Impegnato in un corso di mediazione della SIMEF, di cui parlerò a parte, organizzato a Viterbo e che si tiene in una bella struttura di questi nuoti "alberghi diffusi", mi ero comunque portato il mio note book per il mio appuntamento quotidiano coi miei amii del blog. Viceversa ieri, non so per quale motivo visto che invece in questo momento (sono sempre a Viterbo ) , la linea è presente, non riuscivo a connettermi. Tutto quersto discorso solo per dire grazie a quie 200 fedeli che ieri si sono comunque collegati al Blog senza trovare articoli e commenti nuovi, Anche il Camerlengo pare abbia il suo "zoccolo duto", e di questo non posso che essere contento e grato,
Tra l'altro ho "bucato" proprio la notizia dell'ergastolo di Parolisi, a cui tanti articoliho dedicato,
Riporto la cronistoria sintetizzata sul Corriere On Line
LA CRONOSTORIA DI UN
OMICIDIO LUNGO UN ANNO E MEZZO
La scomparsa di Melania, poi il corpo ritrovato
I tradimenti di Salvatore, l'arresto
La sentenza di primo grado dopo i (presunti) depistaggi,
le apparizioni in tv e i tradimenti raccontati dalle
soldatesse
È il 18 aprile 2011 quando Carmela Melania Rea, 29 anni,
scompare sul Colle San Marco di Ascoli Piceno, dov'era andata per trascorrere
qualche ora all'aria aperta insieme al marito, Salvatore, militare del 235esimo
Reggimento Piceno, e alla loro bambina di 18 mesi. Secondo quanto verrá
riferito da Parolisi, l'unico in grado di confermare questa circostanza, la
donna si allontana per andare in bagno in uno chalet. Nessuno però, si
apprenderá in seguito, l'ha mai vista entrare.
IL CORPO RITROVATO - Accanto al corpo di Melania - che verrà
ritrovato qualche giorno dopo - viene trovato il suo cellulare con la batteria
scarica. Poi viene ritrovata anche un'altra sim card. Il segnale del cellulare
sarebbe stato attivo fino alle 19 circa. Poi, non si hanno più segnali.
Parolisi non viene da subito iscritto nel registro degli indagati. L'avviso di
garanzia gli viene notificato il 29 giugno dello scorso anno, a più di tre mesi
dall'omicidio della moglie Melania. L'arresto arriva invece quasi un mese dopo:
a chiederlo il procuratore di Ascoli Piceno Michele Renzo e il sostituto
Umberto Monti. A disporlo il gip Carlo Cavaresi, che il 19 luglio lo fa
arrestare. Per il primo giudice che lo spedisce dietro le sbarre, Parolisi
avrebbe ucciso la moglie Melania Rea a causa della situazione che si era creata con l'amante, la soldatessa Ludovica Perrone. La misura cautelare in carcere
verrá confermata dalla Corte di Cassazione il 28 novembre del 2011: a 7 mesi
dal delitto la prima sezione penale della Suprema Corte respinge il ricorso
presentato dalla difesa del caporal maggiore che chiedeva di ribaltare
l'ordinanza del Tribunale del Riesame dell'Aquila. Giudicato con rito
abbreviato, concesso il 12 marzo scorso dal giudice Marina Tommolini, Parolisi
oggi è stato condannato all'ergastolo.
Questi i fatti riportati con apprezzabile asetticità e col condizionale. Eh sì perché se è vero che Parolisi è stato condannato, è altrettanto vero che questa è una sentenza di primo grado, e abbiamo già visto con Amanda e con Raniero Busco che in appello le cose possono essere ribaltate.
Capita più spesso nei processi cosiddetti indiziari, dove NON ci sono prove certe , che sono, esemplificativamente, le impronte sull'arma del delitto, testimoni oculari, oggi capitano anche documentazioni video ( le città sono tappezzate di telecamere di negozi, banche e adesso anche di condomini ) e ovviamente la confessione. ANche le prove vanno verificate (guardate nell'omicisio di Sara Scazzi, dove lo zio, che si assume tutta la responsabilità, non viene creduto per vari, non infondati motivi).
Il processo Parolisi è uno di questi in cui PROVE non ce ne sono. Però ci sono indizi ritenuti gravi e concordanti. TRa questi, le menzogne di Parolisi, e non solo sui suoi tradimenti, il dna di lui sulla bocca di lei (questa potrebbe essere una prova SE non fosse che lui era il marito e che non è possibile accertare a quando le tracce risalgano. Che un marito, ancorché fedifrago, baci la moglie non è cosa strana. Certo, se lo fa mentre lei viene uccisa, lo diventa. Ma questa certezza temporale non c'è). , il movente , Che ovviamente NON può essere il tradimento, che se no altro che feminicidio , la strage di Erode sarebbe una passeggita di salute. Però può essere che il caporalmaggiore si fosse incastrato in una situazione che lo ha fatto sentire senza vie di uscita, con l'amante che lo pressava e Melania che lo minacciava di rovinargli la vita , dununciando la tresca. Le modalità dell'omicidio, 35 coltellate, fanno in effetti pensare ad una furia cieca, ad un odio per la vittima che , in un estraneo, sarebbe ricollegabile solo ad una mente malatra, folle.
QUesti gli indizi, gravi. La difesa sappiamo cosa ha sostenuto : non sono state seguite piste alternative che pure c'erano, addirittura (sarebbe gravissimo, ma allora bisogna provarlo ), gli inquirenti avrebbero manomesso o distrutto elemnti indiziari stavolta favorevoli al Parolisi. Infine, sugli indizi maggiori dell'accusa, del DNA abboamo detto, delle menzogne, chi è accusato a volte mente non perché colpevole ma perché teme che condotte deplorevoli lo possano far ritenere tale (e succede) e sul movente che l'equazione TRADITORE = OMICIDA non è scienza.
Queste cose le abbiamo già scritte, e non per dire che Parolisi è innocente. Non lo so e anzi ammetto che dei dubbi grandi di colpevolezza li ho. Sufficienti a dargli l'ergastolo ? No, ma in questo sicuramente io posso essere più timoroso di altri nel decidere della vita di un uomo. In America, dove le corti sono selezionate con dei diritti di esclusione (non infiniti) da parte dell'accusa e della difesa, io sarei SEMPRE scartato dalla prima. Ne sono consapevole.
In questa sentenza la cosa che NON mi piace è che una pena così grave possa essere decisa da un solo Giudice. Uno che si domanda e si risponde da solo, senza confronto. Le regole del processo sono queste, legate alla scelta dell'imputato del rito abbreviato. Ma ritengo, in questo confortato da amici più preparati di me in materia penale, che è una regola che vada corretta.
Per usare una metafora calcistica, il processo Parolisi è al primo tempo.
Con un parziale di 3-0 per l'accusa. Pesante. Qualcuno ricorda Milan Liverpool finale di Champions League ?
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