martedì 10 gennaio 2017

GRAMELLINI : IL GRILLO E L'UVA

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Gli amici lettori sanno che non sono un simpatizzante di Gramellini ( e del suo amico Fazio) , però , siccome sono brevi, talvolta leggo i suoi trafiletti sulla prima pagina de La Stampa e mi accade, simetime, di trovarne di arguti e divertenti. Allora li posto.
Oggi è uno di quei giorni ; stavolta il bersaglio è Grillo, e la figuraccia colossale rimediata al Parlamento europeo, con la porta chiusa in faccia dal gruppo liberale, Alde (quello per cui, per inciso, votai alle europee del 2014, quelle che fecero sognare renzino e i suoi col mitico, e mai più sfiorato, 41%) al quale i 5 Stelle avevano chiesto di unirsi, dopo essersi staccati dai troppo anti europeisti di Farage.
L'ennesima giravolta del capo, con il popolo web costretto a sbrigarsi on line ad approvare l'ennesimo contrordine, per poi prendersela tutti in quel posto...
Brutto, per loro, divertente per gli altri.
Gramellini si limita a fare del sarcasmo sull'evidente incoerenza del comico genovese, che ovviamente si estende a tutto il movimento.
Sullo stesso giornale c'è poi un articolo più interessante di Giovanni Orsina che meglio spiega le ragioni più profonde di questo difetto ricorrente dei pentastellati (l'incoerenza appunto), che poi è anche la ragione dei loro successi politici : sono trasversali, né destra né sinistra, alla fine né carne né pesce.
Questo va bene per ottenere consensi elettorali, anzi benissimo per vincere ai ballottaggi : quando l'avversario è di destra, ecco che si fa il pieno degli elettori "contro" di sinistra, e viceversa.
Alle recenti amministrative ha funzionato alla grandissima. E' il motivo per cui l'Italicum è stato abbandonato dal suo genitore, Renzino, e invece abbracciato da Grillo e i suoi che lo avevano demonizzato in tutte le salse, finché non si sono accorti che li favoriva.
Ma quando si dovrebbe governare, ecco che le scelte politiche diventano più complicate, e accontentare l'elettorato trasversale non è per nulla facile. Il reddito di cittadinanza, per dire, può andare bene ai demagoghi di sinistra, non certo ai liberali, mentre parole, e magari anche iniziative, di sostegno ai piccoli imprenditori e al popolo delle partite IVA sono bestemmie per quelli per i quali quelle categorie sono piene solo di evasori fiscali.
Insomma dire NO, o "l'è tutto da rifare" non è difficile, e va bene a Nord come a Sud, a destra come a sinistra.
FARE è altra cosa, e a Roma lo stiamo vedendo benissimo.



LaStampa.it

IL GRILLO E L'UVA

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Che ridere. Ricapitolando: l’apprendista strillone Giuseppe Grillo entra nel nuovo anno con un’idea meravigliosa. Allearsi in Europa col partito dei banchieri, l’Alde, roba da Monti. Come se un vegano invitasse a cena una batteria di cheeseburger. Il vegano si affaccia dal balcone del Web e sottopone il cambio di dieta alle tastiere cloroformizzate, che entusiasticamente approvano. Ma che cosa c’entrerà mai il movimento delle scie chimiche e dei gomblotti pluto-massonici con gli alfieri internazionali del capitalismo allo stato brado? Se fosse una scelta politica sarebbe una fesseria, ma trattandosi di scelta tattica va ritenuta una furbata, spiega ai perplessi l’astutissimo Di Maio.
Dopo il colpo di scena, arriva il contraccolpo: l’infallibile profeta del grillismo Piero Fassino non fa in tempo a condannare pubblicamente l’abbraccio innaturale tra finanza e rivoluzionari del piffero che l’Alde ci ripensa. Il capo Verhofstadt e i suoi soci francesi devono avere finalmente visto su Internet un comizio del Dibba e, ripresisi dallo spavento, si sono ammutinati. Ma è qui che il Grillo banfante dà il meglio di sé. Accusa del mancato accordo il famigerato «establishment» con cui voleva accordarsi.
Un gomblotto dei cattivi ha impedito ai Cinquestelle di allearsi con i cattivi.  
 
Chiaro, chiarissimo. McDonald’s che toglie il doppio cheeseburger dal piatto del vegano.
E dove sarebbero la logica e la coerenza? Di sicuro sappiamo soltanto dov’è finita l’intelligenza politica del movimento. Con Casaleggio padre, nell’aldilà. Qui è rimasto il re dei quaquaraquà.

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