Ieri accennavo al rincorrersi di analisi economiche tra le più disparate, spesso piegate all'interesse politico del commentatore.
Facendo una media ponderata, la tesi prevalente è che tocca scordarsi il benessere "facile" e diffuso (esteso quindi anche a coloro che facevano poco o nulla per guadagnarselo) perché non c'è più modo di finanziarlo.
Cerco di fare un esempio impopolare ma tutto sommato non urticante perché non tocca questa o quella corporazione. A Roma ci sono tanti manifesti targati Polverini che informa che per i parchi giochi dei bambini sono stati stanziati 4 milioni di euro.
Bello no ? Ora la Regione Lazio è tra le Pubbliche amministrazioni che paga con più ritardo le fatture delle imprese che lavorano per gli appalti pubblici, praticamente strozzandole.
Io sarei molto contento se la regione in cui vivo fosse così efficiente e prospera da poter destinare risorse ai parchi dei bambini, mi pare ovvio. Ma appunto DEVE essere efficiente e prospera. Così NON è.
Facciamo un esempio sciocco. Il vostro vicino di casa vi ha commissionato un lavoro di ristrutturazione del bagno...una perdita d'acqua con possibilità di danni anche a terzi quindi improcrastinabile. Vi chiede quindi il favore di intervenire subito anche se al momento non può pagarvi, lo farà entro l'anno. Voi, anche per buon rapporto di vicinato, accettate.
Ad agosto vedete le finestre del vicino serrate. Vi informate dal portiere che subito vi sa dire che il vostro debitore è partito con la famiglia per 15 gironi a Formentera... V'incazzate ?
Ora , le ferie sono giuste, concederle a sé e alla propria famiglia prezioso. Ma devo poterlo fare, se no rimando all'anno prossimo, o faccio il pendolare a Ostia. Insomma non vado a Formentera coi soldi del mio vicino idraulico.
La "diligenza del buon padre di famiglia" è l'espressione usata nei codici giuridici, ed è quella che negli ultimi 30 anni si è persa completamente.
Il muro sarà pure crollato, ma la pretesa marxiana di avere secondo i propri bisogni (consumistici , non naturali, è bene evidenziarlo) a prescindere dai meriti - ma a questo punto anche delle possibilità - è rimasta diffusissima.
E quindi ( gli esempi sono meramente casuali e se ne potrebbero fare CENTINAIA) gli attori occupano il teatro Valle per i pochi soldi pubblici alla cultura, gli insegnanti fomentano i genitori a sostenere la loro protesta per una scuola dove mancano gessi e carta ( e ci sta) ma anche computer e lavagna elettronica e già non ci sta più, sempre per il solito discorso : cose bellissime ma avendoci le risorse, se no tocca stringersi all'essenziale.
Così farebbe un buon padre di famiglia.
Così farebbe un buono Stato.
Ma una buona famiglia si regge grazie all'educazione corretta dei figli.
E noi italiani siamo molto arroganti e viziati. Colpa del cattivo padre? Sicuramente ci ha educato male e non dà il buon esempio. Ma questo non toglie che noi siamo pessimamente educati.
Nessun commento:
Posta un commento