ALFONSO PAPA |
Che delusione i radicali.......
Ma soprattutto stavolta che FIGURA !!!!! Ma si può dire "signori siccome il carcere preventivo è una barbarie ma i politici non si decidono a toglierla, allora facciamoglielo assaggiare così ci riflettono bene".
A parte che non è così, come dimostrano i casi ben tristi di Tabacci e altri che a suo tempo conobbero le patrie galere grazie al manettarismo d'annata 1992 e post, lamentandosene assai ovvio, per poi impipparsene e ieri hanno votato per la carcerazione del meschino (in tutti i sensi) Alfonso Papa.
Ma poi, che ragionamento mai è ?
Parliamo del voto dei radicali dato ieri in parlamento.
Di seguito la motivazione (allucinata, nel finale) fatta dalla speaker del gruppo, Rita Bernardini che riporto testuale
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come delegazione radicale abbiamo ascoltato molti interventi che abbiamo condiviso sia da una parte che dall'altra sul tema della custodia cautelare in carcere, sulla carcerazione preventiva. Sapete che questa lotta è al centro della nostra lotta anche non violenta.
Nessuno però ha ricordato che nelle carceri italiane, nelle carceri illegali italiane, il 40 per cento dei detenuti sono in attesa di processo, sono in carcerazione preventiva. Sappiamo tutti che la metà di loro sarà riconosciuta innocente, tanto che noi siamo il Paese d'Europa più condannato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Applausi di deputati dei gruppi Partito Democratico e Popolo della Libertà). Credo quindi che da legislatori, se siamo qui e siamo anche legislatori, dobbiamo porre mano immediatamente alla riforma della legge sulla carcerazione preventiva (Applausi di deputati dei gruppi Partito Democratico e Popolo della Libertà).
Noi il nostro progetto lo abbiamo depositato. Detto questo, in nome anche di quelle decine di migliaia di persone che sono in carcere, in carcerazione preventiva, che non possono andare a piede libero, come ha detto il collega Mannino, al processo, riteniamo, avendo visto anche le carte, che ha studiato il nostro collega Maurizio Turco, di dover votare «sì» alla richiesta della Giunta per le autorizzazioni a procedere (Applausi di deputati del gruppo Partito Democratico -
Nessuno però ha ricordato che nelle carceri italiane, nelle carceri illegali italiane, il 40 per cento dei detenuti sono in attesa di processo, sono in carcerazione preventiva. Sappiamo tutti che la metà di loro sarà riconosciuta innocente, tanto che noi siamo il Paese d'Europa più condannato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Applausi di deputati dei gruppi Partito Democratico e Popolo della Libertà). Credo quindi che da legislatori, se siamo qui e siamo anche legislatori, dobbiamo porre mano immediatamente alla riforma della legge sulla carcerazione preventiva (Applausi di deputati dei gruppi Partito Democratico e Popolo della Libertà).
Noi il nostro progetto lo abbiamo depositato. Detto questo, in nome anche di quelle decine di migliaia di persone che sono in carcere, in carcerazione preventiva, che non possono andare a piede libero, come ha detto il collega Mannino, al processo, riteniamo, avendo visto anche le carte, che ha studiato il nostro collega Maurizio Turco, di dover votare «sì» alla richiesta della Giunta per le autorizzazioni a procedere (Applausi di deputati del gruppo Partito Democratico -
E questo è il lucido , puntuale commento critico di Pierlugi BAttista che sottoscrivo parola per parola.
Buona Lettura
"Davvero strano, «l'argomento Bernardini» : se i poveracci patiscono i dolori di ingiuste carcerazioni preventive, i parlamentari come Alfonso Papa non possono pretendere il privilegio di un'esenzione, e devono essere (mal)trattati come tutti gli altri cittadini. L'argomento usato dalla radicale Rita Bernardini per motivare il suo voto favorevole all'arresto di Papa si è propagato nei commenti e nelle dichiarazioni politiche. Almeno la Bernardini, come tutta la pattuglia radicale, ha le carte in regola per rivendicare una battaglia per carceri più civili e procedure più garantiste. Ma gli altri politici, invece di temere l'ira della folla contro i loro privilegi, non potrebbero spendere una parte del loro prezioso tempo per cancellare lo scandalo della carcerazione preventiva?
La logica viene rovesciata, prendendo una forma bizzarra e paradossale. Invece di impedire che i magistrati facciano un uso disinvolto della carcerazione preventiva, invece di mettere in cima al-. l'agenda una riforma seria che faccia cessare lo scandalo di una metà della popolazione carceraria in attesa di giudizio e di un quarto di essa destinata a vedersi assolta alla fine di un interminabile processo, invece di mettere fine a questa plateale e orribile ingiustizia, ci si mette a concionare con fervore demagogico sulla parità di trattamento tra i politici e quelli che l'onorevole Della Vedova ha chiamato i «poveri cristi». Beninteso, è assolutamente vero che il centrodestra è garantista solo con se stesso, è tragicamente vero che quando si ha a che fare con i «poveri cristi» stritolati da una giustizia mostruosamente ingiusta il centrodestra berlusconiano o fa finta di niente o, peggio, si lascia trascinare dalla retorica forcaiola del law and order. Ma per riparare un'ingiustizia anonima, occorre distribuirla anche nella casta dei privilegiati? Per non lasciar sospetti su trattamenti di favore, si decide di eguagliare tutto al livello più basso di ingiustizia? È qui che la politica si dimostra fallimentare: nel non saper fare le riforme giuste. Giuste perché la condizione delle carceri italiane è troppo incivile. E incivile resta, anche se viene frequentata dall'onorevole Papa, in attesa di giudizio".
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