Sui giornali si parla della Libia, perché siamo, si pensa, alla fine e quindi vogliamo che fine fa il dittatore ( e magari a chi spettano le spoglie). E ci sta.
Ma in Siria è tutto finito? Pacificata?
Pare di no. Però non se ne parla più.
E NON ci sta.
Ecco le ultime notizie dall'ONU (che almeno quelle le danno).
L'Onu: 2600 vittime della rivolta in Siria
ma per il consigliere di Assad sono 700
ma per il consigliere di Assad sono 700
Sono queste le stime delle Nazioni Unite sui morti nella repressione da marzo di quest'anno. L'ultimo bilancio era di 2.200. L'entourage del presidente siriano: plossibili elezioni entro la fine dell'anno
GINEVRA - E' salito ad "almeno 2.600" il numero di persone uccise in Siria secondo l'ultimo bilancio delle Nazioni Unite. "Stando a fonti attendibili sul posto, il numero delle persone uccise dallo scoppio delle proteste a metà marzo ha ora raggiunto i 2.600", ha detto oggi a Ginevra l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani Navi Pillay.Il precedente bilancio dell'Onu era di 2.200 persone uccise dallo scoppio delle proteste contro il regime violentemente represse dalle forze di sicurezza.
Di diverso avviso i rappresentati del regime siriano. Il numero dei civili morti in Siria durante le proteste ammonta a circa 700, e non a 10 mila come sostengono le organizzazioni internazionali, ha detto la consigliera presidenziale siriana Buthaina Shaaban in una conferenza stampa a Mosca per illustrare la situazione nel suo paese. Shaaban ha inoltre riferito che nei "disordini" sono morti circa 600 tra militari e poliziotti. La Shaaban ha poi aggiunto che la Siria potrebbe tenere elezioni legislative alla fine di quest'anno o all'inizio del 2012.
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