Pogba è un grandissimo giocatore, e magari diventerà anche un fuoriclasse, maturando e se non se ne va in Cina. Difficile vedere una coniugazione di tecnica e potenza fisica, con più una buona attitudine al gol, avendo un ottimo tiro e anche efficace di testa, per stacco ed altezza, come accade col francese.
E' stato un vero peccato perderlo, ma, a parte resistere alla sirena dei 105 milioni, chi glieli dava 12 milioni l'anno netti ???
A me fanno ridere i tifosi che dicono "Agnelli, Pallotta, De Laurentis, Berlusconi....devono tirà fuori i soldi !!".
E certo, frega qualcosa a loro che la famiglia Sensi si è rovinata per far vincere uno scudetto alla Roma ? Che i Moratti guardavano angosciati il fratello un po' scemo che disperdeva centinaia di milioni appresso al giocattolo ?
Che poi nemmeno vedo grande gratitudine in giro, ché le persone le vittorie se le scordano con facilità ( anche i milanisti con il Cavaliere, con il quale hanno vinto come mai nella loro storia, probabilmente anche futura).
Sono partito da Pogba per arrivare a Dybala.
Se l'attuale pivot del Manchester United è in predicato di diventare un crac, per la Joya dubbi non ne ha nessuno.
E' l'unico giocatore al mondo che potrebbe prendere il posto di Messi, per tipo di gioco, talento, fantasia. Del pluri celebrato campione non ha - almeno per ora - la stessa magica facilità di andare in gol, ma per tecnica e visione di gioco non gli è inferiore, e fisicamente è più robusto.
Il ragazzo oltretutto è più simpatico e sveglio ( Messi è chiuso, e le poche volte che si esprime, non sembra precisamente un'aquila, diciamo uno molto , molto semplice) , con le idee chiarissime che esprime senza spocchia (avete presente Ronaldo ?...altro fenomeno inarrivabile, ma certo non un mostro di simpatia).
Ecco, per Pogba, al posto della Juve, non mi sarei svenato, ma per Dybala sì.
Viceversa così non sarà, e lo capisco, ahimè, e penso che sarà piuttosto inutile questo rinnovo contrattuale, ammesso che si faccia, alla cifra di 7 milioni l'anno.
Tantissimi, nessuno in Italia come lui (il che probabilmente agiterà anche le acque nello spogliatoio, col Pipita per esempio...) , ma poca roba rispetto a quello che presto metteranno sul piatto i soliti noti della Liga o della Premier.
E quindi sono rassegnato a vedere presto andar via l'ultimo, vero fuoriclasse in maglia bianconera, uno che mi diverte veder giocare come non mi accadeva dai tempi di Baggio.
Sarà brutto, quando accadrà.
Intanto godiamocelo.
Voglio tutto
Dybala: «Lavoro per essere uno dei migliori del mondo
L’interesse dei grandi club? Mi carica e mi dà fiducia»
TORINO Finiremo per chiamarlo Paul, senza
Perché un conto è coltivare un campioncino in casa, un altro è farlo maturare tenendolo costantemente esposto in vetrina. Pogba e Dybala però sono due giocatori, per caratteristiche e storia personale, molto diversi. Per prima cosa l’argentino, recuperato appieno dopo l’infortunio di ottobre contro il Milan, promette di regalare molte più serate spettacolari di quanto non abbia saputo fare Pogba. Questo è un bene per
«Le voci? Ho letto di mercato sui social — spiega Dybala —. Queste cose le dovete chiedere alla società e al mio procuratore, non a me. Io mi alleno pensando alla Juventus e a far felici i tifosi. Non faccio caso alle voci che girano. Sul contratto avremo delle notizie molto presto, perché il mio procuratore arriverà in questi giorni. Sono felice e mi sento bene qua».
Difficilmente il prolungamento al 2021 e il ritocco sostanzioso fino a 7 milioni a stagione, metterà a tacere gli appetiti delle grandi di Spagna e di Inghilterra (c’è anche il City), ma come fame e voglia di arrivare, anche Paulino non scherza: «Mi sono allenato molto, anche pensando alla testa. Mi sono posto degli obiettivi dopo l’infortunio, tra cui quello di non fermarmi ancora. Adesso sto bene, ma posso dare ancora di più».
Se Dybala ha ampi margini di miglioramento, la stessa Juve può crescere soprattutto nella gestione della partita, che anche in Coppa Italia come in Supercoppa ha lasciato a desiderare. Proprio dalla sfida di Doha e dagli errori sotto porta e su rigore è uscito il Dybala targato 2017: «Con l’anno nuovo ho ricominciato da zero. Dopo gli errori contro il Milan mi sono sentito male: dovreste chiedere alla mia fidanzata che faccia ho avuto per due giorni. Ma anche quel rigore sbagliato lo prendo come una lezione: per le prossime finali che voglio fare con questa squadra...».
Perché senza crescita con
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