martedì 22 settembre 2015

IL TUFFO DI GRILLO IN UN FUTURO (NON TROPPO) MERAVIGLIOSO

 

Divertente nella forma, meno nella sostanza, l'idea di Grillo di mandare in rete un video dove si immagina un'Italia felice grazie a 25 anni di governo pentastellato, durante il quale sono state realizzate le idee del Movimento : niente più inceneritori, reddito di cittadinanza, piani quinquennali (non erano finiti con l'Unione Sovietica ??), via la Nato, chiusura di Equitalia (con abolizione delle tasse ?) cose così...
Ho appena finito di leggere un compendio di storia che esce abbinato al Corriere della Sera, curato da docenti universitari bravi. Una sorta di Bignami di alto livello. Leggendo della crisi della Roma Repubblicana, afflitta per un secolo dalle guerre civili, finite con l'affermazione del principato augusteo, mi ha colpito il principio, affermato nel 123 a.C. con Gaio Gracco, che lo Stato dovesse garantire in modo PERMANENTE distribuzioni di grano alla popolazione indigente di Roma (le "frumentationes")
La conseguenza fu l'aumento dell'immigrazione a Roma con folle di poveri d'Italia e fuori, che si riversavano nell'Urbe aspettandosi di ricevere il grano a basso costo.  Ovviamente i costi per l'erario erano assai pesanti, che li affrontava affliggendo di tasse e tributi alleati e province.
Chi pensa di affliggere Grillo per sostenere la sua idea di reddito di cittadinanza ? 
Ah già, i "ricchi"...Temo non ce ne siano abbastanza. I romani erano più realistici, e conquistavano terre e popoli, cui imponevano la "pax romana". A occhio e croce, non mi sembrano più i tempi...



 

Un Grillo invecchiato chiama «dal futuro»: “Governiamo da 25 anni, M5S senza leader”

In un video il leader (mascherato) si vede proiettato nel 2042: «Ecco la nostra Italia»





Nel M5S funziona così: orzate e strambate, come su una barca a vela tesa alla ricerca del vento del consenso. Nelle ultime settimane il tema della leadership, o più correttamente della “frontmanship” di Luigi Di Maio sembrava un po’ meno impronunciabile. Oggi invece Beppe Grillo si è prodotto in un video per ribadire che no, i Cinquestelle «sono e restano senza leader». 
Non solo. Inscenando un messaggio dal futuro, il diarca genovese del Movimento ha ribadito gli aspetti più duri e “anti-sistema” della proposta M5S: uscita dall’euro e ritorno alla lira (che per Grillo diventerà bene rifugio per gli svizzeri), chiusura di Equitalia (con i suoi dirigenti condannati a un immaginario regime del “41-tris”), piani quinquennali sul cibo e sulla salvaguardia del territorio.  

Qualche sparata roboante, come il 96 per cento che coglierebbero i Cinquestelle nel 2042, e qualche contraddizione, come sulla Nato: nel video Grillo sostiene di voler portare l’Italia fuori dal patto atlantico ma spiegano fonti interne al Movimento che durante il recente incontro con gli ambasciatori scandinavi sia lui che Casaleggio abbiano rassicurato gli interlocutori di non voler fare nulla del genere. 
Tanti temi del M5S pre-parlamentare, un’uscita che in questo senso ha due obiettivi: smorzare, come detto, l’interpretazione di un Movimento più “morbido” e serrare le fila degli attivisti in preparazione dell’evento nazionale di Imola, il mese prossimo. 
Grillo, in chiusura di video, chiede con forza che arrivi una mobilitazione di portafogli per organizzare la due giorni. «Almeno per coprire parte delle spese», è stato il suo appello. Una conferma diretta di quanto spiegavano alcuni parlamentari nei giorni scorsi parlando del timore diffuso che alla lunga la scelta di rinunciare ai rimborsi elettorali e l’impossibilità di accedere al 2x1000 finiscano per penalizzare oltremisura la macchina del M5S, impegnata in una sfida con organizzazioni politiche che invece ne fanno uso. 



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