ripresi da Libero nell'articolo di sotto riportato), abbiamo appreso che il centro sinistra (ora che c'è Renzi faccio un atto di fede e lo chiamo così, che all'epoca di Bersani solo di Sinistra si poteva parlare) e il centro destra sono sostanzialmente alla pari che l'effetto Sindaco c'è, ma non così tanto : il PD, dopo lo scioglimento del PDL e la diaspora dei governativi di Alfano & Co., è nettamente il primo partito con un'attribuzione virtuale del 33% dei voti (record raggiunto da Veltroni nel 2008, che però non valse la vittoria ; da allora il PD non si è nemmeno avvicinato a quella cifra, che a febbraio scorso si fermò al 25 ) ma resta ampiamente al di sotto di quel 40% cui alcuni vorrebbero legare la soglia minima per un reintrodotto premio di maggioranza ( che quello senza asticella la Consulta l'ha bocciato ). Insieme a SEL, sotto il 3%, il PD arriverebbe a poco meno del 36%.
Forza Italia registrerebbe un buon 22,3% (considerate che quando nacque, 20 anni fa ormai, alle prime elezioni prese il 21 ) e la coalizione, con il NCD di Alfano, dato ad un fin troppo lusinghiero 7%,  e gli altri alleati, arriverebbe a quota 35. Un punto scarso di differenza è NULLA, specie poi a livello di proiezioni demoscopiche. Il centro non va bene, però è significativo che l'UDC torni a superare Scelta Civica, ormai sprofondata al 2%. Per essere l'uomo che ci ha salvati...ammappa che ingrati che siamo noi italiani con Monti !!
Quindi, secondo i dati di Pagnoncelli (non un sondaggista "amico" del Cav., che notoriamente gli preferisce la Ghisleri - quest'ultima tra l'altro ci azzecca di più, o sbaglia di meno, se preferite ) abbiamo una conferma e una smentita : con Renzino il PD prenderebbe più voti ma NON così tanti come l'avvento dell' Homo Novus si sperava realizzasse. E questo OGGI, figuriamoci dopo un anno di tira e molla come quelli a cui assistiamo...
Insomma, la fretta di Gianburrasca si può ben capire,  così come l'affannosa ricerca di un sistema elettorale moltiplicatore dei voti presi, che quelli che escono dalle urne minacciano di essere insufficienti ! Con due milioni di voti ci vinci , anche bene, le primarie del "tu partito", non ci governi l'Italia.

Ecco il pezzo annunciato


Sondaggio Ipsos, Berlusconi sorpassa Grillo: Forza Italia al 22,3%

Centrosinistra avanti di poco, Alfano regge bene. M5S terzo partito, centristi allo sbando

SILVIO SORPASSA GRILLO 
Il sondaggio che fa felici Berlusconi e Alfano

Il Cavaliere sorpassa Grillo, centrosinistra e centrodestra quasi alla pari. Sono i verdetti del sondaggio Ipsos di Pagnoncelli per Ballarò. Secondo l'ultima rilevazione, Forza Italia sale al 22,3%, secondo partito dietro al Pd di Renzi (33%) ma davanti al Movimento 5 Stelle (terzo, al 21,2%). Se Silvio Berlusconi vuole tornare ad essere a capo della prima coalizione, però, deve sperare nella crescita di Angelino Alfano e in una alleanza con il Nuovo Centrodestra. Al momento, il vicepremier ed ex segretario Pdl sembra voler andare per la propria strada e secondo Pagnoncelli i risultati sono discreti: 7 per cento, "decisamente buono per una start up", è il commento dello stesso Alfano. Forza Italia, insieme a Ncd, Lega Nord (3,5%) e Fratelli d'Italia (1,9%) arriverebbe al 35,1%, contro il 36% del centrosinistra (al Pd va aggiunto il 2,7% di Sel di Vendola). Continua invece la crisi apparentemente senza uscita dei moderati: Scelta Civica è al 2,3%, l'Unione di Centro è al 3,1: un 5,4% che, al momento, non risulta appetibile né a destra, né a sinistra.

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