domenica 13 settembre 2015

QUEST'ANNO MEGLIO DARSI AL TENNIS...

Diamoci al Tennis che è meglio...( va bene l'anno di transizione, ok non vincere per il quinto anno di seguito, ed è comprensibile che demolito dalle partenze centrocampo e attacco , pagare dazio fosse inevitabile, però , ohi, c'è modo e modo ! qui abbiamo un punto in classifica dopo tre giornate !!! ).
In realtà, come si intuisce dall'immagine sulla pagina FB del sottoscritto, lo sport più amato nella mia vita è stato proprio il tennis. Un'autentica passione dai 13 fino ai 35 anni.  Iscrittomi a 18 al circolo Tor Carbone di Roma, immerso in una splendida cornice di verdeRisultati immagini per circolo tennis tor carbone nel cuore dell'Appia Antica, ho passato per anni interi pomeriggi a giocare, finendo anche per fare da aiutante nelle SAT (scuole di tennis) condotte da vari maestri che si alternarono al circolo. Dopo oltre 20 anni, com'è normale, la passione è passata, e anzi, per cinque anni, anche causa un intervento al menisco, avevo smesso del tutto. La bilancia, non più disposta a registrare gli effetti di una vita sedentaria dove uno dei piaceri principali era rimasta la tavola, mi ha spinto ad un intervento drastico, con dieta ferrea e anche ritorno allo sport.
Fatto all'inizio per dovere, dopo qualche mese, anche grazie agli allenatoriRisultati immagini per circolo tennis tor carbone   cui mi sono affidato, ho iniziato e ritrovare antichi piaceri. 
Oggi, senza ovviamente ritorni di fiamma equiparabili a quelli della gioventù, il tennis è tornato ad essere una cosa bella della mia vita, e mi sono rimesso anche a seguirlo in tv, grazie al canale della Federazione, il 64, denominato Super Tennis, e a Sky ed Eurosport, dove ho rivisto dopo decenni uno Slam, l'Open degli Stati Uniti. 
Il tennis in TV  in realtà non lo trovo più, personalmente, un grande spettacolo. A differenza di un tempo, dove i giocatori si distinguevano molto più nettamente per caratteristiche tecniche e fisiche, oggi li vedo decisamente omologati, per lo più molto simili : servizi impressionanti, pressing da fondo campo, resistenza e recuperi prodigiosi.  Per la fantasia, il gioco di volo e di tocco in generale c'è molto poco spazio, e non è un caso che tutti gli appassionati preghino perché Federer non si ritiri mai, a dispetto dei suoi 34 anni. Io, a differenza di praticamente tutti quelli che negli ultimi tre lustri hanno seguito il tennis, non sono un adoratore dello svizzero, ma solo perché avevo smesso di seguire questo sport. In effetti, è il più bravo che abbia mai visto in vita mia, che pure ho ammirato Borg (non mi piaceva il suo stile, ma certo fu un grande), Panatta (quanto mi ha fatto soffrire Adriano, con quel talento così poco sorretto da doti atletiche adeguate), McEnroe, Becker, Edberg, Agassi, Sampras, solo per citare alcuni nomi noti a tutti.  Nemmeno Sampras, a mio avviso, è stato così completo e talentuoso come Roger, e non credo sia un caso che mentre in passato i tifosi si dividevano quasi sempre su un duo di campionissimi che dominavano la scena del momento, a volte anche trio (penso a Borg- Connors, Borg- McEnroe, Becker-Edberg, Sampras-Agassi ...), Federer non ha rivali e questo da oltre 10 anni. Certo, c'è stato Nadal e ora c'è Diokovic, ma quanti fan preferiscono questi due a "Re Roger" ??
E veniamo ai fatti del giorno, con l'imprevedibile finale tutta italiana del singolare femminile dello slam newyorkese : Flavia Pennetta, che poi ha vinto, contro Roberta Vinci. Quasi una favola. Due amiche dai tempi in cui erano ragazzine, nei tornei in Puglia (una brindisina, l'altra di Taranto), praticamente coetanee, una carriera pregevole, arricchita anche dai successi in nazionale, dove le due spesso sono state protagoniste delle vittorie azzurre in Fed Cup, l'equivalente femminile della Coppa Davis, ma senza picchi clamorosi come invece è accaduto stavolta, proprio nel momento in cui le due giovanotte sono al crepuscolo (la Pennetta ha annunciato che si ritirerà a fine stagione, volendo chiudere con un trionfo la sua vita da agonista ). Roberta Vinci, pur magnifica seconda, resterà probabilmente nella storia per essere stata quella ad aver negato a Serena Williams il sogno del Grande Slam. Lo ha fatto dopo una partita "eroica",  sublimata dallo scambio che potete vendere nel filmato che segue, alla fine del quale l'italiana esplode con un divertente appello al pubblico americano "adesso applaudite anche me cazzo !!".
Grande !
Stasera, di scena i maschi , e si replica il cartellone di Wimbledon : Federer contro Djokovic. Entrambi arrivano in finale avendo dominato nel cammino di approdo al match conclusivo (il serbo ha perso solo un set, lo svizzero nemmeno quello, patendo un po' solo con Isner, dove ha  vinto due tie break, e il terzo 7-5) e per quanto l'attuale numero uno resti favorito, non sarebbe certo una sorpresa la vittoria del giocatore più forte di tutti i tempi.
Non così è stato l'approdo delle due italiane alla finale, con la vincitrice data a 1/150 e l'altra addirittura a 1/300. Pensa a scommetterci sopra 100 dollari !!







http://www.lastampa.it/2015/09/11/multimedia/sport/lurlo-della-vinci-e-ora-applaudite-me-ca-kBrWFkK0hbLhAuSSEGKgpI/pagina.html






Pennetta regina degli Us Open: 10 cose da sapere su di lei (e sulla finale)

Il successo vale 3,3 milioni. Ora è la n.8 del mondo, ma a fine anno lascerà il tennis 

 REUTERS
Flavia Pennetta, 33 anni

 

Flavia Pennetta ha vinto il suo primo Slam al 49esimo tentativo: nessuna fra le tenniste che ne hanno in bacheca almeno uno aveva mai aspettato tanto. Anche in termini di età: a 33 anni è la tennista che ha vinto più tardi il suo primo major. 


La vittoria a Flushing Meadows le ha fruttato anche la sua miglior posizione di sempre nella classifica mondiale: da domani sarà n.8 (era stata al massimo 10 nel 2009). In doppio invece è stata n.1 nel 2011.  


Suo e di Roberta Vinci anche di maturità “combinata”: con 66 anni e 19 giorni battono il record per la finale più anziana della storia che era detenuto da Virginia Wade e Betty Stove, 63 anni e 11 mesi a Wimbledon 1977.  
 


Quella di ieri è stata la 13esima finale Slam fra connazionali in campo femminile. In nove casi si è trattato di un derby statunitense, le altre volte era toccato ad Australia, Russia e Belgio.  


Prima dell’inizio del torneo i bookmakers quotavano una sua vittoria finale 150/1. La Vinci addirittura 300/1.  


Gli Stati Uniti sono decisamente il suo paese preferito, tennisticamente parlando. Nel 2009 entrò fra le prime 10 grazie al successo a Los Angeles, nel 2014 è stata la prima italiana a vincere un torneo Premier a Indian Wells (California), e agli Us Open oltre alla vittoria di ieri vanta un’altra semifinale (2013) e ben sei quarti di finale.  



In carriera Flavia ha vinto 10,5 milioni di dollari, a cui vanno aggiunti i 3,3 intascati come primo premio a New York. Per la Vinci l’assegno è stato di 1,6 milioni di dollari.  


Quella contro la Halep in semifinale è stata la sua 29esima vittoria in carriera contro una top-10. Due invece le giocatrici battute quando erano n.1 (Wozniacki e Jankovic). In carriera Flavia vanta comunque quattro successi su Venus Williams e tre su Maria Sharapova.  


La sua è una famiglia di tennisti: papà Oronzo, mamma Concita e la sorella maggiore Giorgia giocano tutti a livello dilettantistico. Papà Pennetta è stato anche presidente del CT Brindisi dove Flavia ha iniziato a giocare a 5 anni.  

10 
Flavia è ora una delle solo 10 giocatrici ancora in attività ad aver vinto almeno uno Slam: Serena e venus Williams, Maria Sharapova, Svetlana Kuznetsova, Vika Azarenka, Petra Kvitova, Ana Ivanovic, Franscesca Schiavone e Sanatha Stosur. I maschi sono solo 8: Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic, Andy Murray, Juan Martin Del Potro, Stan Wawrinka, Lleyton Hewitt, Marin Cilic. 



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