lunedì 9 gennaio 2017

ALLEGRI COME CONTE ? STA NEL MERCATO DELLA JUVE IL SUO MAL DI PANCIA ?

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Non sono concetti nuovi quelli espressi da Mario Sconcerti nella sua analisi generale del campionato alla fine del girone di andata. La Juventus era già campione d'Inverno, e gira con più 4 sulla seconda, la Roma, e una partita in meno, col Crotone, e quindi un potenziale, assai verosimile,  + 7.
Tutto bene dunque per Allegri & Co. ?
Non esattamente. Al di là della diatriba sul bel gioco che poco o nulla interessa ad Allegri (e si vede) e alla maggior parte dei tifosi, fedeli al motto bonipertiano (ma diffuso ovunque) per il quale l'unica cosa che conta è vincere, si avverte l'incompletezza della formazione bianconera in una zona nevralgica del campo, e cioè quella centrale.
Abbiamo comprato Higuain, sicuramente una grande punta, supplendo alla partenza, due anni orsono, di Tevez (nel biennio  bianconero l'argentino fu un ottimo cecchino, oltre ad essere tecnicamente sopraffino) e ricoprendo un ruolo, quello di centravanti, orfano dai tempi gloriosi di Trezeguet.
In difesa Rugani ( ma anche Benatia, a mio avviso) è ottima alternativa al formidabile trio Bonucci, Barzagli Chiellini, che purtroppo inizia ad essere anzianotto (vale anche per Buffon, tuttora valido ancorché con qualche, comprensibile e per fortuna isolata, défaillance ). Ma a centrocampo soffriamo.
E del resto, comparare i titolari di ieri con quelli di oggi è un pochino sconfortante, per quanto gli attuali siano bravi giocatori.
Del resto, forse basta una considerazione : all'epoca di Pirlo, Pogba e Vidal, l'ottimo principino Marchisio era il jolly alternativo a chiunque dei tre fosse mancato, a volte giocavano anche tutti e quattro, ma se il centrocampo comprendeva solo tre pedine, ebbè era Claudio ad andare in panchina; oggi Marchisio è INDISPENSABILE.
Da quando è tornato lui, le cose sono migliorate molto, ché né Lemina, né Hernanes, né tantomeno Pijanic funzionano adeguatamente come centrali di collegamento tra difesa e centrocampo. Accanto a lui, Kedira, nazionale tedesco, campione del mondo, tatticamente intelligente e prezioso ma certo non con la fisicità guerriera di un Vidal o possente di un Pogba.
Poi Sturaro, il classico mediano con tanti polmoni, grinta e piedi piuttosto ignoranti. Insomma, che paragone è ?
Per aggiungere sale sulla ferita, Sconcerti ricorda che la Juve che arrivò in finale di Champions (pure aiutata da sorteggi non micidiali, diciamolo) due anni fa era appunto imperniata su quel terzetto.
Pjanic, elemento tecnicamente di grande qualità, a mio avviso avrebbe reso assai di più con almeno uno dei due muscolari (ma dotati di ottima tecnica, specie il francese oggi alla corte di Mourinho) accanto. Non a caso, alla Roma, il meglio lui lo ha dato avendo a fianco uno tosto come Naijngolan.
Tutto questo per piangersi addosso ? Ovviamente no, ma perché capire significa poi cercare soluzioni adeguate, e alla Juve non a caso oggi si sente Marotta dire che ora serve "un Higuain del centrocampo", vale a dire un top player da svariate decine di milioni.
Giustissimo, con due preoccupazioni :
1) con quali soldi lo compriamo ? Higuain è venuto con la cessione di Pogba (che non era in alcun modo trattenibile), e questo mi fa molto temere per Dybala..., l'unico vero fuoriclasse della Juventus di oggi.
2) quali i top player del centrocampo in vendita ? Sono tutti sotto contratto e sappiamo fin troppo bene che Marotta e Paratici sono dei maghi del parametro zero, assai meno abili a concludere affari con giocatori vincolati, a volte anche per non buoni rapporti con le altre società (vedi PSG e Zenith).
Sfumato Witsel (in maniera rocambolesca a luglio, mentre ora sono intervenuti i milioni dei cinesi), abbiamo preso Rincon, un combattente ma un altro mediano...
Insomma, il problema è reale, grande e forse anche motivo di certi mal di pancia che Allegri sta facendo trapelare...
Spero che sia vero che la rosa attuale, comunque sicuramente di valore, sia alla fine sufficiente per il campionato, ché condivido il pensiero del Mister nell'indicarlo ancora come traguardo primario, in considerazione del record storico, assoluto e prestigioso che rappresenterebbe non solo in Italia ma nel mondo : sei scudetti consecutivi.
Per la Champions, ci vorrebbe tanta, ma tanta fortuna.
E nelle partite secche, non mi pare che Allegri (ma nemmeno Conte...) ne sia particolarmente dotato...



Il Corriere della Sera - Digital Edition

Ad Allegri manca il centrocampo che fu

 Mario Sconcerti
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Non cambia niente, vincono tutte le prime. Questo è il problema di chi deve rimontare, non basta vincere, dipendi dagli altri.
È ancora fondamentale Higuain, ma non è questo il problema. Higuain fa quasi una strada solitaria, lui contro i suoi 36 gol di un anno fa. Ma i gol sono sempre arrivati alla Juve, nei due anni di Allegri sono stati 72 e 75. Credo che quando si parla del futuro di Allegri si debba concentrarci soprattutto sul centrocampo. È lì che serve molto di più. Due anni fa la Juve aveva Pirlo-Vidal-Marchisio-Pogba, uno dei reparti più forti del mondo. E arrivò in finale di Champions. Oggi è tutto molto diverso, c’è meno qualità e meno forza fisica, meno personalità. Quando Allegri dice che troppe volte la Juve si ritira dimenticando la partita, allude a questo. E penso sia questa la discussione in atto alla Juve: come migliorare la squadra con i pochi giocatori disponibili al livello che serve compatibili con le risorse. Credo che nessuno cambierebbe per esempio Mandzukic con Diego Costa, ma nessuno nemmeno potrebbe. Diego Costa ha un ingaggio tre volte superiore a Mandzukic (12 contro 4 milioni). È vero, come dice Galeone, che il ciclo del suo allievo alla Juve è finito, ma c’è un’alternativa: cambiare la Juve, riportarla alla qualità tecnica che ha un po’ disperso. Credo stia qui anche il problema del contratto di Allegri. Non poteva essere il Bologna a mettere in discussione questo teorema.
Ma il resto merita una riflessione profonda. Manca un grande regista, manca un altro giocatore di fantasia nei quindici titolari che sappia assomigliare a Dybala più di quanto ci riesca Pjanic. La Juve è diligente e forte, non straordinaria. Rincon aiuterà, ma non risolverà. È una riserva ideale, non un centrocampista europeo.
È presto comunque per parlarne. La Juve va alla grande.
Ma se sentirete accennare al contratto di Allegri, pensate ai giocatori che servono e sarete dentro il vero problema.

La diversità dell’Inter intanto non si vede nel gioco quanto nell’insistenza a rimanere in partita. Gare come quella di Udine sarebbero state perse alla fine del primo tempo. Questa è una mentalità nuova e non è solo nelle mani di Pioli. Per la prima volta si comincia ad avvertire il calore di una società, la presenza di un progetto anche personale. Zhang non sarà uno di noi, ma si comporta come se lo fosse, è abbastanza contagioso. Forse è arrivata la carezza dei soldi, il calcio va sempre nella direzione dei soldi, ma è come si fosse avvertito che ci sono davvero, che c’è un padrone generoso e che va assecondato. Più che dell’Inter di Pioli, credo si debba per la prima volta parlare dell’Inter di Zhang. C’è una squadra riunita intorno al suo camino. C’è un senso, un sentimento. Questo i giocatori, tutti sempre molto avidi, sono i primi a sentirlo.

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