sabato 4 marzo 2017

IO STO CON SPALLETTI

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Sto leggendo il terzo libro di Carletto Ancelotti : "Il Leader Calmo". Avevo letto il primo. "Io preferisco la Coppa" e mi era piaciuto di più. Però anche questo ha pagine interessanti e poi mi piace questa immagine del "leader calmo". Ancelotti è uno dei coach del calcio che ha vinto di più, se non il primo in assoluto, con ben tre Champions League (due col Milan e una col Real Madrid) ,  e altrettanti scudetti vinti in tre campionati diversi (Italia, Francia e Inghilterra), avviato a vincere il quarto in Germania, con il Bayern (che per me è anche il favorito nella Champions di quest'anno, specie dopo la ormai quasi certa eliminazione del Barcellona).
Apprezzato da campionissimi come Ronaldo e Ibrahimovic, non esattamente dei tranquilli (più facile andare d'accordo con Maldini o Del Piero, per dire), Ancelotti è la prova provata che si può vincere senza essere dei tarantolati, degli attori melodrammatici e/o istrionici, degli ultrà della panchina.
Questa premessa per ricordare qual è il prototipo del mio Mister preferito.
Eugenio Spalletti non è di quella razza, ancorché si sforzi di mascherare con ironia toscana un carattere altamente spigoloso e permaloso.
Però è un bravo allenatore, fa giocare bene le sue squadre, gioca per vincere, attaccando, cercando anche il bel gioco. Per questo lo preferisco ad Allegri e sarei contento, visto che è sicuro che il livornese andrà via, se fosse quest' altro toscano a occupare la panchina bianconera.  Leggo che Marotta lo vorrebbe, mentre Agnelli preferirebbe altri profili ( Paulo Sosa, Simeone...il primo una scommessa, il secondo un mix tra Conte, con tanta "garra", e Allegri, per il quale conta solo vincere).
Detto questo, rimango ancora sbalordito, nonostante dovrei ormai averci fatto il callo, della schizofrenia dei tifosi di calcio, che qui a Roma è resa più evidente ed eclatante dall'esistenza di decine di radio che trasmettano solo cose della AS Roma.
Domenica sera scorsa, non un mese fa, la Roma stracciava l'Inter data in fase di recupero al Meazza : 3-1 senza discussioni.
Rimasi male, confidavo in effetti che i giallorossi, i soli che temo nella lotta per lo scudetto (il sesto di fila sarebbe storia assoluta, e quindi mi piacerebbe assai) non andassero oltre il pareggio.
E invece no. Vincono e convincono, e quell' animale da guerra di Nainngolan (tanto bravo calcisticamente quanto neuronicamente non altrettanto dotato) che domina il campo. Non solo, la Roma viene da un filotto di vittorie con tre gol di scarto, Dzeko improvvisamente diventato bomber e la difesa, all'inizio nota dolente, imperforabile. Sette punti di vantaggio mi sembravano (mi sembrano) pochi.
Una settimana fa Spalletti era un eroe, e semmai i tifosi ce l'avevano con lui perché non si decideva a rinnovare il contratto, come richiesto dalla società (che giustamente vorrebbe programmare).
Poi, mercoledì il derby e stasera il Napoli, con due sconfitte nette e francamente inaspettate (oddio oggi pure speravo in un pari..., anche perché confidavo che il Napoli non perdesse la quarta partita di fila, dopo Real, Atalanta e Juventus) .
Mi sono divertito a sentire le radio per un'oretta, e naturalmente Spalletti oggi è giù da tutte le torri.
Ora, può darsi anche che abbia sbagliato la formazione, schierando come laterali Rudiger e soprattutto Jesus, , escludendo Salah dall'inizio - laddove l'egiziano ha fatto bene quando è entrato -  però mercoledì lo stesso giocatore era stato tra i peggiori nel derby e la gente lo aveva criticato.
Non parliamo della paranoia che accompagna il viaggio calcistico di Dzeko qui nella capitale...
Insomma, criticare la singola partita ci sta, ma quello che disorienta dei tifosi e il passare dall'esaltazione al crucifigge senza il minimo imbarazzo o memoria di ciò che si era detto solo 24 ore prima...
Bene, io continuo a pensare che Spalletti sia bravo, e che sarei contento di vedere come farebbe giocare una squadra ricca di giocatori forti come la Juventus.
Dopodiché, vedendo la precarietà degli umori capitolini, non è poi così strano se 'sto qui non smania dalla voglia di rinnovare...
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Serie A, Roma-Napoli 1-2: Mertens va a segno, Salah si ferma contro il palo

Doppietta del belga, i giallorossi si svegliano tardi e accorciano con Strootman. Un legno per l’egiziano e una traversa colpita allo scadere da Reina mentre para su Perotti

(Reuters) (Reuters)
 
Con una doppietta di Mertens il Napoli batte la Roma all’Olimpico - fermando una serie di 15 vittorie consecutive in casa - mentre i giallorossi si svegliano tardi, accorciano con Strootman all’89’ e recriminano per due pali, uno colpito da Salah e uno, su conclusione di Albiol, dalla deviazione di piede di Reina in pieno recupero.
Una vittoria meritata per gli ospiti che si rilanciano nella corsa al secondo posto ed avvertono anche il Real Madrid in Champions League: al San Paolo non sarà una passeggiata. La Roma, al secondo ko di fila dopo quello del derby di Coppa Italia, paga a caro prezzo le amnesie difensive ed una condizione fisica apparsa in calo.
Supremazia e gol
Il Napoli parte inserendo subito le marce alte. Trame veloci che mettono in difficoltà costante la retroguardia giallorossa. La Roma fatica e cerca di rispondere con una conclusione di Nainggolan bloccata agevolmente da Reina. A metà tempo i padroni di casa si vedono annullare giustamente un gol di Perotti causa controllo con un braccio. Al 26’ la squadra di Sarri passa in vantaggio concretizzando la sua supremazia: imbucata centrale di Hamsik per Mertens che scavalca con un elegante pallonetto Szczesny in uscita prima di festeggiare imitando un cagnolino che fa i suoi bisogni sulla bandierina del calcio d’angolo. La reazione della Roma è di rabbia pura. Nainggolan suona la carica sradicando un paio di palloni e Strootman ha una ghiotta occasione ma calcia alle stelle.
Raddoppio
I campani raddoppiano al 50’: discesa sulla sinistra di Insigne, palla con il contagiri per Mertens che sbuca sul secondo palo ed appoggia in rete. Il raddoppio del Napoli ha l’effetto di una scossa elettrica sui nervi della Roma. Spalletti getta nella mischia Bruno Peres e Salah ed i giallorossi sembrano cambiare registro. Due occasioni in fila per l’egiziano. Sulla prima ci mette una pezza Albiol sulla seconda, invece, è Reina che esce ben oltre il limite dell’area di rigore per sventare la minaccia. Anche l’altro subentrato Bruno Peres ha una chance ma la sua conclusione è alta.
Espulso Sarri, infortunato Mertense e finale con due legni
Nell’occasione Sarri protesta per un contratto fra De Rossi e Reina. Banti non gradisce e lo allontana. Ben più grave per il Napoli è però la perdita di Mertens che accusa un problema fisico dopo una conclusione. Al suo posto entra Zielinski. Dall’altra parte il più ispirato è Salah. L’interno destro dell’egiziano esce di un soffio a Reina battuto. L’attaccante giallorosso è ancora più sfortunato a cinque minuti dal termine quando il suo diagonale sbatte sul palo. Va meglio al diagonale mancino di Strootman che riapre improvvisamente la sfida al novantesimo. Nei cinque minuti di recupero l’eroe campano è Reina che salva tutto su Salah prima e su Perotti poi evitando un pareggio che sarebbe stato una beffa pazzesca per chi ha dominato la gara fino al folle finale.

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