domenica 15 febbraio 2015

DOPO COPENAGHEN NUOVO APPELLO DI NETANYAHU : "EBREI VIA DALL'EUROPA, TORNATE A CASA".

 

Ci accingiamo a sentire le solite litanie sul fatto che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, che i musulmani non vanno confusi con gli islamisti - indicando con questo termini i redicali e i terroristi - e questo dopo il nuovo attacco, stavolta a Copenaghen, ad un mese da quello di Parigi, contro i due nemici dichiarati della "suscettibilità" islamica : la libertà d'espressione (ma in generale direi ) e gli ebrei.
Il presidente Hollande si era risentito con Netanyhau, il premier israeliani, che dopo i 4 morti nel supermercato ebraico aveva esortato i suoi correligionari ad andare in Israele. Chissà se il collega danese si adonterà anche lui, visto che tale concetto è stato ribadito dopo ieri.
Nalla imbelle Europa, quella dell'accoglienza a tutti, c'è poca sicurezza, ce ne sarà meno in futuro e certo non per la gente ebraica.
Certo, anche in Israele rischi di morire, ma almeno lì il razzismo gli viene risparmiato. 
Unica buona notizia : anche stavolta l'attentatore è stato trovato ed ucciso. Purtroppo è poca cosa, che è evidente che a differenza dei terrositi occidentali di casa nostra, a questi non importa morire. Ed è questo che li rende micidiali. 



Attacco alla sinagoga a Copenhagen, appello di Netanyahu agli ebrei: “Tornate in Israele”

Il primo ministro israeliano: questa ondata di attentati continuerà. In Francia profanate centinaia di tombe in un cimitero ebraico
AFP

corrispondente da GERUSALEMME

L’attacco alla sinagoga di Copenaghen suscita emozione e sdegno in Israele, dove il premier Benjamin Netanyahu, parlando prima delle notizie diffusesi in serata sull’ennesimo atto d’intolleranza in Francia, con la profanazione di alcune centinaia di tombe ebraiche a Sarre-Union, nel Basso Reno, reagisce lanciando un appello agli ebrei d’Europa: “Venire in Israele, è casa vostra”. “Gli ebrei vengono uccisi in Europa solo perché ebrei” ha detto il primo ministro di Israele aprendo la seduta del governo a Gerusalemme, sottolineando come “questa ondata di attacchi continuerà” e dunque “chiedo agli ebrei d’Europa di venire in Israele perché questa è la vostra casa”.  
Netanyahu aveva già lanciato questo messaggio dopo la strage all’Hyper Cacher di Parigi, avvenuta tre settimane. Il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, ha aggiunto: “Gli ebrei vengono colpiti perché sono le prima linea del mondo libero contro il terrorismo”.  
Da qui l’appello di Ronald Lauder, capo del Congresso Mondiale Ebraico, agli Stati dell’Ue: “Le misure passive per la difesa degli ebrei sensibili non bastano, servono decisioni drastiche ed immediate per sradicare la minaccia contro gli ebrei d’Europa”.

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