Lo dicevano in tanti...non certo la maggioranza, però lo dicevano. Occhio alla primavera araba....dietro non c'è necessariamente la DEMOCRAZIA come ce la immaginiamo noi occidentali.
Le autocrazie di Tunisia ed Egitto, così come la monarchia moderata del Marocco, tenevano a bada tra l'altro la parte più fondamentalista dei loro popoli. Questo sicuramente NON è democratico. Ma anche uno Stato religioso, NON laico, è poco democratico secondo i nostri valori.
Certo nelle piazze ci andavano i giovani, e loro si riempivano gli occhi e la bocca con le parole "libertà, uguaglianza, progresso". E sicuramente erano e sono in buona fede.
Quanti sono? E si perché poi in democrazia i voti si CONTANO, non si PESANO. E se i giovani laicisti, democratici e moderni alla fine sono meno dei fratelli mussulmani , ebbé signori...questo è.
Così in Tunisia il partito islamista denominato ENNAHDA ha vinto nettamente le elezioni con oltre il 35% dei voti. Considerato che si erano presentati un centinaio di partiti e non so quante liste, un risultato clamoroso per la sua compattezza.
Il suo leader, Rachid Ghannouchi sparge parole di miele, rassicura tutti, si atteggia a moderato.
Però intanto ha due mogli...e questo di per sé è poco occidentale, ma non ne fa un caso personale, sostiene proprio la poligamia come istituto giuridico propriamente islamico. E anche sull'apostasia (l'abbandono del proprio credo religioso, per un altro o per nessuna fede) ha atteggiamenti assai severi.
E i diritti umani? Quali, quelli dell'ONU? Sono infedeli, che vuoi che contino.
Delusi da questa prima tornata elettorale, i nostri giornali progressisti (i soliti : Repubblica, Fatto, Manifesto, Unità) per consolarsi hanno bollato i vincitori come "forze reazionarie".
Che in occidente ha un senso, da quelle parti NESSUNO. Specie appunto per partiti che fanno della religione lo spirito guida.
Certo ci sono tanti voti presi anche dai partiti laici....ma , questo si che è molto occidentale, sparsi in vari gruppi e formazioni. Un'ottima opposizione...finché gliela faranno fare.
Che poi la cosa buffa è che in Italia, quelli che si rifanno ai principi dei Fratelli Mussulmani, non sono più considerati reazionari e vengono tutti accolti nella grande casa della sinistra, nelle liste di SEL.
Vedremo che Costituzione partoriranno, ma scommettiamo che per le donne al di là del mare le cose non cambieranno in meglio rispetto al passato?
Con l'augurio sincero di sbagliare.
Spostandoci in Egitto...e anche lì....Già in piazza Tarhir l'atmosfera è cambiata, perché ora che non c'è più il Faraone da buttare giù, il nemico comune che unisce. E si scopre che le divisioni tra i rottamatori del regime sono GRANDI. Anche qui, gli illuminati, i progressisti, quelli che guardano alle libertà dell'occidente, non sono la maggioranza. Al Cairo, città monstre con 8 milioni di abitanti, forse le persone colte, più aperte, moderate, sono anche la maggioranza. Anzi, diamolo senz'altro come dato certo. Ma in Egitto sono 80 milioni, e sulle rive del Nilo, nelle regioni desertiche, l'occidente non sanno nemmeno che è. Il che non è un male, per carità. Però se per noi la laicità dello stato è un valore primario, per LORO non lo è. E l'Islam più ortodosso, a sentire sempre i Fratelli Mussulmani, non ha quei tratti moderati che tanto ci piacciono. Anche qui, chi rischia di rimetterci di più, sono ancora le donne.
A questo aggiungiamoci, tra il nuovo Egitto che si delinea e la Turchia non più laica di Erdogan, la bruttissima aria che tira per la pace e per Israele.
Chiudiamo coi neo liberati dal dittatore Gheddafi: i libici. Non sto a biasimare l'esecuzione di Gheddafi. Per un dittatore che sulla coscienza ha migliaia di vittime non c'è di che stupirsi. Certo fa impressione la diretta della ferocia umana. La vigliaccheria dell'accanimento contro il nemico vinto, inerme. Ma noi italiani ne sappiamo ben qualcosa, visto che Piazzale Loreto è "cosa nostra".
No quello che più mi colpisce è il "sangue dei vinti" che scorre copioso come sempre, senza che la Nato e l'ONU abbiano nulla da dire, dopo aver votato un intervento volto a "difendere i civili" (ma vaffa...potevate dire che avevate deciso che era ora di farla finita con Gheddafi , senza ipocrisie).
Anche qui il sangue è quello dei vinti e INERMI.
E si perché laddove invece ci sono ancora sacche di resistenza in Tripolitania, specie nella zona attorno a Sirte...ebbé il Consiglio nazionale di Transizione - il loro CLN - ha chiesto alla Nato di rimanere un altro po'....
Evidentemente da soli proprio non ce la fanno. Le rivoluzioni di popolo sono belle, aiutate è meglio.
Dove non vengono aiutate, e allora siamo in Siria. ASSAD resiste. Di morti ne ha fatti 10 volte più di quelli attribuiti a Gheddafi PRIMA dell'intervento Nato, senza contare le denunce di Amnesty e altri organi di osservazione internazionale di oppressioni e torture agli oppositori. Però lì non accade nulla. Russia e Cina votano niet, e l'Europa e gli USA protestano ma stanno fermi. Che altro potrebbero fare con un dittatore che ha ancora amici potenti?
Quasi quasi, visto l'andazzo autunnale della primavera, finisce che è un bene...
Ma che tristezza...
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