1994 DISCESA IN CAMPO |
1) L' imprenditore di successo che si opponeva ai mestieranti della politica. .Lo aveva già fatto la Lega ma rivolgendosi alle sole regioni del nord. Il Cartello di Forza Italia, creata in pochi mesi, aveva respiro nazionale.
2) Il propugnatore della "rivoluzione liberale" : meno Stato, spazio alla libera impresa, più sviluppo , meno tasse. Non è che gli altri dicano cose poi tanto diverse (solo la sinistra radicale coerentemente continua a predicare una dottrina collettivista, stato- centralistica, propria di un socialismo reale pure sconfitto storicamente). Però nel 1994 Berlusconi era CREDIBILE.
3) L'argine alla sinistra. Demoliti i partiti storici (tranne gli eredi del PCI, che dopo il 1989, la caduta del muro di Berlino e la DISSOLUZIONE dell'URSS , bel momento della mia vita ma soprattutto di liberazione per decine e decine di milioni di persone , si erano dati una ristrutturazione esteriore fondando il PDS e prendendo come simbolo la Quercia ) della prima repubblica a colpi di procedimenti giudiziari (la valenza politica di Mani Puliti è oggi tranquillamente ammessa dal suo capo, l'allora Procuratore di Milano Saverio Borrelli) , decapitati DC PSI e i partiti alleati PLI e PSDI. la gioiosa "macchina da guerra" guidata da Occhetto sembrava non dovesse avere ostacoli. Invece Berlusconi "scese in campo" , diede uno scheletro di casa a tutti quegli italiani che non ne vogliono sapere di essere governati dalla sinistra. Vinse le elezioni del 1994, costruì un centro destra comunque forte, col quale fare i conti anche quando il centro sinistra, reclutando il bardo democristiano più furbo del tempo, Romano Prodi, vinse, di poco, nel 1996 e , di un soffio, nel 2006 (vittoria talmente risicata che il governo resse a stento 2 anni, nel 2008 si tornò alle elezioni e Berlusconi stravinse).
Dopo quasi 18 anni ( Berlusconi è nei libri di storia, nel bene o nel male c'è) il "nostro" ha sicuramente deluso l'aspetto più innovativo, quello del punto 2) . La rivoluzione liberale NON c'è stata, nonostante maggioranze parlamentari che NESSUNO nell'Italia repubblicana ha avuto. Colpa delle alleanze ? Sicuramente, ma MAI una volta che Berlusconi abbia "punito" gli alleati infedeli dimettendosi e facendo cadere un governo ricattato al suo interno. Colpa delle opposizioni e dei sindacati ? Si anche ma meno. Meno perché chi governa deve sì cercare il confronto ma poi deve DECIDERE, e se l'opposizione, che si chiama così per questo, non collabora ma anzi contrasta, ebbé fa il suo mestiere ! I sindacati ? Sarkozy in Francia si è sorbito 3 mesi 3 di scioperi contro la riforma delle pensioni. Ma aveva i numeri in parlamento e la riforma è stata approvata e ora è vigente. Senza voler scomodare la Thatcher e la sua rivoluzione liberista negli anni 80, con il braccio di ferro, vinto, contro l'importante e potente corporazione dei lavoratori del carbone. Berlusconi questa forza e questo coraggio non li ha avuti, preferendo ricostituire il consociativismo dell'età nera della prima repubblica. Doveva lottare contro gli sprechi, diminuire la spesa pubblica, abbassare le tasse. Sappiamo com'è andata.
Sicuramente è stato efficace nel terzo punto, ma i sondaggi dicono che anche da questo punto di vista il suo appeal è scaduto. Anche perché dopo 18 anni (se si arrivasse al 2013, termine naturale di scadenza della legislatura, procure permettendo, sarebbero 19 ) certo non si può definire più una novità, né un anti politico (anzi, si è molto omologato a quelli da lui detestati, i politici professionisti) e anche anagraficamente (oggi 75 anni, nel 2013 ne avrebbe 77 ) non sarebbe una cosa anomala il suo famoso passo indietro.
Di qui il tramonto inarrestabile da cui siamo partiti e che fa parte delle cose umane, che comunque hanno una fine.
Però se Berlusconi ha fatto il suo tempo, cosa dire di coloro che vogliono succedergli ?
MATTEO RENZI |
D'Alema lo fischiano ormai anche alle feste del PD, e ha 62 anni, Di Pietro è li dal lancio della toga, nel 1994, e ne ha 61, Bersani e Bindi, che stanno in parlamento per deroga allo statuto del partito (non più di tre legislature, la Bindi è alla SESTA) , ne hanno 60. Vendola, il "pischello, ne ha 58. Certo parliamo di persone mica decrepite, ma nemmeno giovani rampanti. Guardiamo ora il panorama occidentale . Obama ha oggi 50 anni, è stato eletto che ne aveva 47 (e come presidente della nazione più potente del mondo ) , Zapatero è a fine carriera , non si ricandiderà, comunque quando divenne premier aveva 44 anni, Sarkozy divenuto presidente della Francia a 53, Cameron premier inglese a 44. La Merkel , che è la più anziana, è al secondo mandato, e quindi divenne cancelliere che aveva 51 anni. Visto che Renzi , intelligente e provocatorio sindaco di Firenze del PD, in uggia a tutto il vertice del partito, non potrà mai essere il candidato premier ( avrebbe 37,38 anni !) e dubito che sarà veramente Alfano il leader del centro destra quando sarà ( lui ne avrebbe 42,43), a disputarsi il governo del paese sarebbero i soliti noti , nessuno sotto i 60 anni.
Insomma, non esattamente "il nuovo che avanza".
Nessun commento:
Posta un commento