Bene, una volta tanto sono d'accordo con un Procuratore della Repubblica. Quello di Bergamo, Francesco Dettori, linciato sui media per aver suggerito alle donne che di notte sarebbe meglio che non uscissero da sole. L'ha detto in seguito all'ennesimo caso di violenza, avvenuto nella sua città, ma in quel giorno in Italia ve n'erano stati altri due, una contro una diciottenne ubriaca in discoteca e un altro ancora. La rivolta è trasversale, e due ex deputate (magari siamo fortunati e rimangono ex ) di PD e PDL prendono carta e penna per farsi pubblicità e scrivono strumentalizzando la frase. "Ben altre parole avrei voluto sentire" ha attaccato la Olivari, targa PD, mentre l'altra retore , la Gallone ( che si candida con La Russa e la Meloni ) parla di bandiera bianca di fronte alla criminalità. Qualcuno ha anche scomodato il Parroco che qualche settimana fa, in provincia di Novi Ligure, aveva appeso alla bacheca della canonica un articolo che, parlando di femminicidio, invitava le donne all'autocritica.
Un delirio. Per fortuna, in tanto bieco opportunismo elettorale, una donna saggia ha parlato dicendo le cose come stanno : "Mi è sembrato un invito alla prudenza".
Come altro leggerle quelle parole di sincero rammarico per l'accaduto, accompagnate nel finale a fare qualcosa anche da soli per tutelarsi ? Mica ha detto : "DONNE STATEVENE A CASA !!".
Ha letteralmente dichiarato : " «Le donne sono l'anello debole di una società in cui è parzialmente ancora inculcata l'assurda mentalità della femmina come oggetto del possesso. Lo dico con tutto il rammarico, ma sarebbe bene che di sera non uscissero da sole». Aggiungendo : «Non voglio colpevolizzare la giovane che ha subìto violenza, anzi a lei vanno le nostre scuse per non aver saputo offrire la degna protezione. Ma a volte bisogna ragionare in termini realistici».
Esattamente. Fare i conti con la realtà, con quello che la società è ancora, e non come vorremmo tutti che fosse. Vorreste un poliziotto ad ogni angola della strada ? Non si può.
Nel caso di specie, il reo confesso ha aggredito la donna ma non ha per fortuna avuto il tempo di andare oltre perché le urla della stessa, la vicinanza delle amiche, il loro accorrere, hanno subito fatto desistere l'aggressore. A conferma che il peggio è stato evitato proprio perché la ragazza si era solo allontanata dalle altre compagne.
E il problema, prima che vi agitiate, non è solo italiano. Nel civilissimo Nord Europa, a livello di violenze contro le donne, i numeri non sono migliori dei nostri.
Quindi nessun divieto, ci mancherebbe, così come la gente resta libera di andare in vacanza nei paese indicati dalla Farnesina a rischio (e magari di restare rapiti confidando che il loro paese poi pagherà il riscatto ).
Una normale esortazione a prendere qualche accortezza. Che non significa essere colpevoli di ciò che ti accade se non lo fai. Solo l' invito, garbato e misurato, alla prudenza. Semplice normale buon senso. Una volta che un Procuratore della Repubblica lo dimostra, non va bene ?
BERGAMO
«Non uscite da sole»
Accuse al procuratore per l'invito alle donne
Dopo il commento del magistrato sulla violenza sessuale in centro arrivano critiche da Pd e Pdl: resa al crimine
Il procuratore di Bergamo Francesco Dettori
Le polemiche per gli arresti domiciliari al facchino kosovaro accusato di violenza sessuale si stavano quietando, ma il procuratore di Bergamo Francesco Dettori ha aperto un altro fronte, provocando lo stupore e l'indignazione di molte donne, ieri, con un'intervista aL'Eco di Bergamo: «Le donne sono l'anello debole di una società in cui è parzialmente ancora inculcata l'assurda mentalità della femmina come oggetto del possesso. Lo dico con tutto il rammarico, ma sarebbe bene che di sera non uscissero da sole». Poi, precisando il suo pensiero, il capo dei pm bergamaschi ha spiegato: «Non voglio colpevolizzare la giovane che ha subìto violenza, anzi a lei vanno le nostre scuse per non aver saputo offrire la degna protezione. Ma a volte bisogna ragionare in termini realistici».
Parole che sono sembrate sale sulle ferite di una città che non ha mai avuto gravi problemi di sicurezza, per la quale un caso di violenza sessuale ai danni di una ragazza che esce da un locale notturno è un evento straordinario, capace di provocare un'onda emotiva difficile da contenere, con un corollario di fiaccolate e riflessioni. Voleva rassicurare tutti, il procuratore Dettori, ma quella frase, al contrario, è suonata come un allarme, a destra e a sinistra. «Così si rischia di tornare indietro di secoli e io non posso accettarlo», ha commentato la senatrice uscente del Pdl Alessandra Gallone, ricandidata da «Fratelli d'Italia».
«Mi pare che il compito di un procuratore non sia quello di arrendersi alla criminalità, ma di dare più sicurezza ai cittadini», ha aggiunto il consigliere provinciale del Pdl Matteo Oriani. Parole inaccettabili, quelle del capo della Procura, anche secondo le donne che siedono nella giunta del sindaco Franco Tentorio, il pidiellino con una lunga storia in Msi e An. O, nel campo opposto, per la giovane candidata in Regione del Partito democratico Elisabetta Olivari: «Lavoro spesso alla sera, dovrei forse rinunciare alla mia attività? - chiede in un suo intervento sul web - Da Lei (rivolta a Dettori, ndr ) e dalle istituzioni, noi donne vorremmo sentire ben altre parole». Solo la parlamentare in pectore Elena Carnevali, candidata democratica in terza posizione nel collegio Lombardia 2 per la Camera, è uscita dal coro, ma senza esagerare: «Tra le righe mi è sembrato un invito alla prudenza».
Alle polemiche per quegli arresti domiciliari, chiesti dalla Procura che non ha osato pensare al carcere per l'aggressore della 24enne incinta, è quindi seguita una frase che di polemiche ne ha aggiunte altre, suggerendo quasi di starsene in casa o di trovarsi una guardia del corpo per evitare certi fatti.
E il «caso domiciliari» - dopo le bottiglie scagliate contro il portone di casa del kosovaro da parte degli ultrà dell'Atalanta, inneggianti alla giustizia sommaria - non è chiuso. Il questore di Bergamo Fortunato Finolli, infatti, si è rifiutato di partecipare a una conferenza stampa che il procuratore Dettori avrebbe voluto convocare sul caso, con la polizia al suo fianco. Ufficialmente, nessun attrito. Ma di fatto la questura non ha nascosto irritazione per la mancata richiesta del carcere, da parte della Procura, per il responsabile della violenza.
E il «caso domiciliari» - dopo le bottiglie scagliate contro il portone di casa del kosovaro da parte degli ultrà dell'Atalanta, inneggianti alla giustizia sommaria - non è chiuso. Il questore di Bergamo Fortunato Finolli, infatti, si è rifiutato di partecipare a una conferenza stampa che il procuratore Dettori avrebbe voluto convocare sul caso, con la polizia al suo fianco. Ufficialmente, nessun attrito. Ma di fatto la questura non ha nascosto irritazione per la mancata richiesta del carcere, da parte della Procura, per il responsabile della violenza.
Nessun commento:
Posta un commento