martedì 24 luglio 2012

AVANTI COSI', PROCEDERE SPARSI PER ESSERE AFFOSSATI UNITI


Ogni giorno ha la sua pena, e anche oggi abbiamo provveduto a santificarlo. Spread sopra quota 530, borsa giù, e adesso questo bel caos con la Spagna che avrebbe annunciato una lettera comune con Roma e Parigi nella quale si chiedeva alla UE (ma in realtà alla Germania) di mantenere le promesse che sarebbero state fatta al summit di Bruxelles in ordine alla creazione di un efficace scudo anti spread.
Ricordate ? quello che Super Mario aveva ottenuto "sequestrando" i delegati europei, dicendo loro che si sarebbe proceduto ad oltranza finché non si fosse trovata una risposta efficace da dare alla speculazione, e in ogni caso al problema di questo ormai insopportabile divario tra i tassi di interesse dei titoli di Stato?
Bé, deve essere stato un gigantesco bluff, da quello che si è visto poi...
E comunque, la conferma l'abbiamo oggi, con la Spagna che parla di una lettera partorita con gli altri due paesi amici e che invece questi ultimi si affrettano a smentire sbigottiti.....
Ma dico io, prima di smentire così fragorosamente, chiedere a Madrid spiegazioni discrete?? Capire cosa è accaduto? Abbiamo così tanto terrore di sembrare discoli a Mamma Merke?
Non so, probabilmente sbaglio, ma questa dissociazione, o forse più il modo di essa, mi hanno colpito negativamente. Chissà magari Madrid voleva forzare la mano, ricordando che , in fondo, in quell'occasione, a Bruxelles, a fine giugno, Monti aveva potuto contare sulla condivisione spagnola e sulla non allineatura (dopo l'epoca triste del Merkozy), francese, per far passare l'idea di uno scudo europeo anti spread.
Quello che appunto in questi giorni NON si vede.
A leggere le notizie dalla Spagna, come ieri dalla Grecia del resto, vengono i brividi. L'orgoglio Catalano piegato e Barcellona costretta, dopo Valencia, a chiedere aiuto all'"odiata" Madrid...
Noi esattamente tornati a dove eravamo quando ci fu il passaggio di consegne dal "maledetto brianzolo sex addict" e il salvatore Super Mario: spread altissimo, BOT decennali oltre il 6%, borsa giù.
Però c'è chi dice che con Berlusconi sarebbe andata peggio....
Consoliamoci allora...
Queste le ultime di cronaca.


PIAZZA AFFARI SOTTO ATTACCO, SPREAD  DA PAURA .

Piazza Affari chiude leggermente sopra i minimi (-2,7%) una giornata in maglia nera, eccezione fatta per la Borsa spagnola, anch'essa in calo del 3% sulle attese che la Catalogna sia costretta a chiedere aiuti al governo di Madrid. È giallo, invece, sulla nota congiunta di Madrid, Roma e Parigi per chiedere subito lo scudo antispread. La Spagna nel pomeriggio aveva annunciato la lettera comune, ma sia l'Italia che la Francia hanno categoricamente smentito ogni mossa comune.
SMENTITA LA NOTA CONGIUNTA - L'appello congiunto di Spagna, Francia e Italia all'Ue per l'attuazione immediata degli accordi «è una pura invenzione, non esiste»: lo ha detto all'Ansa una fonte autorevole del governo francese, riferendo che a Parigi, ma anche a Roma, sono rimasti «a bocca aperta» dopo la nota rilasciata dal governo spagnolo. «Quella nota è una pura invenzione, non esiste. È una balla fantasmagorica, una grande sciocchezza», è sbottata la fonte di Parigi, sottolineando che il ministro francese per gli Affari europei, Bernard Cazeneuve, ha sentito in proposito il suo omologo italiano, Enzo Moavero, e sono entrambi rimasti «a bocca aperta» per le notizie provenienti da Madrid. Anche fonti di Palazzo Chigi esprimono lo stupore del governo italiano circa l'iniziativa comunicata dal Ministero degli Esteri spagnolo.

LA NOTA DELLA DISCORDIA - Il segretario di Stato spagnolo per l'Unione europea, Íñigo Méndez de Vigo, aveva reso pubblica una presunta nota in cui i tre Paesi mediterranei chiedevano una «immediata attuazione degli accordi raggiunti al Consiglio Ue di fine giugno sull' introduzione, tra le altre cose, del cosiddetto scudo contro le eccessive oscillazioni dello spread». Francia, Italia e Spagna avrebbero chiesto l'immediata applicazione degli accordi presi il 28 e 29 giugno scorsi. «La rapidità - ha affermato de Vigo - è una condizione essenziale per il successo di qualsiasi azione europea». Lo spagnolo ha poi aggiunto che «esiste un divario preoccupante tra le decisioni che prende il Consiglio europeo e la messa in atto di questi accordi».

I LIVELLI DEL GOVERNO BERLUSCONI - Il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi, ha viaggiato a quota 530 punti, con un massimo di 537 raggiunto in chiusura di giornata, i livelli del 17 novembre 2011, il giorno del passaggio di consegne tra Silvio Berlusconi e Mario Monti alla guida del governo. I Btp decennali tornano a pagare un rendimento del 6,5% per la prima volta dallo scorso gennaio e preoccupano parecchio anche le scadenze brevi con il Btp a due anni che rendono più del 2%. I titoli con scadenza residua pari a nove anni hanno superato il rendimento di quelli irlandesi.

CATALOGNA IN CRISI - Anche la regione autonoma della Catalogna ha chiesto il salvataggio allo Stato centrale. Dopo la richiesta avanzata venerdì scorso dalla regione autonoma di Valencia, ora come temuto la richiesta di supporto finanziario si estende a quella che è la seconda maggiore regione autonoma della Spagna per peso economico, dopo quella di Madrid, con una rilevanza analoga a quella del Portogallo. A annunciare la richiesta è stato un responsabile del governo locale alla Bbc.

L'OUTLOOK- Il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, dopo il taglio delle prospettive del debito pubblico di Germania, Olanda e Lussemburgo da parte di Moody's, ha ribadito il suo «fermo impegno ad assicurare la stabilità della zona euro nel suo insieme». Juncker in un comunicato ha spiegato che i fondamentali di questi tre paesi sono «sani».

Nessun commento:

Posta un commento