IL PM FABIO DE PASQUALE |
Il Pubblico Ministero è in Italia (caso unico al mondo) un Magistrato, e quindi potenzialmente un futuro giudice, visto che le due carriere sono unificate. Da decenni si parla di questa stortura, specie dopo il 1989, con l'introduzione del cd. processo accusatorio che sostituiva quello inquisitorio precedente.
Tra illustri (issimi direi ) PM che hanno inutilmente predicato la necessità di questo provvedimento - la separazione delle carriere - ricordiamo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Comunque al momento è così. E per questo motivo il PM, che rappresenta lo STATO, ha il dovere, di fronte alla notizia criminis, di verificarne la fondatezza, cercando le prove ma TUTTE, non solo quelle favorevoli alla tesi dell'accusa. Il cittadino indagato dovrebbe poter nutrire fiducia che il PM, un Magistrato, verificherà con serenità la sua posizione, senza pregiudizi di sorta.
Dalle statistiche che misurano il grado di fiducia nei confronti della magistratura - un tempo massime, insieme al Capo dello Stato e all'Arma dei Carabinieri...- si nota che da tempo non è più così. Anzi la discesa è brutta.
Sicuramente questi 20 anni di guerra aperta tra politica e giustizia non hanno fatto bene, e certi giudici hanno fatto la loro parte affinché la loro istituzione perdesse agli occhi della gente la patente fondamentale della IMPARZIALITA'.
Oggi De Pasquale è famoso per essere il mastino deluso per l'osso sottrattogli per "intervenuta prescrizione": la condanna di Silvio Berlusconi nel cd. processo "Mills".
Luigi Ferrarella sul Corriere ne traccia un profilo, Filippo Facci su Libero un altro.
Il primo è un anti berlusconiano, autenticato. Non fa nemmeno sforzi particolari per cercare di sembrare obiettivo. Per lui Di Pasquale è un PM spigoloso ma ha sul petto le medaglie delle prime condanne di Craxi e di Pacini Battaglia , che invece sarebbe sgusciato da altre indagini di Mani Pulite. Scrive proprio così Ferrarella : "sgusciato", che vuol dire assolto. Si può ???
GABRIELE CAGLIARI |
Ferrarella ricorda gli scontri tra PM e il Presidente del Tribunale, Francesca Vitale, troppo "lenta". Quest'ultima una volta ricordò alla pubblica accusa come il "tribunale abbia lavorato anche di sabato e di domenica".
Aggiungeremmo noi: come non si fa mai per NESSUN ALTRO PROCESSO!
Ferrarella chiude il suo pezzo riportando le parole di Di PAsquale, che evidentemente condivide " ....sarebbe un disastro se questo processo si dovesse concludere senza una sentenza."
Ora, io chiederei al Dr. De Pasquale e quindi a Ferrarella che la pensa evidentemente come lui : perché mai questo "disastro"???. Lo avrei capito in Cassazione, laddove cioè ci fosse stata la possibilità di una sentenza definitiva e quindi valida. Ma in primo grado? Con la CERTEZZA ASSOLUTA che MAI e poi MAI si potesse evitare la prescrizione? Voleva una sentenza legale il PM o una sentenza POLITICA??
E veniamo allora al profilo tratteggiato da un critico di De Pasquale, il citato Facci.
Per lui De Pasquale può essere tranquillamente iscritto tra quei PM movimentisti che molto accusano e che poche condanne ottengono. De Magistris, ai tempi, è stato il campione assoluto di questi, anche Woodcook non scherza, e De Pasquale entra a pieno diritto a far parte del club.
Prima obiezione di Facci è che nella fattispecie, il processo Mills, che si sarebbe sprecato tempo e denaro pubblici era evidente già all'inizio del processo. In un paese che ha uno scandaloso carico di arretrati, e dove per questo motivo le prescrizioni fioccano, ci sono procuratori capo intelligenti (Torino) che esortano i loro sostituti a non perdere tempo con processi già "morti". CInismo? denegata giustizia? No, realismo, come il caso di specie dimostra. Ma siccome non era un risultato giuridico quello che si perseguiva, ma politico mediatico contro il "nemico", queste valutazioni non hanno avuto pregio.
Quello che è accaduto NON è stato un incidente, ma ciò che può accadere e che spesso accade. Per questo si parla di riforma della giustizia, e certo l'aumento dei tempi di prescrizione non sono una brillante soluzione. Vi sembrano pochi DIECI anni per avere una sentenza definitiva?
Della carriera di De Pasquale Facci ricorda il processo contro Giorgio Strehler, assolto con formula piena, e l'indagine sui fondi CEE, anch'essa con percentuali di assoluzioni stucchevoli per l'accusa. Di questa vicenda, se ho capito bene, fa parte il caso di Michele Colucci, socialista, per il quale De Pasquale aveva ottenuto il provvedimento di confino, roba da capi mafiosi!! Una persona di 60 anni, malata di cuore, accusato non per crimini di sangue, ma finanziari...Eppure De PAsquale fu durissimo, si batté sempre contro la concessione della libertà in attesa del giudizio. Alla fine Colucci fu assolto....
E poi c'è l'ombra nerissima del caso Cagliari, ricordato anche da Ferrarella. Il difensore dell'epoca disse che De PAsquale, alla fine dell'interrogatorio, aveva detto a Cagliari che avrebbe dato parere favorevole per la liberazione. E' vero che l'ispezione ministeriale non condannò De PAsquale, ma certo non risparmiò parole di biasimo : " Il Dott. De Pasquale ha tenuto dei comportamenti certamente discutibili ....soprattutto per aver promesso a un indagato che era in carcere da oltre centottanta giorni , di età avanzata e in condizione di grave prostrazione psichica , che avrebbe espresso parere favorevole ...e di avere invece assunto una posizione negativa...E' mancato quel massimo di prudenza, misura e serietà che deve sempre richiedersi quando si esercita il potere di incidere sulla libertà altrui".
Questo parole di biasimo per il suo "eroe" Luigi Ferrarella le aveva mai lette?
Se no, faccia meglio il suo lavoro, se si, si vergogni.
un po' di realismo ... sei realmente cretino se pensi che sia stato tempo e soldi sprecati terminare il processo con una sentenza.
RispondiEliminaUna sentenza di prescrizione, come era prevedibile e previsto fin dall'inizio. Forse il cretino sei tu....
RispondiEliminaPrescritto, non assolto. E men che meno 'innocente'.
RispondiEliminaLa prescrizione può aver permesso ad un colpevole di averla fatta franca, ci hai pensato?
uNA SENTENZA DI PRESCRIZIONE NON è E NON DIVENTERà AMI UNA SENTENZA DI CONDANNA. Perché il Tribunale, di fronte alla constatazione che è trascorso il tempo previsto, PREGIUDIZIALMENTE dichiara la prescrizione. Allo stesso modo per cui un appello viene dichiarato INAMMISSIBILE perché presentato fuori termine, o un diritto decaduto per l'inosservanza di un termine perentorio. SOno regole processuali che con l'ACCertamento dei reati non hanno nulla a che fare. E' vero che a volte, scorrettamente, qualche giudice non si limita nella sentenza che dichiara la prescrizione a chiuderla lì e si diletta a fare una premessa inutile e non dovuta. Ma i giudici sono uomini, e ormai la tentazione di dire la loro, COMUNQUE, pare divenuta irresistibile.
RispondiEliminaPoi certo, capita senza dubbio che dei colpevoli se la cavino con la prescrizione. Come capita che degli innocenti siano sottoposti a processo per anni, con costi sia economici che emotivi che nessuno risarcirà mai. Viviamo in un mondo imperfetto, ci hai pensato Silvio ?
PRESCRIZIONE.???- Una procedura del potere.
RispondiEliminaLa V.G. "troncata" senza conclusione.!!!
Chi ha dato à dato e chi ha avuto à avuto.! ... Scudamoci upassato.!!!
La povera gente gabbata, ... avvocati.??? detentori del diritto per esercitare il diritto unimandatari.???
Non è una novità che L' Italia "BOLLE" d'ingiustizia.!!!
-----------------------------------------------------Il nostro berluska ebbe a farsi vittima di aver speso con gli avvocati 500milioni- mi si corregga se sbaglio- (un operaio.???- Un commerciante.??? Un industriale ???ecc...)
Avv.- Il contenzioso tirato per le lunghe fino alla scadenza dei termini.!!!
Resta il civile . ... dalla padella nella brace chi ha bussato alla Giustizia .!!!-
Ni si dia torto che non è vero . La mancanza di Giustizia in Italia è dsocuta per la mancanza dei manganelli ed olio di ricino.!!!
Personaggio curioso !!!!
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