domenica 19 giugno 2011

UNA FIABA


Una fiaba.
La favola di un padre che adora la sua bambina, piccola, senza madre.
Una bambina che , come tante, ha scambiato il giorno per la notte, solo che questa cosa non cambia. Non si corregge.

Al sorgere del sole la bimba si addormenta per poi immancabilmente destarsi quando la luce 
del giorno se ne va.
Il padre, per non lasciare sola la sua piccola, lavora di giorno e si sforza di rimanere sveglio più tempo che può la notte per stare con lei, che è la sua unica, vera gioia.
Ruba ore di sonno alla vita diurna....per allungare il tempo di veglia la notte.
Ma sa che non può farcela, non può durare. 
Sempre più travolto dalla stanchezza, dalla mancanza di riposo, disperato cerca una soluzione per poter vivere la sua straordinaria bambina che non cambia la sua consuetudine notturna.
E l'idea gli viene. Un progetto folle. 
"MA, si sa, la pazzia appare una dimensione più che ragionevole ai disperati."
E così il padre decide di rubare un'ora a ogni giorno, per 12 giorni.
DI notte, prende la sua bambina, ben coperta per proteggerla dal freddo, e gira per la città spostando un'ora indietro la lancetta degli orologi . TUTTI. Quelli degli uffici, la sirena di mezzogiorno, il quadrante di rai e tv, la sveglia telefonica, il rintocco delle campane.
Un'ora. Al giorno. Per 12 giorni.
La gente così non si accorse brutalmente del cambiamento .  Ogni giorno il sole anticipava l'alba.
Certo, si dettero delle spiegazioni, le più improbabili. Ma il tempo era scandito dall'ora segnata, non dalla luce, e la gente, per quanto stupita, si abituò , come sempre alla fine fa.
Dopo 12 giorni e 12 ore così "rubate" il padre riuscì a conciliare il mondo alla sua bambina. 
E non si pentì mai per il modo in cui, per lei, aveva violato il mondo, la fisica, la gente.

Questa è la bella fiaba di Lou e di Stella, che ho letto nel  bel libro di un carissimo amico che spero presto verrà pubblicato.
In realtà questa storia è un "racconto" inserito nella trama  diversa e più ampia nel libro, ed è molto più articolato e ben scritto.
Ma a me piaceva l'"idea" di questo papà e della sua Stella che viveva solo di notte.
E l'ho voluta raccontare così.

N.B.
i diritti dello scritto da cui ho tratto questo piccolo racconto - "LE SCARPE " di Maurizio de MAgistris - sono stati regolarmente registrati e qualsiasi uso non autorizzato ( io ho ottenuto il consenso dell'autore) di materiale in qualsiasi modo riferibile al libro citato è perseguibile secondo le norme che tutelano il copyright sulle opere dell'ingegno. 

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