Lo scrissi prima (http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/07/lo-dico-prima-io-non-sto-con-la.html) a Olimpiadi non iniziate, spiegando il perché:
........"ognuno fa quello che vuole, però ciascuno di noi ha le proprie legittime inclinazioni nell'indirizzare le proprie simpatie, e non è una questione di sesso. Anche Aldo Montano non è tra i miei "eroi" preferiti, e non lo era Alberto Tomba, pur riconoscendo le loro eccezionali qualità di atleti.
Diciamo che non amo gli "spacconi", e siccome
credo nella parità, se sono donne non mi piacciono lo stesso.
Sospetto di non essere il solo, ma siccome la Fede è in cima
al monte, oggi tutti tifano per lei. Salvo poi, se le gare andassero male,
saltarle addosso contestandole tutte queste cose. Noi italiani siamo fatti
così.
Ecco, io lo dico prima: se la Pellegrini non vince, non mi
straccerò le vesti, perché mi sta antipatica."
E' passato l'angelo e ha detto AMEN. La Pellegrini fallisce completamente e clamorosamente l'appuntamento olimpionico, non solo non confermando la supremazia nella sua gara, i 200 SL, ma non riuscendo a portare a casa neppure una medaglia.
Due quinti posti.
Naturalmente le critiche ORA si alzano spietate. Era inevitabile.
Come hanno detto bene due ex campioni come Stefano Pantano (scherma) e Luca Sacchi (nuoto) , Federica Pellegrini è una che "spacca" l'opinione pubblica, essendo non soltanto una campionessa (lo è, senza se e senza ma) ma anche una Diva, un personaggio a cui piace la pubblicità , rivendicare il suo diritto di essere non "ordinaria" nelle scelte sia di sport che di vita.
La libertà, lo abbiamo detto e ne siamo convintissimi, è SACRA. Però vale anche per quelli che giudicano.
Avvicinarsi alle olimpiadi facendo parlare di sé per le mille copertine su riviste come CHI, et similia, con foto fintamente intime col bel (lui si ex campione ormai. Magnini è finito) fidanzato, con dichiarazioni tipo "niente sesso prima delle gare??? che siete matti?!?) , e dopo aver cambiato l'ennesimo allenatore (quattro in due anni!!) , beh...non è prudente. Ma Federica della prudenza se ne frega e fa bene, visto che è fatta così.
Però poi DEVI VINCERE.
Solo così zittisci tutti. Se perdi, non puoi sperare di avere l'empatia di cui hanno goduto altri campioni al tramonto (penso a Sara Simeoni, per fare un esempio di icona olimpionica, o ai fratelli Abbagnale, che Galeazzi ha contribuito a rendere mitici).
E quindi, come previsto dagli ex campioni oggi commentatori RAI, ora la gente si divide in due....i difensori, che ameranno Federica sempre e comunque, e i detrattori.
Nel sentirlo alla rubrica RAI che commenta a fine giornata i giochi, Luca Sacchi appartiene alla seconda categoria. La sua critica è stata educata ma assai severa : un campione si programma per quattro anni, non improvvisa così, cambiando continuamente allenatore e quindi le tecniche di allenamento.
Una cosa però devo dirla a favore della ex regina. Nelle interviste dopo gara è stata dignitosa.
Certo più del maschietto, che dopo non essere riuscito nemmeno a qualificarsi nella finale dei 100 SL, se l'è presa con l'allenatore Claudio Rossetto, che gli ha risposto per le rime.
Federica non ha accusato l'ultimo tecnico, ribadendo che lei aveva creduto nei sistemi di allenamento adottati.
Brava. E lo sarà ancora di più se reggerà con altrettanta dignità la marea di critiche che l'aspetta.
Chi vive al "Limite" queste cose le deve mettere in conto.
Se lo fa, giù il cappello.
Ecco il flash di cronaca
- Federica Pellegrini non ce l'ha fatta. È arrivata
solo quinta nella finale dei 200 stile libero, in una gara che non l'ha mai
vista in corsa e vinta dall'americana Schmitt, con il tempo di 1'53''61, nuovo
record olimpico. Medaglia d'argento per la francese Camille Muffat in 1'55''58,
bronzo all'australiana Bronte Barratt in 1'55''81.
A
fine gara la Pellegrini ha commentato sconsolata: «Bisogna sempre crederci, ma
come ho detto non siamo brillanti, non c'è proprio la forma. Pensavo di nuotare
meno, ma non ne avevo proprio. Ci sta». «Io ho dato tutto quel che posso ma è
così. Non potevo andare a medaglia, altrimenti l'avrei fatto», ha aggiunto la
campionessa azzurra. Che poi orgogliosamente si difende: «Non rimpiango niente,
rifarei tutto quanto. Ora riparto da zero e pensiamo alla staffetta». Parlando
ancora del suo futuro, la Pellegrini non ha escluso niente: «Se tornerò dopo
l'anno di pausa? Questa è la convinzione poi ci vogliono anche le motivazioni.
Spero che ritornino, ma penso di sì perché il nuoto è il grande amore della mia
vita. Se ci sarò alle Olimpiadi di Rio? Penso di sì - ha aggiunto la veneta -
per fortuna sono giovincella e posso giocarmi un'altra Olimpiade». «I tanti
cambi di allenatore un problema? Chi lo pensa sbaglia. Credevo fermamente che
il lavoro di Claudio (il tecnico Rossetto) mi avrebbe giovato. Non pensa sia
questo il problema, non sono i suoi allenamenti» ha aggiunto la Pellegrini.
«Posso dire che questo è un segnale per tirare il fiato un anno - ha
sottolineato ancora Fede - quest'anno ho fatto tutto il possibile per arrivare
qui in uno stato di forma ottimale. Non è stato così, ma fa parte dello sport.
Ho cercato di fare la gara di testa e cuore ma non è bastato»..
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