mercoledì 26 settembre 2012

CAROFIGLIO , "SCRIBACCHINO MESTIERANTE" SI OFFENDE E CHIEDE I DANNI.L'AVVOCATO GUERRIERI SONO CERTO NON L'AVREBBE FATTO



Quante persone hanno letto Testimone Inconsapevole ? E' l'opera prima di Gianrico Carofiglio, magistrato oggi in quiescenza, essendo stato eletto senatore nelle liste del PD. L'avv. Guerrieri, il protagonista di quello e anche di altri tre romanzi incentrati su di lui, conquistò tantissimi lettori e furono molti i colleghi che s'immedesimarono nell'inquieto ed ironico avvocato. Io tra questi, per due motivi essenziali : come Guerrieri (e una miriade di altri) mi ero ritrovato a fare l'avvocato per caso, in attesa di una illuminazione diversa ; la capacità di bluffare, di alzarmi dal tavolo sempre prima che arrivasse il conto...(metaforicamente ovvio, sono un ottimo cliente per i ristoratori !!).
I libri di Carofiglio li ho letti tutti, e l'ho anche seguito in uno spettacolo che fece col fratello, tre estati fa mi pare, e ad incontro all'Auditorium di Roma. E' simpatico, ed è un "piacione", come diciamo noi a Roma...per indicare uno che sa come accattivarsi il pubblico. Oltretutto è un uomo attraente...
Non è un grande scrittore. E' uno che sa scrivere, come molti (sono tanti di più, compresi tra i laureati,  quelli che invece nemmeno una lettera da soli all'.amm.re del condominio..., ma questo è altro problema), capace di immaginare trame che prendono chi legge (qualità questa già più rara), però il suo respiro non è, come dire, ALTO. Questo non gli ha impedito di vincere un premio Strega , con "Il passato è una terra straniera", e arrivare quest'anno terzo con "Il silenzio dell'onda" ( primo è arrivato Alessandro Piperno, con il suo "Gli Inseparabili", decisamente superiore al libro di Carofiglio, così come Piperno credo lo sia come scrittore ).
Il mio apprezzamento con riserva del magistrato barese ( mi sono sempre chiesto se come Pubblico Ministero Carofiglio sia umano e empatico come l'avvocato Guerrieri . Sarebbe una bellissima cosa , se domani dovesse tornare a esercitare quella professione ), non è condiviso da Vincenzo Ostuni, editor di Ponte alle Grazie, che nella stroncatura drastica dell'ultimo libro ha accomunato anche l'autore.
 «Un libro letterariamente inesistente, scritto con i piedi da uno scribacchino mestierante, senza un’idea, senza un’ombra di “responsabilità dello stile”, per dirla con Roland Barthes».
Non tenero, ma i critici si sa, spesso sono duri nel seppellire opere che non gli piacciono. Gli scrittori, gli artisti si offendono, ovviamente, ma, proprio perché conoscono l'ambiente, il "mestiere", la cosa rimane lì.
Carofiglio dimostra appunto che lui scrive per diletto, non è il suo "lavoro", e quindi chiede il risarcimento - 50 mila euro - per le parole offensive rivoltegli da Ostuni.
Non so se gli abbia contestato la diffamazione...o il contenuto offensivo delle parole usate dal critico. Potrei essere per esempio denunciato io per aver detto che secondo me Carofiglio scrive bene ma NON è uno scrittore ? Penso proprio di no, anche se sono certissimo che l'interessato si offenderebbe lo stesso. Si tratta di persone poliedriche, che fanno tante cose, in pubblico si mostrano anche modeste, autoironiche, ma è una recita. In realtà si sentono dei gran fighi (e magari lo sono anche ) , suscettibilissimi.
Ostuni ci è andato giù duro, però ha pur sempre espresso una critica. Mica ha detto che Carofiglio che so, ruba , copia, parte di testi altrui ...Lo ha definito "scribacchino" , che certo non è un complimento, ma insomma..., mestierante poi !! Che dovrebbe dire Fabio Volo ???? Sai le querele che avrebbe dovuto sporgere contro i suoi critici ??
Come reazione all'iniziativa del magistrato, numerosi scrittori, ben 43 dice il Corsera, hanno deciso di manifestare organizzando una marcia verso il Commissariato del Collegio Romano a via Merulana, per ripetere ad alta voce l'"invettiva" di Ostuni, e cioè Carofiglio "scribacchino e mestierante ". Chiaramente si tratta di una provocazione , a tutela del diritto di critica e di espressione tutelato dalla nostra Costituzione.
Ma allora si può offendere impunemente ? No, ma bisogna anche saper leggere le situazioni, i contesti. Se scrivo un libro, so che mi espongo alla critica, e so che questa potrà essere dura, non per forza politically correct". Che ci si rimanga male ok, che si possa rispondere in modo pepato, va benissimo. Denunciare, bé non si fa una gran figura.
Sono certo che l'avvocato Guido Guerrieri non l'avrebbe fatto.
Ma i personaggi inventati sono sempre migliori di quelli reali
Questa la notizia sul Corriere della Sera



QUERELLE EDITORIALI E LIBERTA' DI CRITICA E DI ESPRESSIONE
Ostuni querelato da Carofiglio

  
Lo scontro linguistico-giudiziario che vede contrapposti Vincenzo Ostuni e Gianrico Carofiglio è ufficialmente, una versione remix di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Il giallo d’insuperabile incompiutezza, e ricchezza linguistica, dell’ingegner Carlo Emilio Gadda. Come anticipato dal Corriere della sera del 24 settembre scorso, alle 11 di mercoledì, a Roma, un gruppo di scrittori, critici e intellettuali romani si recherà al commissario del Collegio Romano, vicino alla famosa via Merulana del gaddiano commissario Ingravallo, per autodenunciarsi, pronunciando le stesse frasi che Ostuni, editor di Ponte alle Grazie, ha rivolto al libro Il silenzio dell’onda (Rizzoli) e al suo autore, Carofiglio: 
«Un libro letterariamente inesistente, scritto con i piedi da uno scribacchino mestierante, senza un’idea, senza un’ombra di “responsabilità dello stile”, per dirla con Roland Barthes». 
Così si espresse su Facebook, all’indomani della sconfitta allo Strega per il libro che portava in gara, Qualcosa di scritto, di Emanuele Trevi, arrivato secondo, davanti a Gianrico Carofiglio, terzo (per la cronaca, ha vinto Alessandro Piperno, Inseparabili, con Mondadori).
AZIONE LEGALI - Per questo giudizio abrasivo, Carofiglio ha fatto causa, civile, non penale, ad Ostuni, chiedendo un risarcimento di 50mila euro. Un’azione legale che «palesa un intento intimidatorio», secondo il testo dell’appello di 43 intellettuali, cui poi si sono aggiunte altre decine di firme, dove si precisa che «non è necessario condividere il parere di Ostuni per rendersi conto che la decisione di Carofiglio costituisce in questo senso un precedente potenzialmente pericoloso. Se dovesse passare il principio in base al quale si può essere condannati per un’opinione – per quanto severa – sulla produzione intellettuale di un romanziere, di un artista o di un regista, non soltanto verrebbe meno la libertà di espressione garantita dalla Costituzione, ma si ucciderebbe all’istante la possibilità stessa di un dibattito culturale degno di questo nome. La decisione di Carofiglio è grave perché, anche a prescindere dalle possibilità di successo della causa, la sua azione legale palesa un intento intimidatorio verso tutti coloro che si occupano di letteratura nel nostro paese. Ed è tanto più grave che essa giunga da un magistrato e parlamentare della Repubblica».

DIRITTO - Il testo è stato firmato, tra gli altri, da Fulvio Abbate, Maria Pia Ammirati, Nanni Balestrini, Marco Belpoliti, Franco Cordelli, Andrea Cortellessa, Cristiano De Majo, Matteo Di Gesù, Stefano Gallerani, Sergio Garufi, Giovanni Greco, Andrea Inglese, Tiziana Lo Porto, Valerio Magrelli, Matteo Nucci, Tommaso Ottonieri, Gabriele Pedullà, Christian Raimo, Carola Susani, Giorgio Vasta. Emanuele Trevi, sul Corriere della Sera di martedì 25 settembre, è intervenuto difendendo il diritto di critica, pur prendendo le distanze dalle modalità linguistiche con cui Ostuni ha stroncato Carofiglio. Nella speranza di un suo ripensamento. «Io credo che quello che chiamiamo il nostro carattere – scrive Trevi ­- , sia fatto di componenti molteplici, come una specie di rissoso parlamento, forse ancora più rissoso di quello in cui Carofiglio svolge egregiamente il suo lavoro. Ebbene, temo che lo scrittore barese, nell’intentare questa causa, abbia semplicemente dato ascolto a una voce sbagliata, a una di quelle parti di sé umbratili ed autodistruttive che si agitano in ognuno di noi. Questa parte che usurpa il tutto, e che a volte ci strappa il buongoverno interiore, ha una totale solidarietà con le parole offensive di Ostuni. Il sentirsi offeso e l’offesa sono fatti della stessa pasta, sono come il Gatto e la Volpe di Pinocchio. Sono quel fango sul quale bisogna sempre volare alti. Ma Carofiglio è un uomo intelligente, un uomo di valore. A differenza di tanti mediocri, ha tutta la forza e il carattere di mandarla al diavolo, questa parte di sé, assieme alle parole di Ostuni. Non gli servono cinquantamila euro, non gli serve divulgare un’immagine di sé che non gli corrisponde affatto, e finisce per deturparlo».


14 commenti:

  1. PAOLA PASQUINUZZI

    Grazie Stefano, come sempre brillante e arguto..

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  2. MANUEL SARNO

    La sagra delle inopportunità: dalla critica inelegante alla reazione sopra le righe

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  3. DOMENICO BATTISTA

    Ma gli avvocati che sono rappresentati nei romanzi di Carofiglio sono tutti scorrettissimi , impreparati ed alle prime armi della deontologia. E' la dimostrazione di quello che un PM ritiene essere il ruolo di un Avvocato ed è la conferma della incomunicabilità tra due mondi distanti anni luce. Un motivo in più per contrastare l'idea che la pratica forense possa essere svolta nell'ufficio di un p.m.

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  4. MONICA MASSIRONI

    letti e piaciuti i suoi libri, ma con questa mossa perde decisamente punti....

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  5. CATERINA BELLETTI

    Non lo sopporto ... stefano mi può querelare anche per questo?

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  6. HAI cancellato il mio dire. fatto con nome inventato- non vale la pena dire il mio pensiero .-

    Non sei un democratico .- persino i pescatori soono democratici ; quando ritirano le reti , prendono il buono ed il poco buono . ... Non lo buttano via come hai fatto tu.

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  7. ???????? Caro Ignoto io censuro solo scritti offensivi. MAI quelli contrari e critici, ai quali anzi replico , da buon polemico, sempre. Quindi non so a cosa ti riferisci. Se scorri il blog, e i commenti riportati, troverai conferma di quanto sopra.

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  8. Per mia natura non sono mai offensivo . specialmente nello scrivere . non sorpasso mai il limite.-

    Non ricordo quello che ho scritto . Mi ricordo solo di avere scritto. !!!-

    ...ritengo l'attenuante di fraintendere il contenuto della parola - ... altrimenti saluto questo tuo blog.

    Per capire espongo un esempio di una parola.!!!
    IL termine caprone in toscana è inteso come una testa priva di cultura per il fatto che viene fatto od esaminato ... vallo a dire in puglia , ancxhe al più lungimirante... se non ti prendi una coltellata. (il termine caprone origine storiche ... Greche. ... Esecutive per la Puglia(Molto offensive) - Cafone per l'autore in Toscana)Due modi di vedere il fatto.!!!

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  9. Io sono contento ovviamente che le persone seguano il blog. Come detto, l'unico limite, piuttosto banale, è l'educazione (la critica polemica, anche graffiante, ci sta ). Anche a me francamente pare di ricordare un intervento in più , però se non lo ricordi tu il contenuto... In ogni caso, per quello che vale, ti assicuro di non aver operato alcuna censura, dato che non ne ricorreva l'UNICO presupposto. Cosa sia accaduto, non lo so. Faccio un'ipotesi : da un po' non funziona più il contatore dei fallowers, che infatti sono spariti dalla Home PAge. Causa ? Non si sa. Così come altri piccole anomali capitano...Forse a volte succede per i post dei lettori. Di più non so dirti. Io ho due lettori assidui, che si firmano uno con il sinonimo di NESSUNO, l'altro di CASTIGAMATTI. Io francamente spesso non riesco a seguire il loro pensiero. Ma certo non li ho mai censurati !! Sono contento che mi leggano e se non sempre li capisco, pazienza. Certo, ci provo ogni volta ! Sorriso.

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    1. Chiarito il "Misfatto".!!
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      Li ho letti anche Io : Nessuno e Gastigamatti - Non trovo difficoltà a capire quello che dicano.-

      :_Bussate e vi sarà aperto.!!!
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      Racconterò il fatto Greco - Un signore dovendo partire mise la cinghia di castità alla moglie e ci dipinse la testa di una capra .-
      l'amante ruppe la cinghia ecc... ci ridipinse la testa di capra , commise l'errore di fare le CORNA del Caprone.!!!
      ... ritornato il marito Vide la testa di capra con le corna ; sbottò Mi ha fatto le Corna. ... evidente il resto- (tutt'ora si dice: Cornuto - Mi ha fatto le Corna ... Ha le Corna ecc... (tanti lo dicano ma non sanno il perchè della terminologia) - in Puglia dare del caprone equivale dare Cornuto in riferimento della immagine e nemmeno loro lo sanno la storia.-

      In Toscana Caprone equivale all'errore commesso dall'amante (e nemmeno tanti sanno l'origine del significato ) il caprone "distrugge tutto" Una testa dura.!
      ecc... ecc... ci sarebbe tanto altro da dire ...!!! Mi fermo qui. Non vorrei abusare .!!!

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  10. Rispondo a Domenico Battista.-

    Già il Manzoni nei "Promessi Sposi" con Renzo e Don Abbondio, avvocati: Azzeccacarbugli.!!!

    Oggi.???- Come prima. Peggio di prima.!!!

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  11. EGREGIO STEFANO.??? Sei molto argutio e ricco di scilinguagnolo ... Al tempo ... senza offesa apparteniamo ai due mondi diversi .

    La mia vita è stata di comandi secchi e senza fronzoli. prima di pigiare un "bottone"-
    IL tempo nemico nel lavoro.-

    il calendario non a giorni, mesi ma dal primo dell'anno all'ultimo . l'orologio di 24 ore.
    Ogni turno; di otto ore, circa 400 persone (e non è facile combattere con tutti quanti con il tempo che oncanza) ... Ai bottoni quattro ore. ! "il cambio del collega alle spalle" nella scrivania... in caso di necessità. ai bottoni.!!! - Come vedi il lavoro "forgia" abche il vedere le cose.!!! -Si arriva quando sei a conosvenza "dall'ago al milione" - Un compendio di tutta la nomenclatura e tanto tanto altro.-

    Ti dico solo (e poi chiudo) mi sono diplomato ad indirizzo industriale, prima della caduta del fascismo.- ... il lavoro è stato tutto diverso al diploma" I miei compagni in ambienti diversi.!!! Non abbiamo aspettato il lavoro secondo il diploma.!!!

    Ho dovuto fare "internamente" 32 esami professionali"
    compreso aggiornamenti-Quando leggo i giornali vedo quanto è in regresso il sapere reale delle cose. Dei fatti .

    Quanta amarezza.!!!

    Ti faccio i migliori auguri.!!!

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  12. DERIDERO fare un chiarimento. In Toscana il termine "compagno" si intende ed E' dai banghi delle elementari ... ai tavoli delle medie e superiori .. Nel "banco due scolari" alle mesdie supeeiori in tre compagni al pavolo. e non di tutta la classe durante l'anno.!!! . Sono compagni anche quelli avvicendati nelle successive classi - Questo per evitare di dare una interpretazione di carattere politico alla parola "compagno" da me scritta.

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  13. Io devo rispondere al gentile lettore che ha scelto come pseudonimo il celebre nome che Ulisse scelse di dare a Polifemo : NESSUNO. All'inizio avevo l'idea che dietro questo nickname, come si dice in gergo, si celasse un amico caro ed espatriato...Però da tempo non più, perché "Nessuno" ha iniziato a lasciare qualche indizio biografico che decisamente non si sposa con l'amico di cui sopra. E a questo punto la mia curiosità è tanta. "Nessuno" legge fedelmente il Camerlengo, cosa di cui lo ringrazio naturalmente, lasciando spesso i suoi commenti. Si tratta di persona grande, che giovane durante il fascismo, quindi ricca di esperienza storica del nostro paese. Ne ha viste tante, troppe, però ancora è "curioso" e s'interessa a tante cose, politiche e non solo. Complimenti !

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