mercoledì 5 ottobre 2011

LA BOCCASSINI CHE NON T'ASPETTI

ILDA BOCCASSINI
Mentre si torna a discutere della disciplina della materia delle intercettazioni, quelli della Federazione della Stampa (quelli che non hanno fiatato quando al Corriere fu impedito di essere in edicola, unico dei giornali principali della nazione, in occasione dello sciopero della CGIL) tornano a sfilare col bavaglio in bocca, controcorrente, in modo inaspettato e clamoroso, da chi ti viene l'attacco all'abuso che si vuole eliminare? Ilda Boccassini!!! Che non si sa quante ne ha chieste per il caso Ruby per incastrare Berlusconi...
Però, se dobbiamo dare retta a Luca Sofri e al suo bel libro, "un grande paese", le cose giuste vanno registrate e apprezzate a prescindere dalla fonte...
Francamente, di quanto scritto questa è una delle poche parti che NON condivido però prendiamola per buona.
Quindi cosa dice la Boccassini?
In un incontro a Pavia interrogata sul tema la PM anti caimano ha risposto:
"le intercettazioni telefoniche sono uno strumento importante per la ricerca delle prove" e fin qui...nulla di nuovo, se non la condivisibile distinzione tra "prova" e "mezzo per la RICERCA" della stessa. L'intercettazione è la seconda cosa.
Ma poi l'esternazione di Ilda la rossa prende la piega sorprendente che dicevamo:
" c'è stato un cattivo uso delle intercettazioni da parte della magistratura , ovvero da parte degli uffici del pubblico ministero a livello nazionale".
E qui dovete fare pausa....e rileggere. E si perché bisogna anche concedersi attimi di sospensione quando ci appaiono cose, non importa se per strada, in tv, leggendo, che sono così INAUDITE.
Insomma io me la immagino così il Soviet supremo quando Kruscev prese la parola e iniziò a denunciare lo stalinismo, o Gorbaciov pronunciò per la la prima volta il suo programma fatto di Glasnost (trasparenza) e Perestroika (credo riforma...).  BASITO...Ok, esagero. Però i paradossi aiutano a rendere l'idea.
E torniamo a Ilda:
"anche io, da cittadina, leggendo sul giornale delle cose che non dovrei leggere ,m'indigno"
E qui scatta la OLA.
La chiosa strappa la commozione:
" nella conflittualità che c'è oggi nel nostro paese, la conversazioni captate diventano uno strumento di lotta politica. Ma fin quando la conflittualità sarà così alta, non sarà possibile la serena autocritica di entrambe le parti". 
Se qualcuno di noi incrociasse un amico che legge che so, non il Fatto, che diventerebbe una cavalleria rusticana, ma Repubblica, e dicesse queste cose, sarebbe tacciato di mero, strumentale, berlusconismo.
Le ha dette la Boccassini. A noi verrebbe da ricordare che per un processo come quello di Ruby, quindi non roba di traffico internazionale di droga, non di mafia, di terrorismo, la procura di Milano, guidata da lei, ha depositato 389 pagine di intercettazioni e poi un supplemento di altre 227...
Insomma il pulpito non è proprio di quelli che sembrino legittimi, così, a colpo d'occhio.
Ma diamo retta a Luca Sofri.
Le cose che dice, specie in questi giorni in cui si lotterà al coltello per cercare di disciplinare questa materia, sono GIUSTE, e provenendo da LEI, più incisive.
E per oggi questo ci basti.

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