Abbiamo una nave con dei militari a bordo. Si avvicina una imbarcazione. Dalla nave comunicano di non avvicinarsi ulteriormente. Dall'altra parte non danno ascolto. Dalla nave partono dei colpi, sulla seconda muore un uomo e tre restano feriti.
Che vi ricorda?
Ma sì! La vicenda della petroliera italiana, scortata dai Marò, che al largo delle coste indiane fecero fuoco per far allontanare una imbarcazione che non obbediva all'intimazione di non avvinarsi.
Poi sono stati accusati di aver ucciso due marinai a bordo di un peschereccio.
Sono passati oltre cinque mesi dall'episodio che ha coinvolto la Enrica Lexie e i due militari , Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. La nave, da poco , ha potuto riprendere il largo, ma i due marò sono ancora lì, ad aspettare che si decida se il processo si dovrà fare in India, come sostengono le autorità del posto - ma ancora si deve pronunciare la Corte preposta al conflitto sollevato in merito - , o in Italia, come dovrebbe essere essendosi svolto il fatto in acque internazionali (senza contare che i nostri hanno agito in qualità di militari a difesa di una nave italiana ).
Oggi l'incidente, chiamiamolo così, ha coinvolto altre due imbarcazioni, ci sono state delle vittime... pensate che qualcuno abbia intimato alla nave da dove è partito il fuoco di consegnarsi alla marina del paese di appartenenza dei civili morti e feriti?
Ovviamente no. C'è un caso diplomatico, si protesta, si chiedono spiegazioni, ma nessuno ha "catturato" la nave in questione.
E certo, mica sono italiani, che si fanno trattare così!!
Quella è una nave americana...
Cambia no?
Ecco la notizia
Nave
militare Usa spara contro motoscafo un morto e tre feriti al largo degli Emirati
L'imbarcazione civile, di cui non si conosce
ancora la nazionalità, è stata probabilmente scambiata per una minaccia dagli
americani, dopo che la settimana scorsa è tornata a crescere la tensione tra
Usa e Iran. "Hanno ignorato i nostri avvertimenti" dichiara il
portavoce della Quinta Flotta Usa, di stanza in Bahrein
DUBAI - Una nave militare americana ha fatto
fuoco contro un'imbarcazione civile al largo delle coste degli Emirati Arabi,
uccidendo una persona e ferendone altre tre. Lo rivela una fonte del consolato
Usa a Dubai, senza rivelare altri dettagli. Il portavoce della Quinta flotta
Usa, di stanza in Bahrein, ha dichiarato la "USNS Rappahannock" ha
fatto fuoco dopo che l'imbarcazione ha ignorato gli avvertimenti e ha proceduto
spedita verso la nave americana, nei pressi del porto di Jebel Ali. La marina
americana fa sapere, inoltre, che è in corso un'indagine sull'accaduto.
L'imbarcazione potrebbe infatti essere stata vittima di un incidente, interpretata
per sbaglio come una minaccia dalla nave americana in acque non lontane dai
confini marittimi con l'Iran. L'ambasciata americana ad Abu Dhabi per ora non
ha rilasciato commenti, così come le autorità degli Emirati.
Dopo l'incidente, l'imbarcazione ha riparato
in un piccolo porto di pescatori nel distretto di Jumeirah, a Dubai, dove è
stata circondata da dozzine di agenti di polizia. Si tratta di un motoscafo
lungo nove metri, sospinto da tre motori fuoribordo, molto simile a quelli
usati per la pesca nella regione, anche se simili piccole imbarcazioni sono
usate anche dai Guardiani della Rivoluzione iraniana per muoversi velocemente
nelle acque del Golfo.
I soccorritori sono stati visti trasbordare
il corpo di una persona in un sacco di plastica e caricarlo su
un'autoambulanza. Una fonte ufficiale del soccorso degli Emirati ha confermato
il bilancio dell'incidente, parlando in condizioni di anonimato perché quanto
accaduto rischia di diventare un caso scabroso nei rapporti tra Usa ed Emirati,
paesi alleati.
Le navi della marina militare americana
incrociano regolarmente quelle iraniane nelle acque internazionali del Golfo
senza incidenti, ma i motoscafi dei Guardiani della Rivoluzione passano spesso
troppo vicini, innescando l'allarme di Washington. All'inizio del 2008, l 'ex presidente Usa
George W. Bush accusò l'Iran di "azione provocatoria" dopo che cinque
piccole imbarcazioni avevano "ronzato" attorno alla USS Hopper.
L'incidente di oggi è probabilmente
conseguenza di tensioni cresciute dopo che la scorsa settimana l'Iran ha
rinnovato la minaccia di chiudere lo strategico Stretto di Hormuz, attraverso
cui transita un quinto del petrolio mondiale, in risposta alle sempre più dure
sanzioni imposte al regime di Teheran a causa del suo programma nucleare.
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