Mi verrebbe da dire che Obama porta sfiga . Guardate in Egitto...arriva lui e Mubarak, il Faraone che stava lì, bello pacioso da 30 anni (trenta ! ) e si becca la primavera araba , e adesso rischia pure la pena capitale.
In Egitto fanno quindi le prime vere elezioni da quando esiste questo Stato e , contro le speranze di noi occidentali, entusiasti della "primavera araba" , delle piazze piene di folle di giovani e di donne, vincono nettamente i fratelli Musulmani, e c'è da ringraziare il cielo che siano stati loro a prevalere rispetto ai più fanatici Salafiti. Alla Presidenza viene dunque eletto Morsi, che siccome , nel suo partito, è un "moderato", in poco tempo si prende i poteri assoluti, marginalizzando l'Esercito ( che da noi è una figata, giustamente, ma da quelle parti è pur sempre un baluardo "laico" rispetto agli eccessi di una teocrazia ) e adesso anche la Corte Costituzionale. Che ne denuncia i soprusi, così da essere assediata da qualche migliaio di fratelli (musulmani evidentemente ) che impediscono loro di tenere udienza nel Palazzo riservato a questa istituzione.
A questo punto quelli di piazza Tharir ( quelli buoni, vista da qui, occidente ) tornano arrabbiati in piazza e oggi addirittura costringono la polizia ad arretrare all'interno del palazzo presidenziale dal quale, per sicurezza, il nuovo Faraone pensa bene di "allontanarsi" per rifugiarsi nella propria residenza personale.
Cosa c'entra Obama ? Di Mubarak abbiamo detto : migliore alleato arabo nel medio oriente, arriva il Kennedy nero e dopo 30 anni finisce nella polvere. Allora che ti fa il Presidente USA più amato dagli italiani ? Vede la piega che prendono le cose, esita un po', cerca di capire chi vince e poi cerca di trovare un feeling con lui. Succede che gli egiziani votino Morsi ? E pazienza, si tratta con Morsi. Il che è semplice realpolitik (la stessa per cui Gheddafi isolato è dittatore che viene rovesciato per difendere la popolazione civile della Cirenaica ribelle mentre Assad ha fatto finora impunemente 40.000 morti in Siria ).
Solo che, stante l'avvio di buoni rapporti con il presidente americano che ti capita a Morsi ? Il risveglio degli arabi delusi dal mesto autunno della loro primavera, e deve scapparsene in modo prudente ma piuttosto mortificante dal palazzo presidenziale.
Ironia a parte, non la vedo bene per l'Egitto perché Mubarak era un rais espressione dell'Esercito, non aveva grandi folle dietro di sé, e i suoi hanno preferito mollarlo piuttosto che fare una strage di civili che forse (il dubbio è lecito, visto quanto accade in Siria) il mondo non avrebbe tollerato. Hanno preferito sacrificarlo convinti di continuare a poter controllare la situazione. Morsi li ha un po' spiazzati fin qui, ma certo non saranno loro a difenderlo dalla piazza. Però a differenza del suo predecessore, l'attuale presidente ha un POPOLO dietro di sé, e pure piuttosto bellicoso. Le decine di migliaia di giovani egiziani che aspirano ad una vera democrazia, dovranno vedersela con le centinaia di migliaia a cui non importa nulla di questa parola, utile solo a far prendere loro il potere.
L'inverno non promette nulla di buono per l'Egitto e la sua pace interna.
Ecco l'articolo di cronaca dal Corriere on line
CAIRO. MORSI COSTRETTO DAI MANIFESTANTI A LASCIARE IL PALAZZO PRESIDENZIALE
Il presidente egiziano Mohammed Morsi ha lasciato il palazzo
presidenziale nel quartiere Heliopolis del Cairo, in Egitto, mentre all'esterno
sono in corso scontri tra manifestanti e polizia. E non solo. Le forze di
sicurezza si sono ritirate dal perimetro esterno del palazzo.
LACRIMOGENI E VIOLENZE - Secondo alcune fonti vicine al
presidente, Morsi sarebbe tornato nella sua residenza privata alla periferia
est del Cairo. I dimostranti hanno rotto il cordone degli agenti, che hanno
lanciato invano gas lacrimogeni per disperdere il corteo di alcune migliaia di
persone. Diecimila persone si sono scese in piazza anche ad Alessandria.
GIORNALISTA AGGREDITO - Alcuni manifestanti hanno cercato di
scavalcare le recinzioni a protezione del palazzo ma sono stati bloccati da
altri partecipanti alla protesta. I feriti sarebbero una decina. In piazza sono
scese decine di migliaia di persone, che contestano i decreti presidenziali con
cui Morsi ha assunto poteri quasi assoluti anche al di sopra della
magistratura. E i manifestanti si sono riuniti per dare quello che hanno
definito «l'ultimo avvertimento». Le violenze sono esplose quando alcuni dimostranti
hanno divelto una barriera sormontata da filo spinato a qualche centinaio di
metri dalle mura del palazzo. Poi, dopo il tramonto, la tensione è diminuita ma
i manifestanti sono rimasti in piazza. Nelle violenze è stato aggredito anche
un giornalista di al-Jazeera, che ha riportato alcune contusioni.
GLI USA - Gli Stati Uniti, che hanno investito molto nel
presidente egiziano Mohammed Morsi, hanno inviato sia l'opposizione che il
governo alla moderazione:«Chiediamo a quanti protestano di esprimere i loro
punti di vista pacificamente e che sia consentito loro lo spazio per
manifestare pacificamente», ha dichiarato uno dei portavoce del dipartimento di
Stato, Mark Toner. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra Morsi e Obama
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