sabato 25 giugno 2011

de "intercettazionem"

Vitedeglialtri2006.jpg
Dal film: "La vita degli altri"
Molti ricorderanno il bellissimo film " LE VITE DEGLI ALTRI"  un film del 2006 che vinse l'Oscar come miglior film straniero. Lo sfondo era la Berlino Est ante caduta del Muro, dove la STASI, la polizia speciale, spiava praticamente tutti .
E' l'esempio più tipico e suggestivo (anche per questo definito scorretto e strumentale) che viene proposto ogni qual volta salta fuori la questione dell'uso delle intercettazioni in Italia. Diciamo subito che in genere i giornali e i giornalisti lo difendono. Ti credo !!!! Sai quanta fatica risparmiata. Si sta in redazione, non si fa una mazza e si aspetta che il foraggiato ( ma a volte manco bisogna pagare, arriva ugualmente il piccione ) in procura passi le copie degli atti ancora coperti da segreto istruttorio e si fa lo scoop. SI viola la legge? E pazienza, per le conseguenze che comporta !!!
Oppure, se si è sfigati e in procura non abbiamo nessun canarino compiacente, allora si aspetta con pazienza il "deposito degli atti" da parte dei PM per consentire alla difesa di controdedurre...
E così veniamo a sapere che so, cose imperdibili come i commenti della Santaché e Briatore sull'incontinenza sessuale del premier , che la Gelmini, o Frattini o la Prestigiacomo non si esprimono con l'aplomb con cui siamo più avvezzi ad ascoltarli. Per non parlare di cose più pruriginose o peggio. Vita privata squarciata ? e che ci frega? So politici no ? Fa parte del gioco. Tempo fa andammo ad un seminario molto interessante proprio su questo tema e scrivemmo quanto leggerete di seguito :
                                                                                               
Mercoledì 9 invece sono stato ad un altro convegno, che mi interessava di più, e non certo per motivi professionali. visto che pur essendo ahimè avvocato, non faccio penale e quindi la disciplina della materia delle intercettazioni , su cui verteva l'incontro, la seguivo da "cittadino".
All'incontro hanno partecipato il buon Giorgino....che ci spiegava come non si può chiedere troppo alla categoria dei giornalisti....il cui codice deontologico è vendere più copie o avere più share (lui in realtà non ha detto ESATTAMENTE  così...ma così è !) alcuni avvocati di chiara fama del foro romano e due Giudici (uno anche esponente dell'Associazione Nazionale MAgistrati).
Ebbene ho avuto la soddisfazione di sentire dire dal primo dei due giudici, il Dr. Ariolli del Tribunale di ROma una serie di cose che , dette oggi da un magistrato , scaldano il cuore...
In primo luogo....Ariolli spiegava come la tanto citata Carta Costituzionale ( MAI nella vita l'ho sentita tirare fuori come negli ultimi anni...ha iniziato Ciampi e poi non si è più smesso...sembra di parlare delle tavole di Mosè...) va letta con attenzione , facendo caso alle parole usate e alla collocazione data...
Ora, a me piacerebbe sapere QUANTI di quelli che manifestano in difesa della Costituzione l'abbiamo MAI LETTA !!!!!
Almeno gli articoli per cui scendono in strada ...
Io , che Diritto Costituzionale come esame l'ho fatto (non per questo mi ritengo un "costituzionalista, matto ancora non sono ! ) , mi presi il vezzo non solo di leggerla ma di impararne gli articoli a memoria...in fondo erano solo 139 articoli....niente rispetto ai 2969 del codice civile ....insomma se poteva fa....
Tornando ad Ariolli....il Giudice ricordava come la parola "inviolabile" riferita ai diritti la Costituzione non la usa con larghezza, al contrario, con una buona parsimonia.
E allora è INVIOLABILE la LIBERTA' PERSONALE (art. 13 ). E' INVIOLABILE il domicilio personale (art. 14). E' INVIOLABILE la LIBERTA' E LA SEGRETEZZA DELLA CORRISPONDENZA E DI OGNI ALTRA FORMA DI COMUNICAZIONE (art.15).
NON E' INVIOLABILE LA LIBERTA' DI STAMPA !!!!!!! (art. 21).....
Leggete, andatevela a leggere la CArta di cui tanti parlano e vedrete che è così...
Sicuramente la libertà di informazione è un diritto Costituzionalemnte previsto e tutelato ma esso non viene dichiarato INVIOLABILE e questo giuridicamente significa che per la nostra COSTITUZIONE la Libertà individuale, il rispetto della persona, della sua casa, delle sue comunicazioni, hanno una VALENZA SUPERIORE rispetto ad altri diritti pure importanti. Quindi, in caso di conflitto tra questi diritti, la CArta indica CHIARAMENTE quelli ai quali dare prevalenza.... Chissà come ci rimarranno male quelli di Articolo 21 ....che a questo numero ci hanno dedicato un movimento....nel mito della democrazia giacobina , diretta, fatta in piazza, per vie spicce e senza regole e garanzie.
Sempre questo Giudice spiegava come per LUI fosse molto difficile tutelare il principio di legalità e di salvaguardia di diritti così importanti di fronte alla "copiosità" degli elementi "indizianti" che le procure sono ormai use a scaricare sul tavolo dei Giudici e NON sempre per fare chiarezza, ma in realtà per creare un "clima di presunzione di colpevolezza " (l'opposto a quello sancito dall'art. 27)  che consenta poi di "scivolare" tra le maglie della legge...
E così, venendo al tema delle intercettazioni, spesso sono ignorati dei principi semplici quali :
1) le intercettazioni sono un mezzo per cercare la PROVA della colpevolezza....per individuare l'AUTORE di un reato....quando il reato quindi GIA' C'E' ! non per CERCARLO IL REATO !!!!!. E quindi prima muore una persona e POI io intercetto tizio e caio perchè sospetti di sapere o peggio....NON INTERCETTO TIZIO E CAIO NELLA SPERANZA CHE IL REATO LO COMMETTANO !!!!!!!
Chiaro anche ai bambini credo.....
2) NO alle estrapolazioni.....il materiale intercettato deve essere messo a disposizione in modo completo sia al Giudice che ai difensori. E perché le intercettazioni abbiano una valenza indiziaria devono essere oggetto di una interpretazione SERENA e NON maliziosa....Insomma vi devono essere elementi cogenti che impediscano interpretazioni logiche alternative all'ipotesi di reato.
3) Se io indago sul reato di concussione (tanto per fare un esempio "a caso" ) e inizio a intercettare per questo....e nelle intercettazioni mi imbatto in un'ipotesi di nuovo reato (sfruttamento della prostituzione) NON potrò procedere semplicemente come alla SMA (due al costo di uno) ma DOVRO' formulare una nuova ipotesi di reato per la quale la persona deve ricevere apposito avviso di garanzia e chiedere una nuova autorizzazione per procedere alle nuove intercettazioni. Vi sembreranno tecnicismi eppure sono la base di uno stato democratico di diritto e garantista (parola certo sconosciuta ai manettari dell'IDV di DI Pietro ma anche a tanti altri).
4) Le intercettazioni non sono la nuova linfa del giornalismo.....i giornalisti le notizie le devono andare a cercare, non aspettare la manina che dalla procura gliele fa arrivare sul tavolo....i giornali incorrono TUTTI , OGGI nella violazione del segreto istruttorio....che è previsto (artt. 114 329 cpp) , a tutela di quei diritti inviolabili (13 e 15) e a parziale penalizzazione dell'art. 21. Solo che siccome le pene sono ridicole, se ne fregano. E' come la storia dei tavolini mangia marciapiedi al centro di Roma...tutti i bar occupano abusivamente il suolo pubblico ma le sanzioni sono inferiori ai guadagni....e quindi.....IN questo caso l'art. 21 è salvo.....costa poco....se invece inaspriscono le pene (giàpreviste ma blande) allora via alla farsa dell'attentato alla libertà di stampa !
5) Infine....no all'aberrazione dei processi mediatici...quelli di Annozero ma anche da Vespa , a MAtrix....con il processo che viene fatto in tv.....senza regole, senza procedure....con gente che senza responsabilità condanna e crea un clima da processo di piazza ....Io già ai tempi del liceo. e avevo 14 anni, avevo in gran sospetto il mito della democrazia diretta di Atene....che era una città stato di poche migliaia di cittadini.....figuriamoci se a 50 mi faccio emozionare da Santoro....

 Questo   scrivevo diversi mesi fa, quando si tuonava contro la legge bavaglio....che poi altro non era che la riedizione nemmeno più severa (anzi il contrario) da parte del centrodestra del ddl proposto da Mastella al tempo del governo Prodi. E sappiamo che fine ha fatto Mastella....
Ma siccome più spesso le intercettazioni accompagnano le inchieste contro il governo, ora dice Casini, "mettere mano non si può"...La nostra è una democrazia sospesa : non importa se una legge è giusta o no, se un'esigenza di riforma è urgente o no, ORA non si può fare. Se ne parlerà DOPO.
Ma si può ??? Ah. ovviamente anche in questo tema la legge italiana è la meno garantista di tutto il fronte occidentale : USA, Germania, Francia, Gran Bretagna hanno sistemi assolutamente meno lassi del nostro (e infatti il film era ambientato a Berlino Est...) nella difesa della libertà dell'individuo. 
Chiudo con una parola di speranza. 
Su sta storia della P4 ridono in tanti, anche a sinistra (letto un bell'articolo sul settimanale "Gli  Altri" , diretto da Piero Sansonetti , titolata appunto il fattore P, che merita un post a sé) e giungono timidi segnali di dialogo parlamentare su un fenomeno, questo delle intercettazioni, che VA regolato. 
Io non sono un tutore della "legalità" a tutti i costi, nel senso che per affrontare un certo tipo di fenomeni criminali posso anche immaginare una normativa più stringente, meno garantista. Ma mi riferisco a due cose soltanto, DUE : Terrorismo e MAFIA (criminalità organizzata in genere). STOP. Facciamo due belle leggi speciali in materia che aumentano i poteri degli inquirenti ma sul resto torniamo un paese normale.
Dove "la vita degli altri" resti la loro, e pazienza se qualche "colpevole" resta fuori.
 

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