martedì 27 settembre 2016

ALLEGRI AVVERTE : CLIMA SBAGLIATO FUORI E DENTRO LA JUVE. HA RAGIONE, MA RESTA CHE GIOCA MALE.

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Allegri si lamenta dell'eccesso di aspettativa che si respira non solo intorno alla Juventus ma, sembra di capire, anche al suo interno (squadra e forse società).
Sicuramente, dopo l'estate, in molti, anche tra i commentatori cd. specializzati, hanno pronosticato una Juve senza rivali in Italia e quasi alla pari ormai con le big europee per il traguardo agognato della Champions.
L'inizio di stagione sta dicendo cose un po' diverse.
In Italia la Juve è sì in testa, ma con il Napoli ad un punto e soprattutto con un gioco, quello di Sarri, che, nonostante l'assenza del Pipita, continua ad essere prolifico e vivace. Il migliore della seria A. Ma non solo il Napoli gioca meglio della Juventus, lo fanno il Sassuolo italiano (unico club a schierare più della metà di giocatori italici tra gli 11) , quando è al completo, e, a sprazzi, altre squadre tra cui la stessa nevrotica Roma di Spalletti.
Sicuramente l'arrivo di campioni nuovi, come Dani Alves, Pjanic e Higuain (senza dimenticare Benatia e Pjaca, che però non sono "titolari") , e al contempo la partenza di uno ormai bene inserito come Pogba, comporta dei problemi di assestamento, come l'anno scorso avvenne, in modo ancora più problematico - e infatti la partenza fu disastrosa ! - dopo l'addio di un terzetto come Vidal, Pirlo e Tevez.
Soprattutto a centrocampo, abbiamo perso molto dovendo lasciare andare il "Polpo", che per fisicità, estro e capacità tecnica è pressoché unico nel panorama mondiale. Magari Pogba non diventerà mai, per carattere, testa, un fuoriclasse alla Zidane, Iniesta, Xavi, per parlare di alcuni grandissimi centrocampisti che per primi mi vengono in mente, ma sono certo sia un giocatore molto forte, che non farà la fine di talenti persi per strada (Balotelli, per dire) .
E comunque a questa Juve manca. Pjanic, che ancora non mostra continuità ( e da Roma c'è chi ricorda che il giocatore non brilla in questo) , è sicuramente uno molto bravo nella fase di suggerimento finale, quindi dalla tre quarti in su. Forse può fare bene anche il regista avanzato di centrocampo ma certo non è Pirlo. E soprattutto non ha la potenza di Pogba, per cui in attacco, in difesa, e anche in mezzo al campo, ci mancano preziosi centimetri e chili.
Alla Juventus lo sanno, e per questo per tutta l'estate sono stati inseguiti giocatori come Matic (in effetti bravo, anche se senza la tecnica superiore del Polpo) , Matuidi, Sissoko e Witsel (quest'ultimo in realtà meno potente, però tecnico e di buona corsa).  Non è arrivato nessuno, ché Marotta e Paratici sono bravi coi parametri zero e con le clausole rescissorie, molto, ma molto meno nelle trattative con i club titolari dei cartellini dei giocatori ambiti.
Insomma la Juventus attualmente potenzialmente fortissima in attacco - la coppia Higuain Dybala in effetti può far sognare - ben strutturata sulle fasce, con un quintetto veramente niente male ( Dany Alves, Lichteinsteiner e Cuadrado a destra, Alex Sandro ed Evra a sinistra), e lo storico muro difensivo, con rincalzi sicuramente affidabili (i citati Benatia e Rugani), non sembra altrettanto forte a centrocampo, una zona peraltro nevralgica del gioco.
Un terzetto da ricavare da Pjanic, Kedira, Lemina ed Hernanes, con Ashamoa e Sturaro di rincalzo, aspettando naturalmente il ritorno di Marchisio (ma il recupero da un infortunio dai legamenti, anche quando si è pronti a scendere in campo, è sempre lento ed insidioso) non è da buttare via ma nemmeno da stropicciarsi gli occhi. Pensate la Juve di oggi, negli altri reparti, e che a centrocampo avesse ancora Vidal e Pogba, con Pjianic al posto di Pirlo non più giovane ..., con Kedira e Marchisio subito di rincalzo...
Purtroppo noi siamo costretti anche a vendere, soprattutto perché a livello di ingaggi non riusciamo a competere con le cifre mostruose che club più ricchi mettono sul piatto.
Per cui, rispetto al passato, prendiamo si giocatori forti, ma li vediamo anche partire...
Detto tutto questo sull'organico, e quindi dato in qualche misura ragione ad Allegri nel suo buttare un po' di acqua su troppi ardenti entusiasmi estivi, resta la sensazione , personalmente è proprio una convinzione, che se la Juventus gioca piuttosto male c'entri molto il suo allenatore, il suo pragmatismo esasperato, e anche una carenza tecnica nell'impostare il gioco offensivo.
La Juve di Allegri, ormai la vediamo da due anni e il terzo, a dispetto degli arrivi sicuramente offensivi (Dani Alves è un esterno certamente più portato ad attaccare che a difendere), si preannuncia identico, non ha un gioco fluido, veloce, brillante.
La famosa "tecnica" invocata sempre da Allegri non è la capacità dei giocatori di saltare l'uomo, controllare bene il pallone, cambi di gioco ariosi, assist e/o triangolazioni ficcanti . No, ormai l' ho capito : si tratta di tenere il pallone tra i piedi e fare passaggi di pochi metri senza sbagliarli, garantendosi possesso palla ed avvicinamento graduale e sicuro alla porta avversaria. Poi, una volta arrivati ai limiti dell'area nemica, ebbé che provvedano i campioni a inventarsi qualcosa...
Bè, mi sembra un po' poco...
Ogni volta che c'è un colpo di tacco, un sombrero, una finta, una giocata fantasiosa, al mister gli si gonfiano le vene sul collo...
Con un allenatore così, ci si diverte poco, e infatti...
Ma si sa il motto qual è : per il divertimento andate al circo...
Oppure vedete le altre squadre, specie se straniere...
Io per esempio faccio la seconda cosa, ché il circo mi metteva tristezza anche da piccolo.


LaStampa.it

Allegri show prima della Champions: “Niente illusioni, ma la Juve è tra le migliori”

Il tecnico: «C’è chi pensa che dobbiamo sempre vincere 3-0...»



massimiliano nerozzi
INVIATO A ZAGABRIA


Tira una brutta aria, dice Massimiliano Allegri, ma mica a Zagabria, dove di sera farà freschino e nulla più, piuttosto attorno alla Juve: «Un’atmosfera che non mi piace, come già dissi un anno fa», quasi sbotta l’allenatore bianconero, sull’uscio di Dinamo-Juve, seconda partita del girone di Champions. Da vincere, come pronostico impone, a tutti i costi. Non è solo questione di risultato, ma di aspettative: «Sembra che la Juve debba vincere tutte le partite 3-0, e chi lo pensa, è un illuso: invece, credo che bisogna tornare con i piedi per terra, ed essere pratici». 
 
«PER UNO 0-0 C’E’ UNA DELUSIONE FUORI DAL NORMALE»  
Guai a pensare di avere già vinto: «L’illusione porta alla superficialità - spiega ancora Allegri, con tono fermo e una manata sul tavolo - e la superficialità all’errore». Avviso ai naviganti, anche di casa Juve, mica solo a giornalisti e tifosi con lo champagne già pronto per la festa: «Ogni volta che giochi, e che non sei 3-0 al 45’, rientri negli spogliatoi e c’è una delusione fuori dal normale, e lo vivi come un fallimento». Siamo dalle parti di: qualcuno s’è montato la testa. Allegri preferisce il realismo: «Io non sono un illuso, anzi sono uno pratico, pragmatico». Ergo: «Finora la Juve ha vinto le partite che doveva vincere». Dopodiché, sottolinea, alla fine restano i risultati, e quelli pesano: «Quello che conta è quello che fai: il 31 maggio, quando sarà finito il campionato, scriveranno il nome del vincitore. E quello si ricorderà dopo dieci anni. Che noi siamo arrivati secondi in Champions nel 2015, non se lo ricorderà nessuno». Però, la Juve ha l’arsenale per provarci, quest’anno: «Sono convinto che questa squadra sia ai livelli delle migliori. Ma tutte fanno fatica a vincere: comprese Barcellona e Real Madrid». 
 
GIOCA HIGUAIN  
«La formazione non è ancora decisa - continua Allegri - farò scelte in base alle condizioni di tutti. Stavolta dà molti indizi, però: «A centrocampo giocheranno Hernanes, Khedira e Pjanic». E davanti: «Higuain». Al cui fianco tornerà Dybala. A sinistra è favorito Evra su Alex Sandro, mentre a destra ci sarà ancora Dani Alves. Pazienza per Pjaca, l’idolo di casa: «Ma per la Juve sarà un giocatore importante». 

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