Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
giovedì 6 marzo 2014
E L'EUROPA VA ALLA GUERRA
A molti Filippo Facci non piace, per l' eccesso di polemismo. Altri invece lo amano per questo. Io apprezzo di lui il fatto che sia un garantista feroce, acuto nelle sue analisi, e mi piace come scrive, diretto e ironico (a volte sarcastico).
Così mi è piaciuto l'appunto odierno su Libero, nel quale mette alla berlina l'assenza di qualunque credibilità militare dell'Unione Europea, dei paesi che la compongono, convinti che per loro il mondo sia solo una questione di finanza, spread, mercati. Quando nel resto del pianeta, e quindi ben più dei 4/5, le cose le affrontano in altri modi, rimangano stupiti della propria impotenza. Chissà che un giorno se ne accorgano anche gli altri e non decidano di farci pagare la presunzione che la guerra sia un mostro che, dopo averci accompagnato sempre, e sanguinosamente, per tutta la nostra storia, sia diventata roba di altri, che a noi non riguarderà più.
Buona Lettura
L'EUROPA BONIFICATA
Kiev, 30 marzo 2015
Peggiora ogni giorno la guerra tra Russia ed Europa, degenerata dopo la crisi ucraina dello scorso anno. I soldati russi, asserragliati nelle trincee, prevalgono sugli europei, asserragliati dietro gli sportelli bancari. Il fronte di Bruxelles sembra perduto : l'alto comando BCE, alla vista delle armi, ha invitato a depositare gli oggetti metallici nelle apposite cassettine. Abortita l'idea di una bomba Spread (nessuno sapeva dissinnescarla), ha destato sconcerto la trovata di spedire alle sfibrate retrovie, anziché soccorsi e viveri, un bonifico con valuta da lunedì. Non aiuta che intanto i russi, dopo le riconquiste di Adighezia, Inguscezia e Ossezia, per sbaglio abbiano occupato anche Venezia, salvo apprendere che alcuni petrolieri di Volgograd già la possedevano dal 1998. Non ha sortito effetto neppure l'ultimatun statunitense rivolto alle estenuate popolazioni della Calmucchia russa "Vi declasseremo da Baa2 a Buht" Oltretutto Putin lo riferisce l'emittente clandestina Radio Glodman - starebbe violando le premesse umanitarie che l'Europa aveva posto all'inizio del conflitto : non utilizzare gas nervino e abolire l'Ires sugli Istituti di Credito. Inutile ogni appello alla Convenzione di Ginevra, trasferitasi alle Cayman. Scalpore, infine, per l'accorata intervista a Mario Monti tra le macerie e i cadaveri di Strasburgo : "Ora" si è chiesto mestamente, asciugandosi una lacrima con una distinta di versamento "come reagiranno i mercati".
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