mercoledì 14 settembre 2011

CONFIDARSI ? SFOGARSI ? COSA DA DONNE

Proseguono le illuminanti ricerche americane sulla sfera emotiva umana.
Repubblica ne pubblica una del Missouri che ci spiega una cosa che proprio inedita non la definirei : gli uomini ritengono il confidarsi , e lo sfogarsi direi ancor di più, una perdita di tempo, mentre per le donne questa cosa è di per sé utile...le fa stare meglio.
Ma tu guarda sti americani che ti vanno a studiare ! Lo sapevate già ? E che c'entra, mica siete scienziati voi. Adesso, nel dire questa cosa potete sfoggiare anche il riscontro scientifico !
Già che ci sono , vengono anche impartiti alcuni suggerimenti finalizzati a ridurre la distanza uomo donna nella fattispecie, e già questo mi intriga di più. Come si fa ? Dunque, per i maschietti si tratta, fin da piccoli, di essere esortati dai genitori a "condividere" i propri stati d'animo , i propri momenti di crisi, in modo da poterli soccorrere prontamente ....vabbè non proseguo per carità di patria. Più interessante l'intervento sulle femminucce :che dovrebbero imparare che per far fronte ai problemi non basta solo parlarne, ma conta di più guardarsi dentro e sapersela cavare anche da sole"
Vasto programma , avrebbe detto il buon De GAulle però uno intanto lo suggerisce, poi magari accade pure....
Ma leggiamo la notizia :


 "Confidarsi con qualcuno: questo sì che è da pazzi....", scriveva Luigi Pirandello. Il Nobel fotografava così un tipico pensiero degli uomini, valido allora come oggi, che spiega già da solo come mai le donne non sappiano tenere per sè problemi, ansie e dispiaceri, mentre gli uomini si tengono tutto dentro. Ad analizzare le differenze è stato uno studio condotto presso l'Università del Missouri su oltre 2mila bambini e adolescenti. Ne è emerso che la differenza nella capacità di confidarsi inizia sin da piccoli e non è legata affatto, come si potrebbe pensare, alla maggior riservatezza maschile nella condivisione dei propri sentimenti. La questione è molto più pratica: per gli uomini si tratta semplicemente di una perdita di tempo. 
"Lo studio" commenta Luigi Janiri, professore associato di psichiatria presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma "fotografa perfettamente la differenza di genere che esiste prima di tutto a livello genetico e biologico. Nella donna, infatti, prevale il cervello emotivo, ovvero l'emisfero destro e il lobo limbico e ciò determina una differenza precisa nell'elaborazione e anche nell'espressione delle emozioni". 

Perciò, mentre per le ragazze confidarsi con un'amica significa sfogarsi e sentirsi meglio, per i maschi non vi è alcuna ragione valida per dire a qualcun altro ciò che si prova. Ed ecco che crescendo si sviluppa la tipica riluttanza maschile ad esprimere i propri sentimenti persino alla partner.  

"Per anni la maggior parte degli psicologi ha insistito sulla necessità che i maschi imparassero ad esprimere sensazioni e stati d'animo, superando l'imbarazzo e il timore di apparire deboli", spiega la dottoressa Amanda Rose che ha svolto quattro studi sul tema. "Ma quando abbiamo chiesto ai ragazzi come si sentivano dopo aver parlato dei propri problemi, non hanno espresso più angoscia o disagio rispetto alle ragazze. Semplicemente i ragazzi hanno spiegato che non vedono alcuna utilità nel perdere del tempo a parlare dei propri sentimenti" conclude Rose. 



Ve lo ricordate quel libretto di successo di qualche anno fa ? Gli uomini vengono da MArte e Le donne  da Venere. Leggevate quello e vi mettevate all'avanguardia senza aspettare il Missouri....


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