domenica 3 luglio 2016

L'ITALIA HA PERSO AI RIGORI SEI SPAREGGI SU NOVE. FORSE NON E' PROPRIO UNA LOTTERIA...



Razionalmente il bicchiere della Nazionale italiana di calcio è metà pieno, anzi forse anche qualcosina di più.  Usciamo ai quarti di finale, pareggiando la partita coi campioni del mondo in carica e i favoriti alla vittoria finale del torneo, cioè i tedeschi, senza avere nemmeno troppo sofferto (ma nemmeno fatto soffrire, diciamolo subito). Perdiamo ai rigori, cosa non piuttosto infrequente nella nostra storia calcistica, ma su questo ci torneremo dopo.
La nazionale italiana che è partita per la Francia è la più debole tecnicamente che io ricordi nella mia ormai non più breve storia di tifoso degli azzurri, iniziata con la sconfitta dolorosa ai mondiali messicani del 1970 (4-1 col Brasile, mentre non vissi la leggendaria semifinale vinta proprio contro i tedeschi perché mi addormentai..., ero piccolo e non ancora appassionato di football) .
Quella di Donadoni, che non brillò nel 2008 ( e che uscì anch'essa ai quarti, battuta ai rigori - ridaje ! - dagli spagnoli, futuri vincitori della competizione) , aveva in rosa diversi dei campioni del mondo del 2006, oltre a Buffon, De Rossi, anche Zambrotta, Grosso, Perrotta, Gattuso, Pirlo, Toni, Camoranesi, Del Piero. Tra i nuovi, gente come Chiellini, Cassano, Di Natale.
Anche nel 2012, CT Prandelli, un'Italia non proprio brillante, aveva comunque ancora Pirlo, davanti la possibilità di scegliere tra Di Natale e Cassano, oltre ad un Balotelli che fece le uniche buone partite della sua discutibile carriera di calciatore.
Insomma, con tutta la gratitudine per i giovanotti di Conte, non è che critica e supporters tiepidi sbagliassero nel non aspettarsi miracoli.
Conte è stato bravo, confermando ancora una volta che la sua cura maniacale delle partite, sia dal punto di vista fisico che tattico, costituisce un valore aggiunto. Specialmente negli incontri contro le squadre più forti di noi tecnicamente, e quindi Belgio, Spagna e anche Germania, l'Italia è riuscita a neutralizzare questa superiorità. Nelle prime due partite però non si è limitata a questa accortissima fase difensiva, quasi mai degenerata in catenaccio (più spesso marcavamo alti, aggressivi, non ci facevamo schiacciare) , cercando di offendere con verticalizzazioni veloci quando riconquistavamo la palla.  Col Belgio c'è riuscito a tratti, con la Spagna di più, con la Germania quasi mai.
E così, mentre con le altre due abbiamo vinto con merito ( soprattutto contro gli spagnoli), con la Germania il pareggio finale era giusto.  La partita con l'Irlanda, che abbiamo perso - meritatamente - per 1-0 , non fa testo, visto gli otto cambi otto operati dal Mister. Il sospetto però che, incontrando squadre come il Galles, o il Portogallo, per dire le semifinaliste che rimpiangiamo capitate dall'altra parte del tabellone, ma anche la Svizzera o la Polonia, l'Italia avrebbe sofferto parecchio. Perché quelli non ci avrebbero certo aggrediti, avrebbero aspettato, e,  a quel punto, avremmo mostrato i grossi limiti che abbiamo quando siamo NOI a dover fare la partita. Tradizionalmente, ma di più ora, con così poco talento in campo.
I pochi giocatori in grado di dare del tu al pallone, di almeno provare a saltare l'uomo e di fare giocate non solo lineari, Insigne e Bernardeschi, sono rimasti in panchina, preferendogli Conte i soldatini generosi : Giaccherini, Florenzi, Darmian.... Lo stesso Eder è stato preferito per abnegazione, non certo per qualità di palleggio, ai compagni. Insomma, chiara la scelta Contista - il contismo, coniato da Sconcerti, esiste eccome -  : affidarsi di più a lotta, corsa, resistenza e cuore che non alla - non tanta, va detto - qualità di cui disponevamo. A questo si è aggiunta anche la sfortuna degli infortuni : Candreva e De Rossi non hanno giocato i quarti e la loro assenza è pesata eccome.
Tutto questo per dire che bisogna dire grazie a Conte e ai suoi giocatori per un torneo più che dignitoso, dove chi è sceso in campo ha dato tutto e di più.
Se poi, qualitativamente, quel tutto più spesso non era eccelso, ebbé questo è il calcio italico attuale.
Dopodiché, io avrei preferito che Conte, nei tempi supplementari, avesse avuto lo scatto di reni e provato a vincere la partita prima dei rigori, certo rischiando di perderla ma provando ad evitare una lotteria che poi , nel nostro caso, non poi tanto lo è.
L'Italia, in 9 edizioni di tornei - europei o mondiali - in cui è arrivata ai penalties, in 6 ha perso..., la Germania ha vinto 5 volte su 6. Se fosse una lotteria, sarebbe un po' truccata no ?
E in questo caso particolare poi...Tiratori eccelsi non ne avevamo di certo, e dei tre attaccanti che sono andati al dischetto solo uno, Insigne, ha segnato, mentre gli altri due, Zaza e Pellé, hanno tirato sciaguratamente fuori. Non solo. In porta c'erano da una parte l'attuale numero 1 del mondo ( tra Neuer e Courtoit per me non c'è paragone, ancorché il secondo sia bravissimo) , nel pieno della sua maturità fisica e agonistica (ha 30 anni), dall'altra una leggenda, Buffon, giunto però a 38 anni, e quindi non più esplosivo come ai tempi belli. E poi, i rigori non sono mai stati una specialità di super gigi. Non che sia scarso, ma nemmeno uno specialista, e ieri lo ha confermato.
Neuer ha parato due rigori e il tiro di Pellè, se fosse stato nello specchio, sarebbe stato preso dal tedesco che aveva completamente coperto l'angolo scelto dall'azzurro. Buffon ha più spesso indovinato il lato scelto dai tiratori, e , tranne una volta, non è mai arrivato, allungandosi senza, a mio avviso, "esplosività".  Gli ultimi due rigori poi sono stati quasi una fotocopia con esito opposto. Dermian ed Hector calciano entrambi sulla sinistra del portiere, non troppo forte e nemmeno angolatissimo, riuscendo solo a tenere bassa la palla. Neuer arriva a terra in tempo per fermarla, Buffon no, e se la lascia passare sotto il corpo.
Voglio dire che la colpa è del nostro monumento nazionale ? No, figuriamoci (grazie sempre, ed è stato commovente vederlo in lacrime alla fine, forse chissà, consapevole che qualcosina in più...). 
Solo, ribadisco la considerazione da cui sono partito. Al posto di Conte avrei rischiato Zaza e El Sharawi, al posto di Eder (a cui invece è subentrato Darmian, che ha pure sbagliato dal dischetto) e De Sciglio e avrei provato a vincere. Magari sorprendevamo i tedeschi, oppure prendevamo il gol e non finivamo imbattuti (ma pur sempre eliminati e quindi perdenti...).
Invece, fino alla fine ci siamo comportati da squadre più debole - come in effetti eravamo - e quindi abbiamo puntato a non perdere e vedere se la sorte ci arrideva.
Ai rigori questa sorte, storicamente e statisticamente, ci è avversa, proviamo a memorizzarlo, per la prossima volta.

Risultati immagini per buffon rigori germania 2016

Nessun commento:

Posta un commento