venerdì 14 marzo 2014

FLORIANI AMMETTE : Sì SONO STATO CON QUELLA RAGAZZA MA PENSAVO FOSSE MAGGIORENNE. I PM NON GLI CREDONO


Diversi anni fa ormai, mi venne a trovare a studio una persona. Non un amico, però uno che conoscevo bene, e per il quale provavo simpatia.
Avviato verso i 50,  peraltro ottimamente portati, in genere allegro, dalla battuta pronta, un single incallito e tombeur de famme, mi si presenta ansioso, addirittura pauroso.
"Che t'è successo?"  "Stefano che mi succede se vado con una sedicenne e il padre lo scopre?" "Bè, forse lui te mena, però per la legge, se non l'hai pagata ed era consenziente, nulla"
Il sollievo che provò lo spinse a buttarsi in ginocchio (giuro !) e a baciarmi la mano, come se fossi il papa o il chirurgo che gli aveva appena salvato la vita in un'operazione a cuore aperto.
Nel narrarmi la storia, si scusò dicendosi che lui ignorava che la ragazza avesse sedici anni (non ricordo se glielo avesse rivelato il portiere dell'albergo dove l'aveva condotta, che se ne era accorto in un secondo momento e quindi l'aveva avvertito...) , e io gli dissi che l'ignoranza dell'età non sarebbe stata comunque scusabile se la ragazza fosse stata minore dei 14 anni, tra i 14 e i 16 (all'epoca il consenso era fissato a 16, ora si è abbassato ai 14) si poteva valutare l'errore scusabile mentre dai 16 in poi, di regola, il semaforo diventava verde. Come detto, stiamo parlando di un episodio di oltre dieci anni fa e le norme in materia si sono modificate, e in genere inasprite (a parte l'abbassamento dell'età del consenso, portato, salvo casi particolari, dai 16 ai 14 anni ). Nel campo della prostituzione minorile, dove il consenso non vale, è l'imputato che deve provare di non conoscere l' effettiva età e questo per un errore "inescusabile". Ecco, per fare un esempio, nel caso di Ruby ci troveremmo di fronte ad un errore scusabilissimo : chi non avrebbe attribuito più di 20 anni alla bella marocchina ? Nel caso delle baby squillo dei Parioli - che oltretutto avevano 15 anni e non 17 e mezzo...- pare che diversi uomini, di fronte alle ragazze e intuita subito la troppo giovane età, se ne siano andati.
Mauro Floriani, che ora ammette di essere andato con una delle due quindicenni, sostiene di aver pensato che la ragazza fosse maggiorenne. Gli inquirenti, forti anche della reazione di altri clienti, non gli credono.
Ma questo particolare, importantante ovviamente per la difesa penale, non credo sposti di una virgola la condanna della moglie, Alessandra Mussolini, che lo ha già messo fuori di casa http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/03/il-marito-accusato-di-sfruttamento.html ).
L'aggiornamento delle notizie è quello del Corriere della Sera, a cura di Fiorella Sarzanini 




Il marito di Mussolini e la minorenne 
«L’ho incontrata, credevo avesse 19 anni»
Identificati il funzionario di Bankitalia
e il figlio di un parlamentare 
ROMA — «È vero, sono stato con lei un paio di volte, ma certamente non immaginavo che avesse 15 anni». Così, di fronte ai magistrati di Roma, Mauro Floriani ha cercato di scrollare da sé l’accusa grave di aver sfruttato una minorenne. Non è bastato. La contestazione è stata formalizzata, le indagini sul suo conto sono ormai alle battute finali. Il marito dell’onorevole Alessandra Mussolini è inserito in una lista di clienti delle ragazzine dei Parioli — Aurora e Azzurra si facevano chiamare — nei confronti dei quali sono già stati effettuati numerosi riscontri. Tra loro c’è anche il figlio di un parlamentare del centrodestra che dovrebbe essere interrogato nei prossimi giorni. E poi il vicecapo del Dipartimento Informatica di Bankitalia Andrea Cividini, alcuni funzionari della Fao, almeno un manager della società di revisione «Ernst & Young». I carabinieri del nucleo operativo della capitale coordinati dal colonnello Lorenzo Sabatino hanno raccolto le informazioni sul loro conto incrociando i tabulati telefonici delle due giovani prostitute, intercettando le conversazioni, effettuando pedinamenti. Poi hanno trasmesso tutti i dati al procuratore aggiunto Maria Monteleone e al sostituto Cristina Macchiusi.
Floriani e l’appartamento
Floriani si è presentato in Procura per essere interrogato sperando probabilmente di evitare che il suo nome potesse trapelare. Già dallo scorso ottobre, dopo aver messo sotto i controlli i telefoni delle ragazzine, i carabinieri avevano captato la sua voce e annotato gli appuntamenti presi con la quindicenne. Tutti gli incontri sono avvenuti nell’appartamento di viale Parioli. «Arrivo a quest’ora, va bene?», chiedeva prima di presentarsi. Il suo contatto era diretto, cioè non mediato dagli sfruttatori. Lo ha confermato lui stesso ai magistrati: «Sono arrivato alla ragazza attraverso l’annuncio che aveva messo sul sito “Bakecaincontri”. Lì specificava di avere 19 anni e io credevo fosse la verità». Era accompagnato da un legale e ha mostrato un atteggiamento collaborativo, sia pur negando la propria consapevolezza riguardo all’età e in particolare al «giro» che si celava dietro quel «post» inserito su Internet già dalla primavera scorsa.
La sua versione non ha però convinto i magistrati, anche perché i tabulati telefonici dimostrano che i contatti sono stati diversi. La frequentazione della casa da parte di Floriani era cominciata alcuni mesi prima, almeno da luglio. E soprattutto, evidenziano gli inquirenti «diversi uomini sono andati via dopo aver visto le ragazzine e compreso che si trattava di giovanissime. Difficile credere che invece lui non se ne fosse accorto». È questa circostanza ad aver fatto scattare la contestazione. E tra qualche settimana potrebbe già arrivare il provvedimento di chiusura delle indagini che precede la richiesta di rinvio a giudizio.
Il figliodell’onorevole
I clienti della baby squillo sono decine e decine, soltanto ventidue quelli già indagati. Tra loro c’è anche il figlio di un parlamentare che nelle prossime ore riceverà un avviso a comparire. Anche lui è stato intercettato mentre prendeva appuntamento con le giovani e agli atti c’è la prova degli incontri avvenuti, anche dei soldi versati per le prestazioni sessuali. Elementi «certi» secondo gli inquirenti sono stati raccolti pure nei confronti di imprenditori, professionisti, gli impiegati che più volte incontravano le ragazze, talvolta organizzando gli appuntamenti nelle proprie abitazioni oppure in alcuni hotel.
A far scattare i controlli è stata la denuncia presentata dalla madre della quindicenne lo scorso agosto. Subito dopo i pubblici ministeri hanno chiesto e ottenuto l’intercettazione dei cellulari delle due ragazze e grazie a questo tipo di verifiche sono riusciti a «incastrare» svariati clienti. Altri sono stati rintracciati attraverso l’analisi dei semplici tabulati e in questi casi si sono resi necessari maggiori controlli, anche perché non sempre l’intestatario dell’utenza era il reale utilizzatore: alcuni numeri sono intestati a donne risultate totalmente estranee all’inchiesta, probabilmente parenti di chi invece era un cliente più o meno abituale.
Video, foto e ricatti
Nel fascicolo processuale ci sono numerosi video girati dai carabinieri. Documentano il pedinamento delle ragazze e dei loro sfruttatori mentre si incontrano in viale Parioli e poi si muovono per andare dai clienti. Ma mostrano anche numerosi uomini mentre varcano il portone dopo aver ottenuto l’appuntamento. E sono proprio questi filmati una delle prove «incontrovertibili» delle quali ha parlato il procuratore Monteleone.
Ben diversi sono invece i video girati con il telefonino da uno degli sfruttatori che, questo è il sospetto degli inquirenti, potrebbero essere stati utilizzati per ricattare i clienti. Riprese effettuate di nascosto, talvolta con la complicità delle ragazze che però hanno poi negato di essere consapevoli. Anzi. «Lo abbiamo saputo soltanto dopo», hanno raccontato ai magistrati. Senza però essere credute.
Fiorella Sarzanini 

2 commenti:

  1. GRAZIELLA BELLOTTI

    Minorenne? Allora, 17 anni sì possono ingannare, e guardate che non mi riferisco a Ruby ma alle ragazze di oggi invecchiate da truccco e parrucco. Ma 14-15 anni? A chi la vuole raccontare?? Ha le figlie della stessa età..

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  2. RAF TP

    È soggettivo. In ogni caso chiedere un documento per verificare l'età è elementare prudenza dopo l'avvento del nuovo testo del 600bis.
    Circa la moglie di Floriani, non fa testo: le mogli buttano fuori di casa i mariti anche per assolute banalità, figuriamoci di fronte a una situazione del genere.

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