Ogni giorno ha la sua pena, e anche oggi abbiamo
provveduto a santificarlo. Spread sopra quota 530, borsa giù, e adesso questo
bel caos con la Spagna che avrebbe annunciato una lettera comune con Roma e
Parigi nella quale si chiedeva alla UE (ma in realtà alla Germania) di
mantenere le promesse che sarebbero state fatta al summit di Bruxelles in
ordine alla creazione di un efficace scudo anti spread.
Ricordate ? quello che Super Mario aveva ottenuto "sequestrando"
i delegati europei, dicendo loro che si sarebbe proceduto ad oltranza finché
non si fosse trovata una risposta efficace da dare alla speculazione, e in ogni
caso al problema di questo ormai insopportabile divario tra i tassi di interesse
dei titoli di Stato?
Bé, deve essere stato un gigantesco bluff, da quello che
si è visto poi...
E comunque, la conferma l'abbiamo oggi, con la Spagna che
parla di una lettera partorita con gli altri due paesi amici e che invece
questi ultimi si affrettano a smentire sbigottiti.....
Ma dico io, prima di smentire così fragorosamente,
chiedere a Madrid spiegazioni discrete?? Capire cosa è accaduto? Abbiamo così
tanto terrore di sembrare discoli a Mamma Merke?
Non so, probabilmente sbaglio, ma questa dissociazione, o
forse più il modo di essa, mi hanno colpito negativamente. Chissà magari Madrid
voleva forzare la mano, ricordando che , in fondo, in quell'occasione, a
Bruxelles, a fine giugno, Monti aveva potuto contare sulla condivisione
spagnola e sulla non allineatura (dopo l'epoca triste del Merkozy), francese,
per far passare l'idea di uno scudo europeo anti spread.
Quello che appunto in questi giorni NON si vede.
A leggere le notizie dalla Spagna, come ieri dalla Grecia
del resto, vengono i brividi. L'orgoglio Catalano piegato e Barcellona
costretta, dopo Valencia, a chiedere aiuto all'"odiata" Madrid...
Noi esattamente tornati a dove eravamo quando ci fu il
passaggio di consegne dal "maledetto brianzolo sex addict" e il
salvatore Super Mario: spread altissimo, BOT decennali oltre il 6%, borsa giù.
Però c'è chi dice che con Berlusconi sarebbe andata
peggio....
Consoliamoci allora...
Queste le ultime di cronaca.
PIAZZA AFFARI SOTTO ATTACCO, SPREAD DA PAURA .
Piazza Affari chiude leggermente sopra i minimi (-2,7%) una
giornata in maglia nera, eccezione fatta per la Borsa spagnola, anch'essa in
calo del 3% sulle attese che la Catalogna sia costretta a chiedere aiuti al
governo di Madrid. È giallo, invece, sulla nota congiunta di Madrid, Roma e
Parigi per chiedere subito lo scudo antispread. La Spagna nel pomeriggio aveva
annunciato la lettera comune, ma sia l'Italia che la Francia hanno
categoricamente smentito ogni mossa comune.
SMENTITA LA NOTA CONGIUNTA - L'appello congiunto di Spagna,
Francia e Italia all'Ue per l'attuazione immediata degli accordi «è una pura
invenzione, non esiste»: lo ha detto all'Ansa una fonte autorevole del governo
francese, riferendo che a Parigi, ma anche a Roma, sono rimasti «a bocca aperta»
dopo la nota rilasciata dal governo spagnolo. «Quella nota è una pura
invenzione, non esiste. È una balla fantasmagorica, una grande sciocchezza», è
sbottata la fonte di Parigi, sottolineando che il ministro francese per gli
Affari europei, Bernard Cazeneuve, ha sentito in proposito il suo omologo
italiano, Enzo Moavero, e sono entrambi rimasti «a bocca aperta» per le notizie
provenienti da Madrid. Anche fonti di Palazzo Chigi esprimono lo stupore del
governo italiano circa l'iniziativa comunicata dal Ministero degli Esteri
spagnolo.
LA NOTA DELLA DISCORDIA - Il segretario di Stato spagnolo
per l'Unione europea, Íñigo Méndez de Vigo, aveva reso pubblica una presunta
nota in cui i tre Paesi mediterranei chiedevano una «immediata attuazione degli
accordi raggiunti al Consiglio Ue di fine giugno sull' introduzione, tra le
altre cose, del cosiddetto scudo contro le eccessive oscillazioni dello
spread». Francia, Italia e Spagna avrebbero chiesto l'immediata applicazione
degli accordi presi il 28 e 29 giugno scorsi. «La rapidità - ha affermato de
Vigo - è una condizione essenziale per il successo di qualsiasi azione
europea». Lo spagnolo ha poi aggiunto che «esiste un divario preoccupante tra
le decisioni che prende il Consiglio europeo e la messa in atto di questi
accordi».
I LIVELLI DEL GOVERNO BERLUSCONI - Il differenziale tra Btp
decennali e Bund tedeschi, ha viaggiato a quota 530 punti, con un massimo di
537 raggiunto in chiusura di giornata, i livelli del 17 novembre 2011, il
giorno del passaggio di consegne tra Silvio Berlusconi e Mario Monti alla guida
del governo. I Btp decennali tornano a pagare un rendimento del 6,5% per la
prima volta dallo scorso gennaio e preoccupano parecchio anche le scadenze
brevi con il Btp a due anni che rendono più del 2%. I titoli con scadenza
residua pari a nove anni hanno superato il rendimento di quelli irlandesi.
CATALOGNA IN CRISI - Anche la regione autonoma della
Catalogna ha chiesto il salvataggio allo Stato centrale. Dopo la richiesta
avanzata venerdì scorso dalla regione autonoma di Valencia, ora come temuto la
richiesta di supporto finanziario si estende a quella che è la seconda maggiore
regione autonoma della Spagna per peso economico, dopo quella di Madrid, con
una rilevanza analoga a quella del Portogallo. A annunciare la richiesta è
stato un responsabile del governo locale alla Bbc.
L'OUTLOOK- Il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude
Juncker, dopo il taglio delle prospettive del debito pubblico di Germania,
Olanda e Lussemburgo da parte di Moody's, ha ribadito il suo «fermo impegno ad
assicurare la stabilità della zona euro nel suo insieme». Juncker in un
comunicato ha spiegato che i fondamentali di questi tre paesi sono «sani».
Nessun commento:
Posta un commento