venerdì 20 luglio 2012

NEONATA MORTA, MEDICI FALSIFICANO CARTELLA CLINICA : IL CORRIERE NON MOLLA LA NOTIZIA

Notavamo l'altro giorno che un difetto della cronaca dei giornali, e in TV è ancora peggio, è quella di sparare una notizia che si sa fare effetto sui lettori al suo sorgere, senza poi seguirne gli sviluppi (a meno che non si tratti di qualche bell'omicidio, magari con sfondo a luci rosse, tradimenti e via andare). In tal modo la gente non viene "Informata" bensì "colpita" da un fatto, che non conoscerà in realtà mai adeguatamente.
Lo spunto lo prendevamo dalla notizia del caso di "malasanità" di Torre Annunziata,  http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/07/neonata-muore-medici-e-paramedici-prima.html  dove un'ostetrica e due medici sono davanti al Giudice dell'Udienza Preliminare con l'accusa di colpevole negligenza nella morte della neonata Antonia Pagano ( tutta da dimostrare) e di distruzione e falsificazione della cartella clinica (fatto invece che sembra accertato, anche se sull'autore materiale la responsabilità viene rimpallata tra gli indagati).
Ebbene per il momento il Corriere della Sera sembra non mollare il fatto, e la sua cronista, Amalia De Simone sembra continuare a seguirlo. Il che è una buona cosa. Vediamo se dura.
Buona Lettura

Neonata morta per malasanità 
Giusi Pagano, la madre della piccola Antonia
GIUSI PAGANO, LA MAMMA
 Dieci minuti, il tempo di rinviare tutto al tre ottobre e risolvere le questioni formali. Così si è conclusa l'udienza preliminare a carico di medici e paramedici dell'ospedale di Boscotrecase, in provincia di Napoli, accusati di colpa medica per la morte della neonata Antonia Pagano e la distruzione e falsificazione della cartella clinica. Dieci minuti di indifferenza per Giusi, la mamma della piccola Antonia, che nell'aula del palazzo di giustizia di Torre Annunziata si e' scontrata con gli sguardi bassi dei presenti, anche di quelli che conosceva da anni. «L'ostetrica imputata è una mia parente. Lei non c'era ma suo marito e sua figlia erano lì. Non uno sguardo ne' un cenno», dice Giusi all'uscita del palazzo di Giustizia.

 FRASI TERRIBILI - Sperava in una parola di scuse, almeno per le frasi terribili svelate dall'intercettazione ambientale alla base dell'inchiesta coordinata dal procuratore Raffaele Marino e dal pm Emilio Prisco della procura di Torre Annunziata. Un'inchiesta che ha avuto una svolta solo recentemente, proprio con la scoperta di questa registrazione effettuata e consegnata da uno dei medici indagati due giorni dopo il parto, mentre la piccola Antonia lottava tra la vita e la morte. «Vedete di apparare questa cartella nel migliore dei modi»; «Vediamo di metterla a posto ora che si può fare, domani potrebbero sequestrarla...» si legge negli atti giudiziari (la registrazione originale è riportata nella  videoinchiesta, la trovate nel post sopra riportato n.d.C. ), senza contare le frasi volgari e irrispettose rivolte alla piccola Antonia: «... quella puttana non si è voluta riprendere e noi lo abbiamo preso in culo...» .
ASL PARTE CIVILE - L'intercettazione si riferisce ad un incontro nel corso del quale, secondo l'ordinanza del gip, due medici e l'ostetrica cercavano di accordarsi per manipolare la cartella clinica della bambina al fine di assicurarsi l'impunità. All'udienza era presente il legale dell'Asl Napoli 3 che si costituirà parte civile e uno dei medici imputati. Per il primario, è stata chiesta la revoca della misura interdittiva. «Questo rinvio era nell'aria – spiega l'avvocato della famiglia Pagano, Michele Riggi – abbiamo molta fiducia nella giustizia e nel lavoro della procura. Questa vicenda deve essere un monito e un esempio, perché è impensabile che si possa manomettere così semplicemente la documentazione clinica dei pazienti. Speriamo che non accada più». 

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