E' questa la risposta mafiosa alle celebrazioni iniziate già da qualche giorno in memoria di quel tragico evento, seguito a distanza di poche settimane dall'altra strage, quella di via D'Amelio, dove morirono Borsellino e i suoi agenti di scorta? Non ci sono al momento elementi per dirlo ovviamente. Certo colpire una scuola, provocando la morte di una ragazza di 16 anni, il ferimento dei suoi compagni, causare una tragedia che poteva essere strage, non trova spiegazioni logiche. I fari, in questo momento così difficile per la nostra Nazione, non sono puntati in questo momento sulla criminalità organizzata. Il Governo, lo Stato, hanno indicato altri "nemici" più importanti...gli "evasori". Certo le varie mafie italiane evadono, avoglia, ma non è che i blitz a Cortina, Portofino, Capri disturbino le famiglie malavitose...Figuriamoci la caccia ai cassieri che non emettono lo scontrino fiscale!
Non si hanno notizie di inasprimento o di potenziamento delle norme contro la criminalità organizzata, quindi perché le bombe? A suo tempo, 20 anni fa, c'era una guerra aperta tra Mafia e Stato, e la prima pensò bene di decapitare la parte più attiva e onesta dell'esercito del secondo, lanciando un segnale intimidatorio che ancora non è chiaro se venne parzialmente accolto o meno. Ma oggi , come detto, quando si parla dei mali italiani nemmeno sembra più che 4 regioni italiane siano controllate dai criminali. Molti super Boss sono stati arrestati durante l'ultimo governo Berlusconi - tanto da indurre il Procuratore Grasso a pronunciare un elogio esplicito per l'attività svolta dall'esecutivo in quella direzione, sotto la guida del ministro Maroni . suscitando l'abbaiare sguaiato di Ingroia e dei suoi emuli di magistratura democratica - ma non risulta che la penetrazione nel tessuto economico del paese sia diminuito, anzi , molti osservatori hanno denunciato il crescente contagio a Nord. Quindi le Mafie, nonostante i colpi subiti, resistono perfettamente e non si sentono minacciate dai "tecnici". Quindi , al di là della scelta di una scuola che porta il nome della signora Falcone, altri collegamenti con loro non ne vedo. Manca il cui prodest.
Ma nemmeno riesco a trovarlo nelle cosiddette forze sociali antagoniste, o i "soliti" terroristi...In fondo, gli anarchici dell'Ansaldo, nell'attuare un attentato simbolico, hanno vigliaccamente gambizzato un dirigente colpevole di essere favorevole al nucleare, ma non l'hanno ucciso, né tantomeno hanno messo una bomba all'ingresso della fabbrica pensando di fare una strage.
E allora? Con la mente torno alle parole chiave della mia giovinezza, e ricordo la cd. "strategia del terrore", finalizzata a favorire, secondo gli assertori di questo teorema, la paura della gente, la richiesta di un governo autoritario, la stretta sulle norme tutelanti le libertà civili, e con ciò debellare il pericolo di una conquista del Parlamento da parte della sinistra.
Magari domani leggerò qualcosa del genere....
Intanto, la cronaca del Corriere.it
Due ordigni sono esplosi nell'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. Sette studenti - a quanto si è saputo finora - sono rimasti feriti e una di loro non ce l'ha fatta. Lo ha annunciato lo stesso assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati che ha avviato le operazioni di soccorso, in collegamento su Sky Tg24. La studentessa, di 16 anni, è morta all'ospedale Terrino di Brindisi dove era stata subito ricoverata. Un'altra ragazza sarebbe stata sottoposta a un intervento chirurgico. L'edificio, intitolato alla moglie di Falcone, è stato fatto sgomberare e tutta la zona è stata transennata. Evacuate tutte le scuole cittadine brindisine.
I RILIEVI - Agenti della Digos e carabinieri
sono impegnati nei rilievi. L'ordigno era stato posizionato in un cassonetto
della raccolta differenziata poco fuori dall'Istituto, che si trova vicino al
Tribunale di Brindisi. L'esplosione è stata violenta come dimostrano i vetri
rotti sia nell'istituto scolastico ma anche in alcune palazzine vicine e un
pezzo del cassonetto, dove era stato sistemato l'ordigno, ha danneggiato la
saracinesca di un esercizio a un centinaio di metri dal luogo dell'esplosione.
L'esplosione si è verificata intorno alle 7.50 quando i ragazzi si trovavano
all'ingresso della scuola. Gli studenti feriti sarebbero quasi tutti di Mesagne,
dove qualche settimana fa il presidente dell'associazione antiracket Fabio
Marini è stato coinvolto in un attentato: esplosa la sua auto. Ancora ignota la
matrice dell'attentato alla scuola di Brindisi, ma colpiscono alcune
coincidenze: in questi giorni ricorre il ventennale dalla morte di Giovanni
Falcone, assassinato insieme alla moglie e alla scorta il 23 maggio '92 . Oggi
inoltre a Brindisi era attesa la carovana anti-mafia partita da Roma l’11
aprile.
LE TESTIMONIANZE - Secondo alcune testimonianze,
il cassonetto per la raccolta differenziata all'interno del quale sono stati
posizionati gli ordigni, si trovava in una posizione diversa dall'abituale,
dietro un grande tabellone pubblicitario. Al vaglio degli investigatori
l'ipotesi, dunque, che possa essere stato spostato appositamente. La bomba era
composta da due bombole di gas collegate tra loro. Gli investigatori, secondo
quanto si apprende, non hanno però ancora stabilito il tipo di innesco che ha
dato il via all'esplosione. A Brindisi stanno arrivando sia gli uomini del Ros
dei carabinieri sia quelli del Servizio centrale operativo della polizia.
Stefano Turchetti ha condiviso un link.
Le prime immagini dal luogo dell'attentato - Rcd. Guarda adesso il video "Bomba alla scuola Morvillo Falcone" su Corriere TV!
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