Lo spunto lo prendevamo dalla notizia del caso di
"malasanità" di Torre Annunziata, http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/07/neonata-muore-medici-e-paramedici-prima.html
dove un'ostetrica e due medici sono
davanti al Giudice dell'Udienza Preliminare con l'accusa di colpevole
negligenza nella morte della neonata Antonia Pagano ( tutta da dimostrare) e di
distruzione e falsificazione della cartella clinica (fatto invece che sembra
accertato, anche se sull'autore materiale la responsabilità viene rimpallata
tra gli indagati).
Ebbene per il momento il Corriere della Sera sembra non
mollare il fatto, e la sua cronista, Amalia De Simone sembra continuare a
seguirlo. Il che è una buona cosa. Vediamo se dura.
Buona Lettura
Neonata morta per malasanità
Dieci
minuti, il tempo di rinviare tutto al tre ottobre e risolvere le questioni
formali. Così si è conclusa l'udienza preliminare a carico di medici e
paramedici dell'ospedale di Boscotrecase, in provincia di Napoli, accusati di
colpa medica per la morte della neonata Antonia Pagano e la distruzione e
falsificazione della cartella clinica. Dieci minuti di indifferenza per Giusi,
la mamma della piccola Antonia, che nell'aula del palazzo di giustizia di Torre
Annunziata si e' scontrata con gli sguardi bassi dei presenti, anche di quelli
che conosceva da anni. «L'ostetrica imputata è una mia parente. Lei non c'era
ma suo marito e sua figlia erano lì. Non uno sguardo ne' un cenno», dice Giusi
all'uscita del palazzo di Giustizia.
FRASI TERRIBILI - Sperava
in una parola di scuse, almeno per le frasi terribili svelate
dall'intercettazione ambientale alla base dell'inchiesta coordinata dal
procuratore Raffaele Marino e dal pm Emilio Prisco della procura di Torre
Annunziata. Un'inchiesta che ha avuto una svolta solo recentemente, proprio con
la scoperta di questa registrazione effettuata e consegnata da uno dei medici
indagati due giorni dopo il parto, mentre la piccola Antonia lottava tra la
vita e la morte. «Vedete di apparare questa cartella nel migliore dei modi»;
«Vediamo di metterla a posto ora che si può fare, domani potrebbero
sequestrarla...» si legge negli atti giudiziari (la registrazione originale è
riportata nella videoinchiesta, la trovate nel post sopra riportato n.d.C. ), senza contare le frasi volgari e
irrispettose rivolte alla piccola Antonia: «... quella puttana non si è voluta
riprendere e noi lo abbiamo preso in culo...» .
ASL PARTE CIVILE -
L'intercettazione si riferisce ad un incontro nel corso del quale, secondo
l'ordinanza del gip, due medici e l'ostetrica cercavano di accordarsi per
manipolare la cartella clinica della bambina al fine di assicurarsi l'impunità.
All'udienza era presente il legale dell'Asl Napoli 3 che si costituirà parte civile
e uno dei medici imputati. Per il primario, è stata chiesta la revoca della
misura interdittiva. «Questo rinvio era nell'aria – spiega l'avvocato della
famiglia Pagano, Michele Riggi – abbiamo molta fiducia nella giustizia e nel
lavoro della procura. Questa vicenda deve essere un monito e un esempio, perché
è impensabile che si possa manomettere così semplicemente la documentazione
clinica dei pazienti. Speriamo che non accada più».
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