venerdì 13 gennaio 2012

MENO MALE CHE C'è COSENTINO: I PARLAMENTARI ESCONO PER UN GIORNO DALLA IBERNAZIONE

COSENTINO SORRIDE 
A proposito della notizia della negazione della richiesta di autorizzazione dell'arresto dell'Onorevole  Cosentino, un nuovo lettore del Camerlengo mi ha scritto :

"Non so quasi nulla di Legge e quindi baso le mie considerazioni su quel poco di buon senso che è una delle pochissime cose utili che l’età avanzata ti regala.
Non so, quindi, se esistano casi e circostanze che giustifichino il fatto che un uomo sia privato della libertà prima di aver avuto un regolare processo ed eventuale condanna definitiva. A spanne sarei per dire che la cosa non mi piace. Sembra, invece, che la legge italiana preveda queste circostanze. Non so se sia giusto o sbagliato, ma so che se questa è la legge vigente deve essere applicata. Infatti, il cittadino comune che si ritrovasse nella fattispecie, va in galera.
La Costituzione italiana, giustamente a mio avviso, all’articolo 68 prevede: “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni”. Per i voti espressi e per le loro opinioni, quindi, “nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene….”
Ma che c’entrano con “i voti espressi e le sue opinioni” gli atti dei quali è accusato da ben tre collegi di magistrati e per i quali è stato richiesto il suo arresto e per i quali stessi atti altri cittadini comuni sono già in carcere?
Quanto è avvenuto ieri in parlamento, è un altro degli eventi per i quali mi vergogno di essere italiano. Ma ormai comincio ad abituarmi alla vergogna. Che tristezza!!!"

Ora, il commento, scritto bene (il che un po' mi sorprende lo ammetto...) era partito con bella umiltà per finire un po' in caciara retorica ("mi vergogno di essere italiano", mi si consentirà, è diventato più banale e trito del tardo adolescenziale "sono una persona solare"...)
Vediamo meglio.
La premessa che non vorrei fosse dimenticata è che a me di Cosentino importa NULLA.
Proprio ZERO.
Quindi quanto appresso dirò vale in GENERALE.
Partiamo dalla Legge.
I principi costituzionali definiscono la libertà individuale inviolabile, quindi limitabile solo nei casi espressamente previsti dalla legge, con tutte le garanzie e tutele pure previste.
Sempre costituzionali sono i diritti di PRESUNZIONE di INNOCENZA e di GIUSTO PROCESSO.
Conseguenza naturale di quanto sopra è che la custodia cautelare o carcere preventivo che dir si voglia siano strumenti del tutto ECCEZIONALI, cui ricorrere solo in caso di reati gravi ( da cui dedurre la pericolosità della persona indagata ), e quando concorrano il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Questi PERICOLI devono essere REALI!!!! Non meramente potenziali, altrimenti  quella che è prevista come una misura assolutamente ECCEZIONALE (visto che ALTRI sono i principi costituzionali del nostro ordinamento) diventa REGOLA.
E' quello che purtroppo nel nostro paese è poi avvenuto. E infatti noi ci ritroviamo che più di  un terzo della popolazione carceraria sta in galera senza una condanna (che, per stare lì, ricordo deve essere DEFINITIVA). Biasimi internazionali per questa cosetta ne abbiamo a ripetizione ma chissene....
A suo tempo, sempre la nostra strombazzata Costituzione (sono certo che chi mi scrive, che conosco bene di persona,  sia un fan del presidente Napolitano, e prima di Ciampi, spero non anche di Scalfaro perché veramente dovrei oppormi dicendo che alla tolleranza c'è un limite!!!) prevedeva un articolo 68 diverso da quello che viene oggi ricordato.
In precedenza recitava:
"Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a procedimento penale; né può essere arrestato, o altrimenti privato della libertà personale, o sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, salvo che sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è obbligatorio il mandato o l'ordine di cattura.
Eguale autorizzazione è richiesta per trarre in arresto o mantenere in detenzione un membro del Parlamento in esecuzione di una sentenza anche irrevocabile». 
Nel 1993, sull'onda populista e forcaiola che accompagnava gli "eroi" di "Mani Pulite", questa parte venne abolita, e i politici consegnarono le chiavi del paese ai magistrati. 
PERCHE' A QUESTO SERVIVA QUELLA PREVISIONE!! Ad evitare quello che si è visto DOPO.
L'uso politico della giustizia, con l'alterazione dell'equilibrio dei tre poteri cardine delle democrazie moderne: Legislativo, Esecutivo, Giudiziario. 
E' stata conservata la parte citata dal lettore, e a quella si aggrappano i parlamentari per cercare di fare argine alla smania manettara e pubblicitaria di certi giudici.
I cittadini normali non ne possono fruire? Vero. Ma un parlamentare NON è un cittadino normale, e , almeno in teoria, NON solo per i privilegi ( che ha ) ma anche per la RESPONSABILITA' e per l'INVESTIMENTO popolare che gli viene dal voto.
Non sfuggirà ai più attenti che alla fine della giostra , quando si vota su queste cose in Parlamento, la giustizia conta molto poco. La lotta è politica. BASSA politica, come gli stracci (anche insulti e quasi cazzotti) volati tra quelli della Lega sta a dimostrare.
Gli unici in genere coerenti (mi sembra che per Papa votarono diversamente, ma proprio per DENUNCIA GARANTISTA. Un po' cervellotico come sistema ma quello fu: il carcere preventivo è diventata pessima consuetudine dei giudici e la politica se ne sbatte perché ha uno scudo indebolito ma presente, togliamoglielo e vediamo come reagisce...una cosa così credo fosse) nel proporsi   garantisti sono i RADICALI.
E infatti gli insulti ogni volta nei loro confronti fioccano.
Ultima cosa.
Cosentino mi pare sia imputato di associazione e favoreggiamento del clan camorrista dei casalesi, ma i reati attribuitigli riguardano la sfera degli AFFARI, e non fatti di sangue. 
Specifico questo perché , personalmente, SOLO in questi casi ritengo giustificata la custodia cautelare: persone che si ritiene, sulla base di gravi circostanziati elementi ( e quindi le parole di un "pentito" da sole NO) che si intendono sottoporre al vaglio del processo, colpevoli di omicidio o comunque di reati di violenza contro le persone e che potrebbero , restando liberi, commetterne ALTRI. Al di fuori di questi casi, NON sacrificherei MAI il principio di presunzione d'innocenza.
Scappa? e chissene...Inquina le prove? Una balla colossale. I veri Boss comandano anche dal carcere.
Insomma qualcuno considera Cosentino pericoloso? O Papa? O a suo tempo l'altro deputato PD che fu salvato? 
Siamo seri. 
Processatelo, e se verrà condannato, andrà in prigione.
Quanto al richiamato rispetto delle leggi.....bé qui l'ingenuità è talmente grande che fa tenerezza. 
Bello essere arrivati così ben oltre i 60.
Se ci si è arrivati in buona fede ovvio...

Nessun commento:

Posta un commento