Un collega, rifacendosi al titolo, ha ricordato per esempio che più di un errore giudiziario è stato causa di certe semplificazioni. Un'amica di FB, Rossana, ha scritto una lunga nota che riporto testualmente:
"Vuoi dire Stefano: che stiamo tutti facendo di Parolisi un carnefice e solo l'unico colpevole per una questione di luoghi comuni che tendono a mettere alla gogna un sospettato d'eccellenza come il marito di Melania Rea perchè è un adultero e in quanto tale condannabile dalla gente perchè moralmente incapace di essere onesto? e tutto questo solo per sentito blaterare «chiacchiere di corridoio»? Forse è cosi, ma la gente comune condanna la slealtà, l'orribile capacità di commettere un delitto che a quanto pare sembra possa essere stato formalmente efferato dal marito di una giovane e bellissima donna che non chiedeva altro che di essere amata..la gente comune condanna l''immoralità, l'assurda dimestichezza con il pensiero più fosco e deprecabile di un uomo che non sa amare e che ha ritenuto ufficialmente opportuno secondo la giustizia, commettere un delitto cosi machiavellicamente ideato..la gente comune si basa sulle informazioni che sovente informano su ciò ke il tribunale decide riguardo alle scoperte che fanno riguardo all'unico indiziato di questa vicenda. IL compulsivismo che in questo caso è nel giudizio delle persone è esagerato ma non per questo non motivato dai continui episodi che fanno di Parolisi il mostro che si dimostra di essere..capisco perfettamente il tuo pensiero caro Stefano e per certi versi sono d'accordo anch'io ma è innegabile l'implicazione che lo stesso Parolisi offre in pasto all'opinione pubblica contraddicendosi, mentendo e dando un immagine di sè che ha ragione di essere interpretata e giudicata cosi come la gente ha deciso di fare.Io credo che non ci sia da parte delle persone un irragionevole accanimento verso Parolisi solo perchè è l'unico probabile assassino di Melania Rea, è a mio parere, l'unico secondo la legge (almeno fino a prova contraria) che ha meditatamente e ragionevolmente ucciso la moglie seguendo un movente banale e decisamente comune: l'infedeltà!"
Io ringrazio Rossana perché secondo me compendia piuttosto esattamente tutti quelli che io ritengo essere gli errori che la gente normale fa.
1) E' di tutta evidenza il pregiudizio morale e la sua conseguenza : siccome Parolisi non è una persona per bene, perché mente alla moglie, la tradisce, non merita l'amore di lei, allora è quantomeno probabile che il colpevole sia lui. Un salto logico pazzesco, che però la gente comune fa.
2) Rossana cita spesso le parole "giustizia" e "legge" sostenendo che ci sarà bene un motivo se per queste due "cose" così importanti (legge e giustizia appunto) Parolisi sia l'unico possibile colpevole ! In realtà il meccanismo della LEGGE si è appena messo in moto. Certo, gli inquirenti sono evidentemente convinti della colpevolezza di Parolisi, ma il processo di quest'ultimo deve ancora iniziare. Quindi la "giustizia" è lontana dall'aver detto la sua ! E , come sempre accade, in questa fase completamente in mano all'accusa, sugli organi di informazione approdano per lo più le tesi di questa e non già quelle difensive. Fermo restando che in Italia, ma credo che la tendenza sia dell'umana specie, è più facile fare proseliti nelle schiere dei colpevolisti che il contrario
3) Rossana indica l'infedeltà come movente banale e decisamente comune. Sbaglia anche qui. Nel senso che è il TRADITO che ha movente di punire l'infedele, arrivando anche ad ucciderlo, NON il contrario. Questo dice la logica e questo dicono le statistiche.
3) Ma la sintesi di tutto, del pensiero pericoloso di Rossana e di non voglio nemmeno sapere quante decine di migliaia di persone come lei, è rintracciabile nelle parole finali : Perolisi è secondo la legge (alias l'accusa : non è la stessa cosa !! ) l'unico colpevole ALMENO FINO A PROVA CONTRARIA. Ecco Rossana, è l'ESATTO CONTRARIO . Art. 27 della Costituzione : L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE FINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Ma il problema non è solo o tanto che Rossana e tanti come lei ignorino questa norma di CIVILTA' GIURIDICA che è costata SECOLI di progresso umano. Il problema è che troppo spesso ad ignorarla siano i rappresentanti della legge, che pure la Carta Costituzionale dovrebbero conoscerla bene.
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