lunedì 6 agosto 2012

ACCIDENTI, I TEDESCHI SI SONO INCAZZATI CON MONTI !! E MO' ??



SuperMario era l'uomo sobrio, colto e preparato che avrebbe riscattato l'Italia dopo le nefandezze berlusconiane, quello che ci avrebbe ridato prestigio presso le cancellerie europee.
Ora, che tra i due premier ci sia un abisso di cultura e anche di aplomb, non ci possono essere dubbi.
Che però in politica, e quella internazionale non fa eccezione, queste cose contino poco è altrettanto vero.
E infatti eccoci qui. Monti è andato bene fino a quando era visto come quello che avrebbe fatto fare i compiti a casa agli italiani mentre Berlusconi era uno delle cui promesse non ci si poteva fidare.
Il nuovo premier, grazie ad un Parlamento commissariato dall'emergenza economica, con una maggioranza anomala che comprende partiti ferocemente in opposizione , come PDL e PD, più il fedele ma poco significativo Casini , ha potuto varare una serie di decreti legge poi convertiti  ( non prima di essere stati spesso adeguatamente annacquati). Sicuramente, checché si illudano Bersani e co. , i sacrifici non sono finiti, e credo che prima o poi verrà il momento che è già toccato agli altri PIGS : toccare il mondo dei dipendenti pubblici con un affilato bisturi, deponendo la lima per le unghie. E allora ci sarà da piangere, ma veramente.
Monti, dopo aver portato la tassazione ai vertici europei, reintrodotto l'ICI anzi aggravandola nella sua attuale forma (IMU) , eliminato le pensioni di anzianità, provato a scalfire l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e aver messo in cantiere varie altre cose di possibile (bisognerà vedere alla fine...) rilievo, come la spending review e la dismissione di qualche asset pubblico, è andato dai suoi colleghi europei per dire : signori adesso tocca che fate qualcosa voi.
E la risposta per il momento è stata PICCHE. Più precisamente, è la Germania a dire NEIN, e ora che il buon Mario muove qualche velata critica, condida di humor britannico che però i tedeschi non mostrano di apprezzare, la simpatia per "Monti il Tedesco" è bella che finita.
Basta leggere le asprissime reazioni oltretutto trasversali seguite dall'intervista rilasciata allo Spiegel da parte del nostro capo del governo.
Cosa aveva detto Monti ?
Riportiamo alcuni stralci della sua intervista :
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 . «Ho riferito al cancelliere Merkel del crescente risentimento qui in parlamento contro l’Ue, contro l’euro, contro i tedeschi e a volte contro lo stesso cancelliere» dice il presidente del Consiglio, «questo è però un problema che va molto oltre il rapporto tra Germania e Italia. Le tensioni che da anni accompagnano l’Eurozona hanno già i connotati di una dissoluzione psicologica dell’Europa. Dobbiamo lavorare duro per contrastarle». Uno dei problemi più gravi ed inquietanti per l’Europa, aggiunge Monti, è la contrapposizione tra i Paesi del Nord e quelli del Sud. «Esiste una contrapposizione frontale con reciproci rimproveri» dice, «è una cosa molto inquietante che dobbiamo combattere». «Sono convinto che la maggioranza dei tedeschi abbiano una simpatia istintiva per l’Italia», continua, «mentre gli italiani ammirano i tedeschi per le loro qualità. Ho però l’impressione che la maggior parte dei tedeschi ritenga che l’Italia abbia già ricevuto aiuti finanziari dalla Germania o dall’Ue, ma non è vero. Non abbiamo ricevuto nemmeno un euro».     Nel ricordare che la Germania gode attualmente di tassi di interesse molto bassi e a volte negativi sui propri titoli di Stato, Monti spiega che «in questo modo gli alti tassi che deve pagare attualmente l’Italia sovvenzionano quelli bassi della Germania. Senza questo rischio i tassi dei titoli tedeschi sarebbero un po’ più elevati».  «Se la Germania e altri Stati hanno interesse che l’attuale politica in Italia abbia un futuro, allora...» «Dovrebbero venire maggiormente incontro all’Italia?», gli hanno chiesto i due intervistatori. «Ribadisco, non con aiuti finanziari. Dovrebbero però lasciare più margini di flessibilità a quei Paesi dell’Eurozona che si attengono con maggior precisione alle indicazioni europee».  . Quando gli viene chiesto in che modo vuole essere ricordato dagli italiani, aggiunge che spera «che l’Italia diventi un po’ più noiosa per gli osservatori esteri». Sul suo rapporto personale con Angela Merkel il premier sottolinea che è «amichevole e cordiale». «Ci conosciamo da molti anni e sono molto lieto del riconoscimento nei miei confronti da parte del cancelliere e del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, per i progressi realizzati dalla politica italiana» aggiunge. All’osservazione che anche Berlusconi ha rivendicato un rapporto amichevole con la Merkel, smentito però da Berlino, Monti risponde ironico: «Allora
  spettiamo adesso con calma che arrivi un'altra smentita».
Tra considerazioni e battute, Monti ha anche inserito un concetto molto da "tecnocrate" e poco da politico ":   rivendicando il diritto dei governi a mantenere «un proprio spazio di manovra» indipendente rispetto alle decisioni dei Parlamenti, altrimenti «una disintegrazione dell'Europa sarebbe più probabile di un'integrazione»

SuperMario si è scordato forse che in Germania non c'è una democrazia "sospesa" , sponsorizzata dal presidente della Repubblica, ma una regolarmente eletta che rivendica gelosamente la propria autonomia.
E così gli è piovuto addosso di tutto :

 
. Il segretario dell'Unione cristiano-sociale (Csu) bavarese, Alexander Dobrindt, parla di «attentato alla democrazia», aggiungendo che «la brama di soldi dei contribuenti tedeschi spinge il signor Monti a un florilegio anti-democratico». E anche i deputati liberali e della Spd chiedono a gran voce che l'Europa «rimanga democraticamente legittimata».
 
Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle: «Il controllo parlamentare della politica europea è fuori da ogni discussione», perchè c'è «bisogno di un rafforzamento, non di un indebolimento della legittimazione democratica in Europa».
 
Anche il Cancelliere Angela Merkel, per mezzo del suo portavoce Georg Streiter, ha ribadito di non condividere i timori per «i rischi di disgregazione dell'euro a causa della crisi sui debiti pubblici». Riguardo alla politica degli aiuti ai Paesi che ne facciano richiesta, ha aggiunto che «sull'eventuale via libera» alla richiesta della Spagna, «per parte tedesca sarà chiamato a decidere il Parlamento della Germania».

«NON CANCELLEREMO LA NOSTRA DEMOCRAZIA» -Anche Dobrindt ha rimarcato: «Il signor Monti ha bisogno evidentemente di una chiara risposta che noi tedeschi non saremo disposti ad abrogare la nostra democrazia per finanziare i debiti italiani».

«IL CONTROLLO DEMOCRATICO DISTURBA?» - Anche due deputati liberali tedeschi temono rigurgiti dittatoriali. Frank Scheffler sostiene: «Monti vuole risolvere i suoi problemi a spese dei contribuenti tedeschi, e li impacchetta in una lirica europea». Il suo presidente al Bundestag, Rainer Bruederle, tuona: «bisogna fare attenzione a che l'Europa rimanga democraticamente legittimata». Negativa anche la reazione del vice capogruppo socialdemocratico, Joachim Poss, per il quale «l'accettazione dell'euro ed il suo salvataggio sono rafforzati dai parlamenti nazionali e non indeboliti».

L'UE: PIENO RISPETTO DEI PARLAMENTI - Anche l'Unione europea ha preso parola nel dibattito attraverso il suo portavoce Olivier Bailly: «Ci sono regole chiare» sulle procedure di adozione a livello di singole nazioni delle decisioni prese dai rispettivi governi a Bruxelles, che in certi casi prevedono ratifiche da parte dei parlamenti nazionali e alla Commissione europea «rispettiamo pienamente le competenze dei parlamenti nazionali. Solo così si avanza».

Come commentare tutto questo ? Francamente ritengo che Monti non si sia espresso nel modo migliore, gli capita ormai non infrequentemente (la cultura è una cosa, l'esperienza politica è un'altra, e serve la seconda), specie laddove sembra esortare la cancelliera Merkel a non farsi troppo condizionare dagli umori attuali della sue gente e quindi del suo parlamento. Sono cose che si possono dire nel segreto di una stanza, non certo in un'intervista.
Però, leggendo i commenti irati, anche arroganti dei tedeschi, orgogliosamente mi verrebbe da dire...SAPETE CHE C'E', ma aridatece la LIRA e poi vediamo se non ce la facciamo in un altro modo. 
Irrazionale ? Sicuramente, ma sono anche in tanti ormai a dire che, piuttosto che QUESTA NON EUROPA, meglio tornare ad essere piccoli ma sovrani di noi stessi.
Se questo è lo spirito EUROPEISTA che regna a Berlino, bé signori, non perdiamo altro tempo.
In questi anni di crisi, i tedeschi sono quelli che hanno sborsato più soldi per Grecia Irlanda e Portogallo, ma subito dopo vengono i francesi e noialtri. La Spagna ADESSO si accinge ad incassare degli aiuti, noi in questi anni abbiamo solo DATO. E più dei rigorosi Olandesi e Finlandesi, che parlano.
I tedeschi hanno attaccato sprezzantemente anche Draghi, facendo capire che le sue aperture al sostegno dell'euro altro non sono che aiuti al proprio paese d'origine. 
Leggo che a Francoforte il programma di Draghi sia stato apprezzato da 16 rappresenanti su 17.
Indovinate chi era il contrario ?
Le diplomazie e i pompieri sono già usciti per placare l'incendio, però questa crisi è utile per capire quanto veramente i tedeschi vogliano questa Europa .
Così magari decidiamo una volta per tutte e la facciamo finita. 
 


 

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