mercoledì 3 agosto 2011

BAMBOLE NON C'è UNA LIRA


Nel 2004 Zapatero vinceva le elezioni spagnole , suscitando un grande entusiasmo nelle forze "progressiste" di quel paese e  ridando speranza alle sinistre d' Europa, specie in Italia afflitta dal Berlusconismo da ben 10 anni (ma avendo governato, senza entusiasmare, dal 1996 al 2001). 
Nel 2008 la vittoria sciagurata di Berlusconi in primavera viene in parte lenita dalla conferma del cerbiatto (questo il suo soprannome) spagnolo ma soprattutto dalla vittoria del Kennedy nero in novembre . Barak Obama viene infatti eletto Presidente degli Stati Uniti.
Quante pagine e pagine di giornali su questa elezione, quante speranze in un momento in cui ce n'era in effetti bisogno stante la crisi finanziaria e il crac della Lehman Brothers nemmeno due mesi prima l'elezione di Obama.
 Sono passati due anni e mezzo, poco più.
Zapatero si ritira dalla politica, sarà famoso per le nozze gay, per la vile ritirata (non la giudicio così io, si vergognarono i soldati spagnoli a fare la parte di quelli che fuggivano) dall' Iraq, per gli scontri con la Chiesa cattolica e per la bolla immobiliare che , scoppiata, oggi è alla base di una disoccupazione del 20% della popolazione, con la Spagna nel novero dei 4 paesi a rischio (insieme a Irlanda, Portogallo e ovviamente Grecia) e con gli "indignados" traditi in piazza.
Non una grande eredità.
Obama rischia di fare peggio.
Partito con piani riformatori ambiziosi, primo quello della riforma sanitaria, si ritrova che è uscito si dall'Iraq ( non del tutto), ma è bello impantanato in Afghanistan dove non si sa che fare. La guerra coi talebani non si vince, la democrazia in quel paese significa corruzione, gli alleati pakistani sono quelli che davano rifugio a Bin Laden. Ma soprattutto l'economia NON si riprende, nonostante la montagna di dollari buttata per le strade : dollaro ai minimi con l'euro per favorire l'export, costo del denaro zero, sostegno massiccio alle banche per evitare un nuovo caso Lehman (è questo il capitalismo ? comodo così).
Per ottenere di innalzare il tetto del deficit pubblico ha dovuto piegare sé e il suo partito alle dure condizioni dei repubblicani, induriti dalla intransigenza della bellicosa minoranza del Tea PArty e dire che il suo elettorato è deluso è un pallido eufemismo.
Se le elezioni ci fossero oggi e non tra un anno Obama perderebbe, nonostante l'uccisione di Bin LAden (a Bush Senior non bastò aver vinto la prima guerra contro Saddam, "Desert storm", gli americani guardano alla tasca quando votano, non all'"impero").
La domanda, alla fine di questa digressione, è : perché i leader illuminati di sinistra falliscono ? Giustamente si dirà che accade anche a quelli di destra e segnatamente a Berlusconi.
Ecco, tra questi tre leader un tratto comune c'è ed è l'evocazione di un mondo migliore, il prodigarsi in promesse al di là della loro realizzabilità.
Sono in buona fede ? Magari in parte si.
Finché non si governa non si sa quanto è difficile.
La mia sensazione, che ovviamente è opinabile. è che però mantenere OGGI le promesse all'elettorato di sinistra sia ancora più difficile . Perché il mondo è cambiato e non in meglio. L'economia globalizzata ci costringe ad una concorrenza con sistemi completamente diversi da quelli del sistema occidentale e sicuramente è più facile perseguire volumi di crescita elevati con un costo del lavoro dieci volte inferiore sia per salari che per tutele contrattuali. E competere con gente che non ha ferie, che ha orari di lavoro superiori a più bassa retribuzione, che pur di vincere abbattono i margini di guadagno a livelli insopportabili per la NOSTRA aspettativa di vita ma NON per la loro ....è drammatico.
E quindi dobbiamo inventarci cose NUOVE, campi nuovi, per tornare produttivi e crescere.
Il welfare, così come lo abbiamo conosciuto negli ultimi 30 anni, non è più sostenibile e l'egoismo conservatore di chi ha goduto di quel periodo è tra gli ostacoli nemmeno tanto occulti a cambiamenti che favoriscano le nuove generazioni.
Così come continuare a fare gli sceriffi del mondo non si può più, come Libia e Siria stanno li a dimostrare. In Libia, senza gli americani che sono gli unici a fare sul serio, siamo li a bombardare da 4 mesi e se Gheddafi non molla o se, con un po' di fortuna, non lo facciamo fuori, finiscono le scorte di bombe e quello sta  ancora  la a fare il dittatore. In Siria, inutile stare a parlare : 1.600 morti, dimostrazioni soffocate coi carri armati....Molto vociare, molto ammonire, ma fatti nessuno e non ce ne saranno : i siriani se la devono cavare da sé (gli iraniani del resto ci riuscirono con lo scià...chissà).
Insomma bambole, non c'è una lira.....e se non c'è nel mondo....inutile stare tanto a baccagliare con Berlusconi e con l'"evasione" ( facciamo pagare gli evasori et voilà risolto il problema del deficit e del welfare).
E' proprio un modello di società che non funziona più. Tocca pensarne una nuova, essere "creativi". In fondo ci riescono i giudici con l'interpretazione delle leggi, perché non potremmo esserlo noi anche in campo sociale?
Al di là delle battute, restano i fatti : Zapatero e Obama hanno fallito. Colpa degli uomini o delle promesse irrealizzabili ?
Questa è la domanda.

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