venerdì 6 marzo 2015

MOSAICO DI DONNA. UN'OPERA AL FEMMINILE CHE PIACE ANCHE AGLI UOMINI

Mosaico di Donna: il capolavoro di Cecilia Bernabei

Domenica è la festa della donna. In odore - piuttosto intenso - di misoginia, non è una festa che mi scalda il cuore, forse in questo condizionato dagli eccessi del femminismo più radicale visti all'opera negli anni della giovinezza ( i '70, per intenderci).
Però all'emancipazione femminile, alla parità dei diritti, e anche un po' dei doveri, della donna di essere messa in grado di esprimere ed affermare la propria personalità, e quindi di rendersi autonoma ed indipendente, senza "omocentrismi" piuttosto penosi, ecco a queste cose ci credo.
E quindi plaudo convinto quando mi trovo di fronte ad un'opera tutta al femminile però ben fatta, come quella che ho visto lunedì scorso al Caffe Letterario di via Ostiense che ha ospitato la prima di "Mosaico di Donna", lavoro teatrale di Cecilia Bernabei, protagoniste quattro giovani attrici che si alternano nel rappresentare più o meno celebri personaggi della storia in "quota rosa" : Penelope, Messalina, Roswitha di Gandersheim, Costanza d'Altavilla e Christine de Pizan.
Confesso che della terza (Roswitha) e dell'ultima ( Christine) non sapevo nulla e, incuriosito, sono andato un po' a leggere (il teatro serve anche a questo), apprendendo così che la prima fu una poetessa e autrice di drammi, mentre la seconda fu la prima scrittrice professionista della storia, con l'evidente missione di combattere la misoginia e il pregiudizio maschile. Insomma, un' antenata del femminismo ( i suoi scritti sono del 1400...). 
Il tema non è originale : l'enunciazione e il biasimo degli stereotipi maschili contro le donne, e il dilemma per queste ultime se sottostarvi, per non allarmare l'uomo dominante, o ribellarsi. Ma il testo elaborato dalla bravissima autrice, Cecilia Bernabei lo è, e si fa seguire con attenzione ed interesse per l'ora ed un quarto circa che dura l'opera.
Brave, ripeto, le attrici, non solo nel rappresentare le protagoniste ma anche nel "coro" che fa ad esse da contorno. 
In particolare, delle quattro, personalmente mi hanno colpito Chiara Leone Chiara Leone, che ha interpretato Penelope riuscendo, qua e là, a strappare anche un sorriso per qualche passaggio sottilmente ironico, e Francesca de Magistris.
Quest'ultima ha interpretato Costanza d'Altavilla, e la regalità si addice a quella più giovane del gruppo di attrici in scena : bella, altera, appassionata senza esagerare. 
Francesca de Magistris l'ho vista altre volte a teatro negli ultimi due anni e devo dire che la trovo in costante crescita professionale. 
Naturalmente deve progredire, ma sono convinto che la stoffa ci sia, accompagnata da impegno e volontà. E' anche bella, il che non dovrebbe guastare.
VALENTINA CAIMMI, FRANCESCA de MAGISTRIS, AZZURRA SOTTOSTANTI
Sicuramente brava anche Valentina Caimmi, che ha dato voce e volto ai due personaggi letterari - Roswhita di Gandersheim e Christine de Pizan - mentre un gradino appena al di sotto del comunque valente gruppo Azzurra Sottostanti, ma è una personalissima impressione, e comunque si tratta di un "sette" a fronte degli otto delle altre. 
In conclusione, un'opera da andare a vedere, e, suggerita da un maschilista, c'è da fidarsi direi...
L'8 marzo non sono in scena ma il 12 e 13 sì, all' Antigone di Roma. 

Quattri attrici calcano la scena presentando agli spettatori cinque profili femminili passati alla storia: Penelope, Messalina, Rosvita di Gandersheim, Costanza D’Altavilla e Christine De Pizan. - See more at: http://www.tribunaitalia.it/2015/03/05/mosaico-di-donna-il-capolavoro-di-cecilia-bernabei/#sthash.1HplOo5f.dpuf
Quattri attrici calcano la scena presentando agli spettatori cinque profili femminili passati alla storia: Penelope, Messalina, Rosvita di Gandersheim, Costanza D’Altavilla e Christine De Pizan. - See more at: http://www.tribunaitalia.it/2015/03/05/mosaico-di-donna-il-capolavoro-di-cecilia-bernabei/#sthash.1HplOo5f.dpuf


Quando la donna antica è emersa dai polverosi resoconti degli storici o è comparsa tra i versi di qualche poeta, poche volte è stata riconosciuta per i suoi meriti, molto più spesso per la parentela con qualche uomo famoso. La tipologia femminile più comunemente apprezzata è quella della donna “dalle bianche braccia“, moglie fedele e affettuosa, incarnata da Penelope, la celebre moglie dell’eroe Ulisse, come dimostra non solo la letteratura, ma anche gli epitaffi di molte donne dell’antichità, tutte “brave mogli” e “brave madri“. A vestire i suoi panni è la brillante Chiara Leone. - See more at: http://www.tribunaitalia.it/2015/03/05/mosaico-di-donna-il-capolavoro-di-cecilia-bernabei/#sthash.1HplOo5f.dpuf

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