lunedì 31 ottobre 2011

UN NUOVO NEMICO PER LA SINISTRA, MENO COMODO DI BERLUSCONI: L'EUROPA!

TAFAZZI 
Il tafazzismo, la sindrome per la quale provi uno strano godimento a darti martellate sui santissimi, è un male pare diffuso ma a sinistra è proprio una tradizione religiosa.
Ne accennava Polito commentando l'inasprimento del duello tra Renzi e Bersani. Ancora prima se n'era occupato il Corsera che aveva individuato ben 17 correnti all'interno del PD, roba che nemmeno la DC dei tempi ricchi e belli arrivava ad un simile frazionamento interno.
A 17 non ci arrivo...però molte a mente le conosco anche io : i Bersaniani, i Dalemiani, i giovani Turchi (come Fassina, astro nascente per idiozia radicale) i Veltroniani, i Prodiani, i Bindiani, i Lettiani, i reduci della Margherita con in testa Fioroni, i Franceschiniani, i Renziani, i giovani nostalgici dello spirito fondativo del PD come Civati (ex Renzi) e Serracchiani ( pupilla di Veltroni e di Franceschini, già invecchiata...). Poi ci sono molti personaggi di rilievo che agiscono un po' da free lance...tipo Fassino, Chiamparino, Bettini, Follini....
Com'è possibile che gli eredi del centralismo democratico si siano ridotti così?
E questo in un partito che nei sondaggi viene dato attorno al 26-27% (nel 2008, pur perdendo, Veltroni arrivò al 33),  pensa se qualche pezzo si staccasse...
Mai visto un segretario eletto più debole di Bersani (Franceschini era stato nominato pro tempore...). Assediato all'esterno dalla sinistra radicale, dai movimenti, dall'anti berlusconismo e dai manettari di Di Pietro, dal sindacato veramente preistorico della Camusso e della Fiom...
Bersani dice che le idee di Renzi gli suonano stile anni 80.....e che ne pensa degli slogan della CGIL che non si sono mai rinnovati  da quelli  anni 70???
Tutto questo inevitabilmente ha delle conseguenze, al momento in cui si deve passare dal semplice e comodo anti berlusconismo a quello delle PROPOSTE. Non che non ve ne siano...Bersani si arrabbia tanto quando glielo contestano, ma sono , come dire, un po' slegate....E così quando arriva la maledetta letterina della BCE il 4 agosto, quella firmata da Trichet e Draghi, Letta la condivide....Fassina no - e da allora non hanno smesso di litigare - mente gli altri nicchiano.....Ma proprio l'anti berlusconismo ha subito da allora un colpo virulento.
E si perché era vero che la bacchettata era al governo, ma le ricette suggerite (pretese) NULLA hanno a che fare con quelle della sinistra, specie quella radicale, presente in forze non solo in SEL ma anche all'interno del PD. DI Pietro non saprei....credo che l'IDV abbia come elemento identitario i forconi populisti e l'odio per Berlusconi. Politica economica non credo ne facciano da quelle parti, ma in genere i partiti populisti non se ne preoccupano troppo : l'acqua è di tutti, i servizi pubblici sono gratis, il lavoro, la casa, la salute...tutto è un diritto...Doveri? What's?
Comunque il problema è chiaro. Adesso che è l'EUROPA a dettare l'agenda, esattamente come per la Grecia, l'anti berlusconismo è spuntato, perché l'obiezione di tutte le persone di buon senso, anche quelle che hanno ormai a nausea l'attuale governo, è in che modo QUESTA opposizione potrebbe mai fare ciò che Berlusconi non fa. Perché lui NON ci riesce, e ok, ma la sinistra proprio NON vorrebbe quel tipo di politica economica, con i cambiamenti sociali che comporterebbe!!!
Quali sono gli UNICI argomenti condivisi dalla futura alleanza elettorale (PD, IDV e SEL )? Patrimoniale, lotta all'evasione fiscale. Stop. Su tutto il resto, o non se ne parla o si è proprio contrari alle riforme richieste dall'Europa! Che parla di un risanamento da 100 miliardi in 3 anni!!!! Tagli alla spesa pubblica (e non maggiori o nuove tasse per finanziarla!), liberalizzazioni, PRIVATIZZAZIONI ( quindi, come dice Renzi, via le municipalizzate, via lo stato dalla Rai, da Finmeccanica....il contrario di Vendola e soci), innalzamento dell'età PENSIONABILE, riforma del sistema previdenziale, riduzione del pubblico impiego (capirai, i loro elettori!). Insomma una riforma del Welfare che non si limita purtroppo alla sola eliminazione degli sprechi, che già sarebbe una gran cosa, sia economica che etica, ma anche ad un dimagrimento del sistema di tutele così come lo abbiamo conosciuto.
Ma visto che questo sistema  non è che funzioni troppo bene, visto le numerose storture e ingiustizie che alimenta al suo interno (anche a favore degli evasori per esempio!), correggerlo mi sembra una buona cosa.
Da soli non ci riusciamo, forse lo faremo costretti.
Come scrivono tanti osservatori indipendenti, il nemico è cambiato per la sinistra.
Non è più il comodo Caimano.
Ora viene da fuori, e costringe a rivedere la propria road map politica: l'europeismo può essere ancora un ideale di sinistra?

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