venerdì 24 aprile 2015

"SARANNO 11 COME NOI" TWITTA ALLEGRI. VERO. PERO' PIU' BRAVI ( ALLENATORE PER PRIMO)

 

Continua l'urna favorevole alla Signora. Nel sorteggio di Champions, ci si augurava, delle tre corazzate del calcio europeo (e quindi mondiale, in genere, visto chi vince quasi sempre il titolo intercontinentale per club)Barcellona, Bayern e Real, che ci toccassero i campioni in carica, meno inarrivabili. E così è stato. Sentivo dare delle percentuali...Se ci fosse toccato Messi avremmo avuto il 10%, contro Pep Guardiola il 20, con Carletto potremmo addirittura pensare al 30...
Il calcio è uno sport strano (molti fanno anche fatica a definirlo sport, preferendo il termine "gioco". Io sono tra questi), dove, grazie a regole particolari (la possibilità di finire pari i tempi regolamentari e giocarsela ai rigori, di giocare in superiorità numerica per un arbitro severo o un giocatore particolarmente falloso, segnare su un rigore inventato o sciaguratamente commesso da un difensore scivoloso) e alla difficoltà di segnare il punto (gol), il più debole può vincere contro il più forte. E questo anche quando tutti i valori restano confermati dal campo. Per dire, Fognini ha battuto Nadal...Qualcuno crede che sia diventato più forte l'italiano dello spagnolo ? No, però QUEL giorno, è stato così (magari perché il secondo è reduce da parecchi infortuni).
Ecco, nel calcio può anche non essere necessario essere più forti ALMENO QUEL GIORNO. No, metti un bel pullman davanti la porta (ricordate Mourinho a Barcellona ? Poi vinse la Champions....) , preghi la Madonna e magari fai gol, mentre gli avversari si rompono le corna sul muro che hai messo su.
Ecco, il calcio è anche questo, ed è così che allenatori come Allegri, che predicano la sacralità del risultato su tutto, con un po' di fortuna (e anche bravura, nella loro specialità), magari fanno carriera. 
Per questa peculiarità, il calcio strega milioni di tifosi, che possono sperare che stavolta sia QUELLA volta....
E così tra gli juventini c'è chi spera di battere il Real di Ronaldo (e Bale, e Benzema, e Pepe, e Jaime, e Ramos, e Isco e Kroos e...meno male che Modric non ci sarà...), guidato dal re di Champions, Carlo Ancelotti, che ne ha vinte ben tre da allenatore (oltre che due da calciatore...). 
Io non ci credo, e non per scaramanzia. Non ci credo e basta.
Chi mi legge, sa che sono un "tifoso" di Carletto. Mi piace come uomo, in primis (sempre pacato, sorridente, al massimo garbatamente ironico...insomma, il contrario di Max Allegri, o di Conte) e poi anche come allenatore, con quel suo buon senso tattico e tecnico, apprezzato anche da panchine stracariche di campioni (oggi al Real, ieri all'ultimo Milan glorioso). Per questo motivo, mi fa piacere il sorteggio.
Alla fine, un italiano a Berlino volerà.
E quasi sicuramente sarà il migliore. 





Juve, Allegri: “Il Real? Saranno undici come noi!”

Molto rispetto sulla sponda spagnola, Ancelotti: «Chi arriva a questo punto della competizione è comunque un avversario temibile»

24/04/2015
torino
Il tempo di veder uscire il Real Madrid dall’urna di Nyon e il mondo bianconero è partito a caccia dei biglietti per vivere la grande sfida di Champions. La febbre è già altissima per la semifinale e per la partita d’andata di martedì 5 maggio allo Stadium, sono già in vendita i tagliandi. La precedenza va ai 28mila abbonati juventini che hanno tempo fino a lunedì per confermare il proprio posto allo stadio, poi ci sarà spazio per gli altri (informazioni su juventus.com). Facile prevedere il tutto esaurito in largo anticipo e il nuovo record d’incasso, visto che le curve costano 60 euro (45 per gli abbonati) e le tribune partono da 110 euro (95 per i fidelizzati).  

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La carica alla Juve non mancherà e i campioni d’Italia puntano molto su Alvaro Morata, che sfida la squadra che l’ha lanciato (con cui ha vinto la Champions lo scorso anno) e potrebbe riprenderselo in futuro. “Tornare al Barnabeu sarà speciale... e ancora di più farlo nella semifinale di Champions! «#Finoallafine #ForzaJuve”, ha twittato l’attaccante spagnolo. Un cinguettio arriva anche da Massimiliano Allegri: “Campioni in carica, uno stadio enorme ed esigente, un tecnico tra i più vincenti d’Europa. Ma saranno undici come noi eh!”, ha scritto sul suo profilo il tecnico bianconero. 

E a Madrid nessuno vuole sottovalutare l’impegno, forse memori del percorso della Juve e di quel precedente specifico del 2003. “Per battere la Juventus servirà il miglior Real – spiega Carlo Ancelotti -, quello visto nel ritorno con l’Atletico. L’ex allenatore bianconero è il “re di coppa”, visto che ha vinto tre Champions e la prima proprio nella finale di Manchester contro la Juve di Lippi. “Chi arriva a questo punto della competizione - ha aggiunto Ancelotti - è comunque un avversario temibile: la Juve ha storia leggendaria e torna in semifinale dopo 12 anni, e giocherà contro di noi avendo già vinto lo scudetto. Questo per lei sarà un vantaggio”.

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