domenica 24 aprile 2016

SE DIRE CHE GARKO E' "BONO" FA SCATTARE IL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE : CSM SENZA SENSO DEL RIDICOLO

 Risultati immagini per le tre scimmiette

Aldo Grasso non mi fa impazzire, anzi. Però oggi la sua ironia, indirizzata a quel vetusto e poco utile istituto che è il consiglio superiore della magistratura, mi fa comodo per dare spazio alla incredibile notizia che un magistratio sia stato sottoposto a indagine disciplinare dal CSM per aver espresso commenti inadeguati su una persona coinvolta, come parte lesa, in una sua indagine. 
La persona in questione era Gabriel Garko, e il magistrato, una donna, si è lasciata andare su FB a esternazioni non consone al ruolo.
Le tre scimmiette sono in genere l'immagine emblematica del CSM, e pare che presto a Palazzo dei Marescialli verrà inaugurata una statua con l'effigie di Ponzio Pilato, personaggio storico ispiratore dei frequentatori l'edificio. 
E così abbiamo visto chiudere occhi, orecchie e bocca di fronte alle intemperanze siciliane contro le più alte cariche dello Stato,  per non parlare del cerchio bottismo elevato ad arte, com'è accaduto non troppo tempo fa nella faida milanese tra l'ex capo della procura, Bruti Liberati, e il suo vice, trasferito, Robledo.
Ma se una PM si fa scappare su FB quanto è bono Garko, visto di persona nel corso di una inchiesta, e no, allora pronti a scattare intransigenti.
Il senso del ridicolo latita da quelle parti, ed il danno d'immagine è assai più grave di quello attribuito alla D.ssa Bresci

 


Il Corriere della Sera - Digital Edition
 
Ma è giusto punire La Pm «cotta» di Garko ?
di Aldo Grasso


La continenza sai è come il vento... Le nostre toghe sono chiamate ad attenersi al principio di continenza e guai a chi sgarra! Un sacrosanto principio, vien da dire. La continenza è il grado iniziale della temperanza, è moderazione nel soddisfacimento dei piaceri, è il dominio di sé nell’istinto sessuale. Veramente, in sede di diritto, significa una cosa più tecnica, ma sono quisquilie. Continenza è continenza.
Veniamo al punto: il Csm, organo supremo della magistratura, deve stabilire se Barbara Bresci, pm della Procura di Imperia, abbia superato i confini dell’obbligo di continenza. Tutta colpa di Garko, il fascinoso interprete delle soap . La Bresci, titolare dell’inchiesta sull’esplosione nella villa in cui Garko alloggiava nel febbraio scorso, in vista del Festival di Sanremo, si è lasciata andare su Facebook ad alcuni apprezzamenti: «Era bello? L’hai guardato anche per me?», le chiede un’amica. «Eccome...». E poi: «Ti sei rifatta gli occhi?». «Sì». Tanto è bastato perché il Csm aprisse un procedimento disciplinare.
Che alcuni pm sbaglino indagini, facciano dichiarazioni da manettari, rendano pubbliche le intercettazioni, straparlino a inchieste aperte, al Csm poco importa. Però se un attore è oggetto di apprezzamenti, bisogna intervenire! 
Non si sa mai: che davanti a Garko alla pm siano tornate in mente le parole di Sant’Agostino, «dammi la castità e la continenza, ma non ora»?

Nessun commento:

Posta un commento