Francamente non si comprende molto il motivo per cui Grillo abbia deciso di andare all'incontro con Renzi per farlo poi in quel modo. Dubito fortemente che i soliti pochi che votano in rete nel M5S e che a maggioranza (pare ridotta) avevano stabilito che fosse il caso di andare, volessero che lo si facesse nel modo in cui poi l'ha fatto Grillo. E' arrivato, non ha fatto praticamente parlare Renzi, dicendogli che la fiducia non gliela daranno mai, che metà del programma di cui parla è stato copiato da loro ( ma allora almeno al 50% dovrebbe andar bene...) e che lui è un giovane buono che rappresenta il marcio, e se n'è andato. Non male, in molto meno di 5 minuti.
Aveva avuto molto più senso la scelta di non andare al Quirinale. All'obiezione scontata Grillo risponde che "me lo hanno chiesto"...Mah, non credo certo per comportarsi in quel modo. Allora era meglio mandare i capigruppo parlamentari che probabilmente avrebbero espresso gli stessi concetti ma in un confronto civile, dove anche il presidente incaricato potesse parlare.
Come sempre più frequentemente avviene, le scelte di Grillo non ottengono più il consenso unanime degli ortotteri. Ovviamente molti hanno plaudito al modus scelto dal Capo, ma tanti anche no. E ai "ci hai fatto sognare" si alternano i "ci hai preso per il c...".
La sensazione è che in effetti per molti il grillismo si sia trattato di un equivoco, e lo stesso Grillo non si aspettava un risultato elettorale come quello di febbraio 2013. DI questo passo, penso sia difficilissimo che lo ripeta, e finora tutte le elezioni che si sono tenute dopo quelle nazionali hanno mostrato un trend decisamente negativo, oltre le previsioni dei sondaggi che vedono i Pentastellati in calo ma ancora attorno al 20%.
Renzi, dal canto suo, tutto sommato se l'è cavata non alterandosi di fronte alla prepotenza verbale di Grillo, che letteralmente gli ha impedito di parlare. E' riuscito giusto a dire un paio di battute, tanto per non rimanere proprio muto. Ma non credo che la brutta figura l'abbia fatta lui.
DI seguito il servizio de La Stampa che posta anche il video integrale dell'incontro trasmesso in streaming.
“Non sei credibile” “Esci dal blog”
Duello Grillo-Renzi in streaming
Il leader del M5S non fa parlare il segretario Pd: “Sei un giovane-vecchio”
La replica: “Chi ti ha votato merita di meglio, cambieremo anche per loro”.
Sul blog la base divisa. Orellana si smarca: “Oggi Beppe non mi è piaciuto”
La replica: “Chi ti ha votato merita di meglio, cambieremo anche per loro”.
Sul blog la base divisa. Orellana si smarca: “Oggi Beppe non mi è piaciuto”
ANSA
Un fermo immagine del faccia a faccia tra Matteo Renzi e la delegazione del M5S guidata da Beppe Grillo
ATTORNO AL TAVOLO
Si parte con il ringraziamento di rito del segretario Pd. Poi subito scintille. «Basta con Napolitano, dai...», dice Grillo. «È istituzionale», lo difende Renzi. L’incontro si trasforma in un botta e risposta: «Non vi chiediamo la fiducia», dice il leader Pd. «Mi stai spiazzando», replica l’ex comico. Poi parola al premier in pectore: «Vi raccontiamo cosa vogliamo fare». Si parte dall’Europa. Ma Grillo lo interrompe e comincia il suo monologo-show: -«Non sono venuto qui a parlare di programmi. Sono venuto qua a dimostrarti qualcosa in modo educato e gioioso: sei una persona giovane ma anche vecchia. E se ti sei offeso per quel che ti dico mi dispiace».
IL MONOLOGO DI BEPPE
Il leader M5S interrompe il premier incaricato che vuole illustrare il suo programma, poi Renzi lo interrompe a sua volta: «Non è il trailer del tuo show». Replica Grillo: «Qualsiasi cosa dici non è credibile». «Tu rappresenti banche e poteri forti. I tuoi programmi? Non sei credibile, eri stato eletto per fare il sindaco. Vai sempre in tv, sei una macchietta», tuona Grillo. «Sono venuto a dimostrarti nostra totale indignazione per quello che rappresenti: noi siamo coerenti tu non sei credibile». «Posso parlare?», chiede Renzi. «No», è la replica del leader M5S. E lo attacca sui costi della politica: «Solo noi abbiamo rinunciato ai rimborsi». E ancora: «Sono qui per esprimere la nostra totale indignazione a quello che tu rappresenti, non ci interessi, rappresenti De Benedetti e gli industriali, fai il giovane ma non lo sei». Renzi prova a replicare: «Non è il trailer del tuo show, non so se sei in difficoltà sulla prevendita, se vuoi ti aiuto ma il tuo popolo ti ha chiesto di incontrarmi ma tu non sei mai stato democratico. Esci da questo blog!».
“IL PROGRAMMA? NON MI INTERESSA”
I due si danno del tu, ma il duello verbale è durissimo. L’incaricato premier prova a parlare di programma: «Noi abbiamo il semestre europeo, so che abbiamo idee diverse, ma noi vogliamo ragionare per cambiare l’idea di Europa avendo fatto i compiti a casa: al Senato c’è il ddl Del Rio sul superamento delle province e vogliamo fare la riforma del Senato e del Titolo V...». Ma il leader M5S non gli consente di andare avanti, sostenendo di non riconoscerlo come interlocutore. «Ti sei seduto con il pregiudicato e con il massone Verdini, non abbiamo nessuna fiducia in te», tuona Grillo. Il segretario Pd incassa altre critiche, poi prova a mostrare i muscoli: «In questo momento sei un incrocio tra Gasparri e Biancofiore». Ma il capo del Movimento rilancia: «Siamo qui solo per dirti che non abbiamo nessuna fiducia in te». Finisce qui. Grillo se ne va: «Mi alzo e ti comunico che non abbiamo nessun tipo di fiducia in te e nel tuo sistema. La nostra stima non ce l’hai Non ha neanche un’idea di come potrebbe essere il mondo. Non ce l’hai un’idea».
L’INCONTRO CON I GIORNALISTI
Renzi commenta a caldo su twitter: «Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi». Grillo intanto continua il suo show di fronte ai giornalisti alla Camera: «Oggi questo poverino ha ricevuto due pregiudicati extra-parlamentari: me e Berlusconi». Poi spiega la sua presenza a Montecitorio: «Se era per me non venivo. Sono venuto per la Rete. Abbiamo votato e siamo venuti perché abbiamo un principio di democrazia. La maggioranza dei votanti ha detto “andiamo”. Ma non avevo una scaletta di cose perché non mi interessa colloquiare democraticamente con un sistema che voglio eliminare». L’affondo contro Renzi continua: «Metà del suo programma è un copia-incolla» di quello del Movimento 5 Stelle. «Non è un problema di programma ma di chi dice questo programma: non hanno credibilità. Non hanno capito dove stiamo andando». Così Beppe Grillo in conferenza stampa risponde a chi gli domanda perché non abbia ascoltato le proposte di Renzi: «Lo ospitate ogni giorno in televisione, le conosciamo», replica.
I GRILLINI DIVISI
Ma tra i Cinque Stelle non a tutti è piaciuto lo show di Grillo. «Non era questo il modo per farlo. Non mi è piaciuto», commenta a caldo il senatore Luis Alberto Orellana, tra i più critici con i vertici del Movimento. «Anch’io penso che Renzi non sia credibile - spiega Orellana - ma una volta che sei là devi confrontarti. Il web ha deciso di andare alle consultazioni e allora vai, lo fai parlare e poi dici la tua. Non ascoltarlo nemmeno per un minuto non è bello». Poche ore prima, lo stesso Orellana su Facebook aveva salutato con soddisfazione l’esito del sondaggio on line che dava il via libera alla partecipazione 5 stelle alle consultazioni. Intanto la base M5S si spacca nei commenti sul blog di Grillo. C’è chi dà sfogo alla «bruciante delusione», e chi invece commenta entusiasta lo show del leader stellato nella Sala del Cavaliere. «Grande Beppe, lo abbiamo asfaltato»; «un teatrino inutile, ci hai preso per il c...»: i commenti si alternano, alcuni di segno positivo, altri durissimi. «Beppe hai toppato - lo rimprovera Simona da Jesi - non c’è niente del tuo programma che io non condivida ma ora basta con i comizi. Dovevi ascoltare e buttare un po’ di ciccia nel brodo lungo di Renzi altrimenti non porteremo mai a casa nessuno dei nostri obiettivi. Oggi abbiamo visto la replica dello streaming di Bersani 2, la vendetta». Ma fioccano anche i «tvb», i «Grillo sei il più grande» e i «ci hai fatto sognare».
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