martedì 24 marzo 2015

GASSMANN A BARRACIU E COLLEGHI : LASCIATE LA POLTRONA. LEI RISPONDE PICCATA, POI SI SCUSA.



Sono stupito che Alessandro Gassmann si sia impelagato in una polemica poltica : non ce lo facevo.
Però apprezzo il coraggio, che andare contro Renzino e quelli del PD di questi tempi non è prudente, soprattutto per gente che fa quel mestiere. In buona sostanza, su Twitter Gassmann esorta i sottosegretari, indagati nell'inchiesta che è costata la poltrona al Ministro Lupi, a seguire l'esempio dell'esponente del NCD. 
Siccome penso che lo faccia con spirito grillesco - vale a dire moralisteggiante - , sarebbe la riprova che Renzino ha toppato nell'usare un doppio pesismo che solo lui, che a faccia di tolla è messo parecchio bene, può provare a negare in tv. Per la gente che ha voluto la testa di Lupi, per raccomandazioni e favori non in odore di reato, non ci può essere nessun distinguo con persone che invece, secondo gli inquirenti, forse la legge l'hanno violata. Anzi. 
Quindi "DIMISSIONATEVI" TUTTI. Strano che uno come lui, così sensibile alle urla della piazza, non ci abbia pensato. 
Personalmente, l'ho scritto, 'sta storia della moglie di Cesare - sulla quale notoriamente non doveva posarsi il minimo dubbio o maldicenza - mi appare una scemenza, ma i tempi sono questi, non posso che prenderne atto, sperando che un giorno cambino.
Fino a quel momento però, mi diverte vedere come il moralismo si trasformi spessissimo in un clamoroso boomerang.


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Gassmann e Barracciu, lite su Twitter

«Dimettiti», «e tu non far pagare i tuoi film»: scambio di tweet al vetriolo tra l’attore e la sottosegretaria sotto inchiesta

di Greta Sclaunich


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Botta e risposta al vetriolo su Twitter fra l’attore Alessandro Gassmann e la sottosegretaria ai Beni culturali e al Turismo Francesca Barracciu. La lite, cominciata fra l’attore e la politica, ha finito per coinvolgere tantissimi utenti che si sono schierati dalla parte di Gassmann finché, dopo qualche ora, la Barracciu ha «capitolato» postando le sue scuse.
La lite
La lite è partita con un tweet di Gassman con cui l’attore chiedeva ai sottosegretari indagati di dimettersi. Prima l’attore lo ha fatto con un tweet con quattro foto, poi ha indirizzato un tweet alla stessa Barracciu chiedendole «intanto che chiarisce, lascia la poltrona pagata da noi?». La risposta non si è fatta attendere: la politica ha risposto sì che «chiarirà tutto a fondo», ma ha anche attaccato Gassmann scrivendo «intanto che impara a fare l’attore, può evitare di far pagare biglietto cinema per i suoi film?». Un paragone che non sta in piedi e infatti ha scatenato le critiche e proteste degli utenti dei social. Gassmann, intanto, si è limitato a postare la foto di un raschietto per scollare il politico indagato dalla poltrona.




Lite a colpi di tweet tra Gassmann e la sottosegretaria Barracciu
  

Le scuse
L’attore ha poi coinvolto nella discussione anche altri utenti del mondo del cinema e della tv, come la regista Francesca Archibugi e l’attore e presentatore Luca Bizzarri. Alla fine, dopo qualche ora, la Barracciu ha capitolato e si è scusata: «A volte su Twitter si esagera, capita a tutti, oggi è capitato a me, sorri», ha scritto postando anche il link ad una canzone di Billy Joel.

2 commenti:

  1. onorevole barracciu, sono stufo di sentire scuse... quando è merda E' MERDA!, non è importante la specificazione

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  2. Il Parlamento di Oggi?
    Da Cittadino neutrale lo paragono al Mercato delle Vacche.
    Da ragazzino andavo a scuola alla Dante Alighieri di Firenze
    Ricordo che in piazza della Signoria tutti i venerdi Sensali e Contadini si incontravano per discutere eventuali compra vendite.
    I Contratti?
    li sigillavano sputandosi sulla mano prima di stringersela.

    Ciò che ci differenza dal Passato? La Mancanza di serietà e il non rispetto della parola data per Disonestà.
    PS L’Utopia che vorrei
    Semplice licenzierei tutti i Parlamentari onorevoli e senatori compresi i partiti che li rappresentano
    Io paragonerei L’Italia ad una grossa azienda che non ha bisogno di partiti per essere amministrata
    Ma di un Amministratore Delegato (Eletto dal Popolo)con l’obbligo di stipulare una assicurazione di tasca sua( Con durata quinquennale ) se i conti annuali risulteranno in regola. gli verrà rimborsata.
    Se i conti non tornano ? chi ha sbagliato pagherà i danni creati e il costo delle elezioni (di sua tasca )
    Il tutto dovrebbe valere per i presidenti Regionali e i Sindaci ( essendo Eletti dal Popolo)
    ( le provincie le abolirei)
    Comuni e Regioni sceglierebbero un rappresentante ciascuno che andrebbero a far parte del consiglio di Amministrazione alle dipendenze de l’Amministratore (Delegato)
    Che gestirà solo le spese per le Opere pubbliche d’interesse Nazionale (facenti parte il programma quinquennale) Votato da gli Elettori .
    Scartando le spese non facenti parte i programmi non votati dal Popolo delle singole Regioni
    Avranno priorità assoluta solo le spese dovute a calamità Naturali.
    Con l’obbligo ogni fine anno di presentare la nota delle spese sostenute dalle Regioni
    I Sindaci le spese Annuali le presenteranno alla loro Regione ha sua volta ogni singola Regione dovrà presentare la nota delle spese annuali all’Amministratore (delegato)
    Con questa doppia documentazione si terranno d’occhio l’uno con l’altro.
    Provate ha fare i conti sul risparmio che ci sarebbe di tempo e di Danaro col tempo annulleremo il debito Pubblico riattivando L’Economia Peccato che la repubblica sia gestita da persone ignobili .
    Là usano al contrario per fare (solo) i loro interessi e quelli delle lobby che rappresentano
    Con danni per tutto il Popolo che là rispetta. VITTORIO.A

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