martedì 1 aprile 2014

WILLIAM PEZZULLO . QUANDO ESSERE SFIGURATI PER SEMPRE E' GRAVE LA META'


Forse ha ragione chi dice - peccato sia donna - che ogni processo fa storia a sé, però indubbiamente c'è qualcosa che stona  nel confrontare similitudini e differenze :
- Luca Varani ex fidanzato di Lucia Annibali 
- Elena Perotti ex fidanzata di William Pezzullo
- Luca Varani lasciato non accetta la cosa
- Elena Perotti lasciata non accetta la cosa
- Luca Varani decide di dare una lezione all'ex
- Elena Perotti decide di dare una lezione all'ex
- Luca Varani decide di usare l'acido solforico e di farsi aiutare 
- Elena Perotti decide di usare l'acido solforico e di farsi aiutare
- Lucia Annibali subisce lesioni gravissime al volto, rischia di rimanere cieca, ha subito dieci interventi di ricostruzione facciale, si accinge ad affrontare l' undicesimo
- William Pezzullo subisce lesioni gravissime al volto, ha perso un occhio, vede molto poco dall'altro. Ha subito 11 interventi
- Lucia Annibali ha rischiato di morire
- William Pezzullo ha rischiato di morire
- Luca Varani  è stato condannato in primo grado, insieme ai suoi complici
- Elena Perotti è stata condannata in primo grado, insieme al suo complice
Fin qui le similitudini. 
Poi le differenze
- Luca Varani è stato condannato a 20 anni
- Elena Perotti è stata condannata a 10 anni
- La condanna di Luca Varani è su tutti i giornali nazionali, anche in prima pagina
- La condanna di Elena Perotti no
- Lucia Annibali è stata ricevuta dal Presidente Napolitano
- William Pezzullo no.
- Lucia Annibali è donna
- William Pezzullo è uomo

Pe ricordare la storia di William Pezzullo sono andato a cercare sulla rete, e ho trovato questo bel servizio di Barbara Raspa, sul quotidiano Il Giorno di Brescia.




Dieci anni di carcere. È la sentenza in primo grado emessa il primo luglio 2013 al termine del processo in abbreviato a carico di Elena Perotti, la 23enne di Berlingo che con l’aiuto di un amico, Dario Bertelli, 44 anni, buttafuori, sfregiò William Pezzullo. I due sono stati condannati per lesioni gravissime premeditate. Incinta al nono mese e ben decisa a dare una lezione permanente al giovane che non ne voleva più sapere di lei e non intendeva riconoscere il bambino di cui era in attesa, la donna organizzò il piano. Secondo l’accusa coinvolse Bertelli, e fece ricerche sul web sulla sostanza più corrosiva da utilizzare. Fu lei ad acquistare l’acido solforico al supermercato, e fu lei a gettarlo in testa all’ex, malmenato e bloccato dal buttafuori. A pochi giorni dalla sentenza, Bertelli ha inviato dal carcere una lettera piena di insulti a Pezzullo, apostrofato come “coniglio”.

«Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti. Ti permettono di salire a testa alta anche se stai piangendo». Willy allunga il braccio destro e mostra la scritta in inglese: «È una frase che mi sono inventato io» sorride orgoglioso offrendo alla vista un reticolo di cicatrici rossastre intervallate da stampi di baci, uno spartito musicale e l’eroe dei videogames Supermario, tatuati di fresco. Ci pensa su e scherza: «In effetti potrei tatuarmi dappertutto, così magari tutti questi segni si vedrebbero meno». Lui è William Pezzullo, 27 anni. La sua storia ha fatto il giro d’Italia. La notte tra il 19 e il 20 settembre 2012 la ex, all’epoca incinta al nono mese, con la complicità di un amico ha messo a segno una vendetta feroce: una secchiata di acido solforico gettato addosso all’uomo che non la voleva più, e che non credeva di essere il padre del bambino che lei portava in grembo. Per mesi William, ragazzone atletico pronto alla battuta, è stato a un passo dalla morte.
Oggi a distanza di 12 mesi è quasi cieco – ha perso l’occhio destro e vede due decimi dal sinistro – senza orecchie e il corpo, viso compreso, è martoriato da frustate scure. Le cicatrici di quell’acido “in grado di corrodere le ossa ai maiali”, racconta la mamma Fiorella con voce incrinata. Ogni giorno Willy si infila delle guaine per appiattirle. Il liquido gli ha mangiato la pelle e parte dei muscoli.
La routine della famiglia Pezzullo è scandita da esercizi riabilitativi, innesti, docce e bagni speciali. Una crociata combattuta continuando a cercare il nome di qualche luminare della medicina non ancora trovato: «William è stato due mesi e mezzo in terapia intensiva a Genova e poi ha subìto 11 interventi – racconta la madre del barista, che ha speso in cure già oltre ventimila euro e per pagarsele ha venduto il locale. L’ultimo innesto per recuperare la mobilità del collo fatto a Monza in giugno lo ha lasciato peggio di prima. Esteticamente è un disastro: guardi com’è gonfio».
La cucina è tappezzata di biglietti con gli indirizzi degli specialisti («A Londra un medico guarisce le pakistane sfregiate, chissà che non faccia il miracolo anche con me») in salotto c’è un televisore gigantesco («Qualche ombra almeno la vedo») e una cyclette. «La cyclette è l’unica cosa che posso fare, ma che cavolo di sport è? Mi innervosisce. Io sono per la boxe e i pesi – taglia corto Willy - Ma ricominciare la palestra è rischioso, potrei strapparmi i muscoli già lesionati».
Anche il pc dopo un po’ lo esaspera («Non vedo la freccia per cliccare»). Nel suo mondo risicato è rimasto spazio per dormire, chiacchierare con gli amici e qualche volta andare da loro, e sognare. Una famiglia, per esempio che prima o poi arriverà, tra una avance e l’altra delle donne che lo agganciano su Facebook. O per pianificare il viaggio a Napoli da Tonia, che dopo averlo visto in TV da Barbara d’Urso ha chiesto di lui e ora è la sua nuova fidanzata. E Elena? «Non ce l’ho con lei – dice William distaccato -. Siamo stati insieme sei mesi. È finita perché raccontava bugie e il suo era un amore malato. Era così gelosa che mi tagliava le gomme dell’auto, una volta mi ha persino chiuso in casa e sono dovuto scappare dalla finestra. Quel figlio non era mio».






2 commenti:

  1. Questo che riporto non è un commento, ma l'intervento di GIORGIO DELL'ARTI che ha lodevolmente messo in evidenza questi due fatti.
    Lo riporto come lui lo ha scritto :

    «Generale soddisfazione per la durissima sentenza (la più dura nella storia) che ha condannato a vent'anni in primo grado l'avvocato Luca Varani, bello, ricco e seduttore. Costui aveva promesso 30 mila euro a due albanesi perchè gettassero in faccia alla sua ex fidanzata, Lucia Annibali, 36 anni, un barattolo di acido solforico. Lucia ha poi trasformato la sua disgrazia in un caso politico, mostrando a tutti il volto sfigurato (sette interventi chirurgici, e non è finita) e incoraggiando le donne ad uscir fuori dalle angherie di famiglia, a parlare, a denunciare, a non sentirsi in colpa. L'Udi e le altre associazioni femministe l'hanno sostenuta con forza, presidiando il tribunale di Perugia, agitando cartelli e gridando ogni volta che passava l'imputato. Napolitano ha nominato la Annibali Cavaliere del Lavoro, tutti l'hanno intervistata e, giustamente, glorificata. C'è però un piccolo però: sei mesi prima, a Travagliato (provincia di Brescia), Elena Perotti di 23 anni, facendosi aiutare da un complice, ha tirato in faccia al suo ex, che l'aveva lasciata, un secchio di acido solforico. Questo ex si chiama William Pezzullo, e ha 27 anni: undici interventi di ricostruzione del viso (e non è finita), cecità quasi completa. Portata in tribunale, Elena s'è vista affibbiare dieci anni. La metà di quelli comminati a Luca. Qualcuno vede un problema?»

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  2. SStavo guardando la tele, e ritorna purtoppo la brutta toria dell'acido addosso.
    Io devo dire che...
    la mia storia...ho avuto una controdenuncia senza motivo per gravi errori dalla divisa,aggressione archiviata, tentato omicidio omesso dal pm.
    Mi ritrovo quasi ad essere incolpata per essere al mondo, già ci volevo stare ancora un pò, invece la legge ha protetto gli stalkers, si perchò nel mio caso sono tanti, e mi incolpano per non avere fatto nulla, vivo registrata dalla prima mia one, ingiuria, minacce di morte, la seconda quasi aggredita, insulti per più di tre anni.
    Ora mi dicono ritiri le denunce per essere da sempre PULITA, il maresciallo ha ascoltato la loro confessione, ma non li hanno fermati.EMANUELA

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