martedì 31 luglio 2012

SUPERPIPPO TOPPA I 100 STILE LIBERO . COLPA DI FEDERICA ? NO, DEL TECNICO... STARE ZITTO NON ERA MEGLIO ?


Anche Magnini è stato un grande campione, e anche lui ha fatto la sua brutta figura.
Eliminato in malo modo dalla finale dei 100 metri di nuoto, dopo che anche nella staffetta gli azzurri avevano fallito, si è sfogato prendendosela chiaramente con il tecnico e la preparazione.
Poi, su twuitter, resosi conto di aver esagerato, ha cercato di correggere, ma la frittata era fatta.
Come detto, il bel giovanotto ha avuto un passato glorioso, con due ori ai mondiali e un quasi record del mondo mancato per un pugno di centesimi.
Però , anche nei momenti d'oro - anni 2005 -2007 - Super Pippo mostrò una certa idiosincrasia per i cinque cerchi, dove non ha mai vinto.
E comunque, negli ultimi anni la decadenza è stata progressiva, a livello di competizioni mondiali, mentre in Europa il "nostro" ha continuato a fare bene.
Ma le Olimpiadi sono appuntamento planetario, il MASSIMO per ogni atleta che non sia un calciatore. E Magnini questo respiro nelle sue corde di pure ottimo atleta ha mostrato di NON averlo.
Anche lui , come altri (Montano) ha sfruttato bellezza e fama per fare tv, e pazienza se poi i risultati sportivi ne risentono. La vita dello sportivo richiede troppi sacrifici, e questi sono giovanotti, belli, contesi e ammirati. Comprensibile che preferiscano l'apparire, e magari anche "Monetizzare".
E' umano, umanissimo. Poi però, quando i risultati, come è piuttosto normale (perché se no gli altri che si sacrificano in ben altro modo sarebbero tutti scemi!) non arrivano, beh è antipatico prendersela con l'allenatore no?
Pippo, non più super, ha detto che si sentiva pesante...e pensa che qualcosa possa non essere andato bene nella preparazione. Potrebbe anche darsi, ma col senno di poi...
Quello che è certo, è che lui da un po' è famoso grazie alla compagna, la bella e finora anche lei deludente Federica Pellegrini.
E' dall'anno scorso che riempiono le pagine dei giornali, iniziando dal mollamento in mondo visione di quel pupazzotto di Luca Marin, rubato alla Manodou, masticato e poi rispedito a casa dalla mantide Federica.
Copertine hot, interviste disinvolte, fino alla famosa dichiarazione preolimpica in cui la focosa campionessa spiegava che lei a non fare sesso durante le olimpiadi non ci pensava proprio!
Stasera magari la Pellegrini mi smentirà e vincerà i 200 stile libero, la sua gara.
Però, al momento, la coppia più bella , fotografata e antipatica del mondo non sta fornendo un buon testimonial ai fautori della teoria che fare sesso in periodo preagonistico non pregiudichi, anzi!!
Questo il flash di cronaca sul Corriere.it



La gara, la delusione, l'eliminazione (insieme a Luca Dotto) nelle batterie dei 100 stile libero: e, appena uscito dall'acqua, la rabbia di Filippo Magnini. Già dopo la staffetta 4x10 aveva bacchettato i compagni di squadra. Dopo i fallimentari 100 ci ha messo il carico da 11.

MAGNINI - «Lo sapevo che oggi non sarebbe andata bene. Non mi sento in forma: anzi, mi sento pesante. La condizione non è ideale: è stato sbagliato certamente qualcosa» ha sottolineato Magnini al termine delle batterie dei 100 metri stile. «In questo momento non sono in forma e non posso fare di più. Peccato: non voglio comunque puntare il dito contro nessuno. Quando sto bene posso competere con gli altri e l'ho dimostrato. Adesso, però, non sto al meglio», ha ribadito il nuotatore azzurro. Che poi ha successivamente rincarato ancora la dose: «La velocità ha cannato completamente la preparazione olimpica. Da gennaio tutti male, serve una resa dei conti. So di aver dato tutto, ma in gara non rendiamo. È un peccato presentarsi a un'Olimpiade così». «Ho 30 anni, nuoto da 22: lo capisco da me quando sto male e quando sto da Dio - ha sottolineato Magnini, che ha fatto segnare il 19esimo tempo complessivo -. Sarà stato un mio errore non aver dato le indicazioni giuste per correggere certi errori. Io non cerco colpevoli, ma adesso serve fermarsi un attimo e parlarne». Nel gruppo dei velocisti, guidato da Claudio Rossetto, è entrata anche Federica Pellegrini che dopo il flop nei 400 è attesa stasera nella finale dei 200 sl. »Il suo arrivo non ha cambiato le cose - dice subito il fidanzato dell'azzurra - anzi ci siamo allenati bene, lei ha imparato la leggerezza da noi e noi altre cose da lei. Io guardo al rapporto con Claudio e di sicuro qualcosa è mancato. Bisogna rinnovare tutto dell'Italia: parliamo degli statunitensi, lì gli atleti cambiano ma anche lo staff. La verità è che abbiamo fatto ma non è venuto fuori niente».

SU TWITTER - Dichiarazioni che, prevedibilmente, hanno molto agitato le acque della piscina azzurra. Tanto che, qualche ora dopo, sul suo account Twitter, Magnini ha digitato una correzione parziale del suo pensiero: «Purtroppo io ho solo detto: abbiamo sbagliato tutti, io, Claudio (Rossetto, ndr), il preparatore, i fisio, la nazionale. Quando si perde bisogna unirsi per ripartire».

Filippo Magnini e Luca Dotto non erano riusciti a strappare il biglietto per le semifinali, a causa di due prestazione opache. Magnini è arrivato sesto nella sua batteria (la sesta) con 49''18. Ancora peggio ha fatto Dotto, settimo nell'ottava batteria con 49''37. Per accedere alle semifinali bisognava scendere sotto i 48''9: un tempo in genere nelle corde degli azzurri, oggi decisamente sotto tono.

DOTTO - «Qualcosa non va. Mi dispiace. La semifinale era tranquillamente alla mia portata. Bastava un 48''9; ma stamattina ho fatto un tempo orribile» aveva dichiarato un amareggiato Luca Dotto. «La colpa di questo stato di forma non buono e un po' di tutti: di noi ragazzi e dell'allenatore. Il gruppo funziona: l'anno scorso i risultati sono stati positivi. Quest'anno, invece, sta andando tutto storto. Certamente hanno influito gli infortuni; ma qualche cosa non ha funzionato anche nella preparazione», concludeva l'azzurro.

MALE ANCHE LA 4X200 - Il momento difficile della velocità azzurra si confermava anche successivamente con la 4x200 stile libero maschile, subito eliminata dopo il sesto tempo fatto segnare nella prima batteria. Serviva fare un secondo in meno, del 7'12'' fatto segnare a fine gara, un tempo che nelle previsioni della vigilia sembrava largamente nelle possibilità degli azzurri, che invece hanno fallito.

LA REPLICA DI ROSSETTO - È probabile che il tweet di Magnini sia arrivato anche in conseguenza della replica del commissario tecnico Claudio Rossetto: «Per ottenere risultati, bisognava rischiare e ci siamo giocati tutto. Non siamo come gli americani, che hanno 10 medaglie sicure. Abbiamo 4-5 ragazzi e dovevamo correre qualche rischio per puntare al risultato. Bisognava spingere e portarli al limite: quando si sceglie questa strada, si può andare oltre il limite. Non ho rimpianti per le scelte fatte, ho rimpianti per i risultati». «Dobbiamo ispirarci ai migliori e il modello di riferimento, in questo senso, è quello degli Stati Uniti: gli americani - aveva aggiunto - hanno però un'organizzazione diversa. Noi dobbiamo migliorare mentalità facendo gareggiare di più i nostri ragazzi durante l'anno, facendoli muovere e viaggiare di più». E sulla rabbia di Magnini aveva comunque glissato: «Conoscete Filippo: quando è felice, lo grida ai quattro venti. Quando è arrabbiato, è arrabbiato...» dice Rossetto.

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