Alla vigilia delle dimissioni di Berlusconi, lessi, in una cronaca giornalistica, dell' incontro tra Alfano e Von Rumpey, l'attuale presidente del consiglio dei governi d'Europa. Alfano, affabile ed educato, disse che il PDL stava valutando con serietà e serenità l'opzione migliore per il paese: elezioni a breve o fiducia a Monti. Rumpey avrebbe risposto gelido: "non ci saranno elezioni se non volete essere abbandonati ai mercati". Alfano rimase di sasso. MA di questa cosa, francamente inammissibile se fosse vera, avevo dubitato. Nessuno gli dava peso, nessuno la riprendeva, s'indignava....E invece uno l'ha fatto, ma non è stato un italiano. E' stato un inglese, Nigel Farage, che al parlamento europeo ha attaccato l'attuale germanizzazione europea e ha concluso, rivolto a Von Rumepy: "Lei, un uomo non eletto, è andato in Italia a dire: "non è il momento di votare, è il momento di agire". Cosa, in nome di Dio, le dà il diritto di dire al popolo italiano cosa fare?" Non c'è nessun italiano a Bruxelles?
Prima di mostrarvi il video voglio precisare che io poi non ne faccio nemmeno tanto una questione di sostanza, sulla quale la discussione è aperta, ampia e difficile. Ma di FORMA, che in certi casi però non è rinunciabile!. C'è qualcosa di SERIO che non va in un'Europa così.
Se dobbiamo restare uniti è perché lo VOGLIAMO, non perché DOBBIAMO.
Buona Visione
http://www.youtube.com/watch?v=v-vgp0g42xI
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