martedì 20 novembre 2012

AMATO SI PREOCCUPA DEGLI ESODATI DEL PARLAMENTO...E C'E' PURE CHI LO IMMAGINA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA



Io non amo Gramellini, anzi lo ritengo un "populista", uno che dice cose che piacciono a certo tipo di gente. Insomma, una versione sofisticata di Francesco Alberoni. Dirò di più, uno dei motivi per cui apprezzo relativamente la Stampa (dove pure scrive il grandissimo Luca Ricolfi e non mi dispiacciono ne' il direttore, Mario Calabresi, né l'"americano" Gianni Riotta ) è proprio lo spazio dato a Gramellini.
Sicuramente è facile da leggere. E stavolta l'argomento su cui ironizza è di inevitabile condivisione : l'uscita di Giuliano Amato a favore degli ex onorevoli....In effetti l'uscita comprova, una volta di più, come determinate persone abbiano perso del tutto il contatto con la realtà e quindi dell'"opportunità" di certe loro esternazioni. In un'epoca in cui abbiamo il problema del lavoro tout court, con soglie di disoccupazione giovanile del 35%, Amato pone il problema di un "indennizzo" per coloro che a 40 anni potrebbero trovarsi nel ruolo di ex onorevoli, senza godere di pensione...Non so, sarebbe interessante sapere come facciano negli altri Paesi di fronte a questa angoscioso dilemma. La risposta che verrebbe in mente, così di getto, è di tornare a fare quello che facevano prima. Chi non può, avrà magari avuto modo di fare esperienze e conoscenze che gli consentiranno di tornare (o iniziare) a fare una qualche attività lavorativa. normale.
Insomma, non è che qualcuno ti obbliga a provare a farti eleggere. E sono tanti i lavori la cui durata è circoscritta nel tempo. Gli sportivi per esempio. Fai il calciatore, a 35 anni smetti. Ha diritto alla pensione ? Ad un indennizzo ? Senza contare che la maggior parte dei giocatori professionisti della serie B e inferiori, non hanno certo gli emolumenti dei colleghi della serie A.
Figuriamoci quelli di altri sport meno ricchi del calcio (quindi quasi tutti ).
Caro Giuliano, il pernacchione indirizzatoti da Crozza e il suo pubblico te lo sei proprio andato a cercare tutto !!













Sosteneva il sommo Brera che in certe persone l’intelligenza va considerata un’aggravante, come l’ubriachezza nei fatti di sangue. E Giuliano Amato, si sa, è molto intelligente. Intelligentissimo. In un’intervista a «Sette» intrisa di fosforo, l’uomo che sussurrava ai cinghiali (in un’altra era geologica era il camerlengo di Craxi) ha proposto di garantire un’indennità agli onorevoli disoccupati, qualora malauguratamente passasse la proposta di fissare un limite di due legislature alla loro presenza in Parlamento. «Un trentenne eletto, dopo due mandati, cioè a 40 anni, che cosa dovrebbe fare mentre aspetta di compiere i 65? L’esodato di Stato?» si interroga Amato, interpretando l’ansia di un Paese intero per la sorte di quei negletti. «Che cos’è, un nemico da punire solo perché ha fatto politica?» Il quadro descritto da Amato è obiettivamente drammatico: immagino il parlamentare licenziato nel fiore degli anni, mentre vaga per le strade senza corona e senza scorta, riducendosi a chiedere l’elemosina a qualche precario della scuola.



A sua scusante, va detto che Amato sconta una certa inesperienza in materia, avendo avuto in sorte un destino diverso: 31 mila euro lordi al mese di pensione. Certo, reclamare l’indennità di reinserimento (che peraltro già esiste) per una categoria che dovrebbe interpretare la politica come servizio anziché come mestiere non richiede solo intelligenza ma anche parecchio coraggio. Per quanto il più coraggioso di tutti rimane colui che ha affidato l’incarico di preparare un piano per il taglio dei costi della politica proprio ad Amato.


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