venerdì 20 luglio 2012

SPAGNA FALLITA SENZA I SOLDI EUROPEI: MA I SINDACATI SONO SORDI E SCIOPERANO. ASSOMIGLIANO AI NOSTRI VERO?

Francamente io leggerei con attenzione la dichiarazione del Ministro delle Finanze Spagnolo: senza i soldi della BCE la Spagna sarebbe FALLITA. La recente ricapitalizzazione della banche spagnole (che, dalla campagna acquisti finora modesta di Barcellona e Real, sembrano aver finito di prestare decine di milioni ai due club di calcio) permette di andare avanti ma la politica di austerità è solo iniziata.
E quindi da un lato, aumento dell' IVA di tre punti in un colpo solo (dal 18 al 21%, dove noi tristemente siamo già, ma non è detto che nel 2013 non ci riportiamo "In testa" in questa pessima classifica) , che, dice sempre il Ministro, servirà a pagare gli stipendi agli statali - immaginate come siano contenti gli ALTRI - e dall'altra. proprio perché non si può morire di tasse, dare luogo alla necessaria ristrutturazione del settore pubblico per far diminuire la spesa. Ovviamente i sindacati e i dipendenti non ci stanno. Ma quali soluzioni propongono in alternativa? SI staccano dall'euro per poter ricostituire una Banca Centrale Nazionale e stampare pesetas?? 
Oppure danno l'assalto alle ville dei "ricchi"? Impongono la magica "patrimoniale"? Giochetto che si può fare una volta e poi? Il referendum contro la manovra da 65 miliardi (obiettivamente un salasso, ma, ripeto, che alternativa c'è?) mi sembra una gran ficata...."volete voi cittadini spagnoli pagare di più le cose (IVA) e avere meno soldi dagli stipendi?" Esito incertissimo!!
A meno che, al quesito aggiungiamo che al NO, e quindi all'abrogazione della manovra, segue immediatamente l'uscita dalla moneta unica. Allora magari succede come in Grecia, e la maggioranza più sensata della popolazione accetta le amare ricette.
Intendiamoci, non è detto che quelle attuali, volute soprattutto dalla Germania, siano quelle giuste, anzi, dai risultati qualche dubbio viene. Ma anche le altre, quelle che richiedono la costituzione di fondi salva stati efficienti e la riforma della BCE, COMUNQUE prevedono una rivoluzione del welfare e dell'impiego pubblico! Perché IN OGNI CASO, si può discutere sui tempi e sui modi della riduzione dei debiti statali, ma che non si possa continuare col sistema dei pasti gratis per tutti, bé questo lo negano solo i veri parassiti della società . Quelli che ieri parlavano di salari che prescindevano dal profitto ( e dalla produzione), e oggi vorrebbero continuare con il tax spending applicato dagli anni 70 in poi. Se chiedi a loro come trovare i soldi, ti risponderanno "facendo pagare le tasse ai ricchi". In Francia, dove le tasse pare che le paghino, tutti e tante, Hollande ne ha aggiunta una che prevede il 75% di prelievo fiscale sui guadagni oltre un milione di euro. Gagliardo!!! Poi però succede che a superare questa soglia, in un paese dove, lo ripeto, i ricchi si sa chi sono, sarebbero solo 3.000.....Sapete quante tredicesime si pagano con quelle tasse??? Forse qualche decina di migliaia. E quanti sono gli impiegati statali in Francia?? Oltre SEI MILIONI. Che grande idea!!!
Demagogia allo stato puro, che Cameron, facendo arrabbiare ferocemente il Presidente francese, ha cercato di sfruttare strizzando l'occhio ai ricconi d'oltre Manica dicendo loro di trasferirsi armi e soldi in Gran Bretagna, dove il socialismo vorace e invidioso NON c'è.
Ecco la notizia di cronaca dalla Spagna

CRISTOBAL MONTORO: NON ABBIAMO UN SOLDO IN CASSA PER PAGARE I SERVIZI PUBBLICI
«La Spagna sarebbe fallita senza la Bce»


La Spagna «non ha un soldo in cassa per pagare i servizi pubblici e se la Bce non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito». Lo dice il ministro delle Finanze spagnolo, Cristobal Montoro, al Parlamento di Madrid.
Per Montoro, la Spagna sta vivendo una nuova recessione dopo il 2009 e deve affrontare le difficoltà con un debito che «ci sta schiacciando e condizionando». In ogni caso, il ministro ha difeso il piano di austerità proposto dal suo governo, sostenendo che la Spagna deve uscire dalla crisi all'interno dell'Unione europea e dell'euro.
LA PROTESTA DEGLI STATALI - Il ministro cerca di spiegare le misure del governo. La ragione, ad esempio, dell'aumento dell'iva previsto nella manovra da 65 miliardi è - dice - aumentare le entrate in modo che «non siano messe a rischio le buste paga dei lavoratori statali». Lavoratori di un settore che ora «il Governo sta ristrutturando» seguendo le «raccomandazioni dell' Ue» che «sono obbligatorie».
Prevista invece proprio per giovedì la manifestazioni degli statali a pochi metri dal Congresso dei Deputati, con lo slogan «vogliono rovinare il Paese. Siamo più di loro, glielo impediremo». L'obiettivo, assicurano i sindacati, è chiedere al Governo un referendum sulla manovra da 65 miliardi. Si tratta della prima grande mobilitazione a livello nazionale contro i tagli agli stipendi dei lavoratori statali e l'aumento dell'iva.

LA PRECISAZIONE - Nella tarda mattinata di giovedì, la Commissione europea ha sottolineato che la somma fino a 100 miliardi che la zona euro ha concordato di mettere a disposizione di Madrid riguarda unicamente la ricapitalizzazione del sistema bancario iberico e non potrebbe essere utilizzata per nessun altro fine come l'acquisto di titoli di Stato.

BUNDESTAG - Una buona notizia per Madrid arriva successivamente da Berlino dove il Bundestag ha approvato gli aiuti a Madrid per rifinanziare le banche.

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