giovedì 12 giugno 2014

L'INDIPENDENZA DEI MAGISTRATI. UNO SCUDO CHE "SCUDA" TROPPO

 
Abbiamo già parlato ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/06/il-parlamento-vota-linasprimento-della.html ) dell'argomento appena uscita la notizia dello scivolone del governo con l'approvazione dell'emendamento Pini che in materia di responsabilità civile dei magistrati stabilisce l'azione diretta contro il giudici - o pm - che si ritenga autore di una condotta viziata da dolo (!!!) o da colpa grave. Vi sembra una cosa scandalosa ? A me francamente no. 
Trovo che sia una cosa invece estremamente positiva il fatto che dei deputati democratici abbiano deciso di mandare un segnale forte a Renzi e i suoi, perché il partito cd. progressista si sciolga dal condizionamento asfissiante della casta magistratuale. 
Qualcuno di voi accetterebbe che un medico non rispondesse per il danno provocato da una condotta errata ? No, e infatti le polizze assicurative dei dottori sono salatissime proprio per la frequenza dei casi in cui i camici bianchi sono chiamati a difendersi dal'accusa di aver operato non adeguatamente. E attenzione, ci sono stati giudici che si sono lamentati quando chi era  al governo si oppose all'inasprimento di questa responsabilità, non estendola anche ai casi di negligenza. Per evitare il processo, anche penale, si voleva non bastasse per i medici il rispetto pignolo delle linee guida, dei protocolli di intervento, perché nulla vietava che, attraverso scienza e perizia più scrupolosi, il professionista non potesse avvedersi della necessità di altro intervento terapeutico. Ecco, il decreto Balduzzi ha posto un freno a questa deriva, e ha superato il vaglio di costituzionalità sollevato dai Torquemada di turno.
Anche per gli ingegneri edili non si scherza, e se viene giù un ponte, frana una strada, il direttore dei lavori affronta un processo sia civile che penale insieme a tutta l'azienda. 
E tutti troviamo che sia giusto così (oddio, io penso che da diversi  anni a questa parte ci sia un accanimento eccessivo). I magistrati NO, loro sono a parte. Certo, hanno un compito estremamente delicato, ma anche quello dei medici chiamati a salvare vite umane lo è. Quindi ?
La scusa è sempre quella dell'indipendenza, ma questo scudo "scuda" troppo. 
Qualcuno trova giusto che pm e giudici che hanno torturato Tortora abbiano poi proseguito tranquillamente la loro carriera ? Che una persona per bene come Scaglia, l'ex a.d. di Fastweb, si sia fatto un anno di arresti, tra carcere e domiciliari, lui che era tornato in Italia non appena saputo di essere indagato e poi naturalmente risultato innocente ? Attenzione , NON sono eccezioni ! Sono solo i casi noti a tutti (Tortora) o più recenti.
Leggevo oggi uno stralcio di una nota programmatica di Bruti Liberati, redatta all'inzio di questo anno giudiziario e inviata per conoscenza al Presidente della Repubblica. Ero incredulo nel leggerla perché sembrava un manifesto garantista nel suo predicare rigore e prudenza nell'esercizio del potere terribile dei magistrati, quello di privare un uomo della libertà personale. E Napolitano rispose ringraziando e plaudendo tali propositi programmatici. Bene, attualmente sono in galera, su richiesta della procura milanese, due ultra settantenni, Frigerio e Greganti, in precarie condizioni di salute (decisamente gravi quelle del primo), ai quali vengono negati anche gli arresti domicilari.
Ora, se voi foste il giudice - come titolava una rubrica della settimana enigmistica - e vi trovaste a indagare su un manager stimato, incensurato, che, all'estero per lavoro, alla notizia di essere indagato si precipita in patria per metetrsi a vostra disposizione, lo arrestereste ? Magari sì, che tanto...
Ecco, lo fareste lo stesso se poi quell'anno di libertà sottratta lo doveste risarcire VOI anziché lo Stato coi soldi della collettività ? 
Probabilmente no. 
Renzi è convinto che al Senato si rimedierà, e naturalmente non manca chi ironizza sul fatto che il bicameralismo perfetto, da abrogare, stia diventando utilissimo al governo per risistemare cose, aggiustare, anche solo prendere tempo...Guardate alle altre riforme "fatte" (fatte de che ???) , come la legge elettorale, la riforma del Senato, il Job Act.
Noi speriamo che invece la coscienza dei democratici rimanga vigile, che Giachetti, che non si è valso del voto segreto e ha dichiarato in aula il suo favore all'emendamento Pini, faccia proseliti, che venga inviato alla magistratura politica un messaggio chiaro : anche per voi si cambia verso. 

Di seguito, l'intervista di Giachetti al Corriere della Sera





Giachetti: traditore io? 
Su questo tema mi batto da trent’anni
 
ROMA — Roberto Giachetti, deputato del Pd e vicepresidente della Camera, ieri si è dichiarato — e ha votato — a favore dell’emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati. Un pronunciamento contro le indicazioni del governo. «Ma no... Su questo tema io mi batto da 30 anni: ero con i Radicali per il referendum del 1984; l’anno scorso ho sottoscritto la richiesta di una nuova consultazione popolare; e sottopongo costantemente la questione al gruppo pd».
Lei è un renziano doc, e c’è chi ritiene improbabile un dissenso tra voi due.
«A volte la pensiamo diversamente: sull’amnistia, per esempio, lui è contrario e io a favore. Sono renziano doc, ma con una mia cultura e una mia autonomia. E comunque siamo entrambi convinti che il Paese ha bisogno di riforme. Poi, un giudice accusato di dolo o colpa grave verrebbe giudicato da altri magistrati, e io ho totale fiducia nella categoria».
Ma esiste già una sede dove i magistrati vengono giudicati.
«Chiediamo al Csm quanti sono i magistrati che, in ragione di tutte le cause avviate, sono stati intaccati…»
Vuole dire che secondo lei il Csm è in qualche modo inadempiente?
«No. Ma è evidente che qualcosa non funziona».
Il vice presidente del Csm, Michele Vietti, fa sapere che «non potrebbe essere tollerata la sottomissione della magistratura al potere legislativo o a quello esecutivo». E Giorgio Napolitano, che presiede quel Consiglio, ha detto che la tutela dell’indipendenza del giudice «non rappresenta un mero privilegio».
«La storia dell’indipendenza viene tirata fuori ogni volta che si tenta di cambiare qualcosa per la magistratura» .
A quanto pare, il presidente del Consiglio dice che la norma va cambiata a Palazzo Madama, quella Camera che lui vorrebbe abolire.
«Io mi auguro che regga il principio, e che entri nella riforma della Giustizia. Sono 2 anni che mi dicono di aspettare perché serve un provvedimento organico. E oggi, nei responsabili giustizia del mio partito, vedo un atteggiamento fotocopia...».

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