mercoledì 16 gennaio 2013

FACCIO LA ESCORT, QUINDI SONO PARTE OFFESA . E IL TRIBUNALE DIVENTA CABARET



Premesso che dei giornali non ci si deve fidare e che i provvedimenti, avendone la possibilità, andrebbero letti nella loro versione originale, e non semplici stralci estrapolati, la decisione del GIP di Bari, che ha ammesso 27 donne invitate da Giampiero Tarantini alle feste di Arcore e dintorni, come parti offese nel processo contro quest'ultimo, accusato di favoreggiamento e induzione alla prostituzione, fa sorridere...
Del resto, è la stessa reazione provata quando la stessa misura fu adottata a Milano nel processo similare contro Lele Mora, Emilio Fede e la Minetti. Insomma, ragazze adulte, consenzienti, che partecipano a delle feste allegre, alcune di esse ricevendo lauti rimborsi spese, si sono poi sentite vittime per la loro buona fede capziosamente violata e per il danno alla loro immagine di ragazze per bene.
Io a suo tempo scrissi un post : Ragazze Ingenue ( http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2011/06/ragazze-ingenue.html ) in cui parlavo di alcune di queste fanciulle. Una, ex Miss Piemonte, era coinvolta in un processo dove la stessa aveva denunciato un uomo molto più grande,   per aver approfittato dello stato di bisogno suo, al tempo non ancora diciottenne, e della sua famiglia, accompagnandosi con lei per più di un anno in cambio del mantenimento (pare piuttosto oneroso ) proprio e della madre. Il procedimento è stato poi archiviato perché la giovane non si è mai presentata in Tribunale a confermare la denuncia. Manuela Arcuri fu a sua volta vittima di un curioso incidente mediatico. Apparve prima la notizia che lei si era rifiutata di andare ad una di queste feste, e la sinistra la salutò come un'eroina della virtù femminile che non cede alle lusinghe del denaro del demonio...Poi, le intercettazioni (come sempre sparate in prima pagina, alla faccia di ogni tutela della privacy) rivelarono il giorno dopo un'altra verità : non c'era stato accordo sul compenso...
Ecco, queste sarebbero le "vittime".
Ora, io non so con certezza cosa avvenisse in queste serate. Leggo, ed è circostanza confermata da un po' tutti i protagonisti in causa,  che molte di queste ragazze venivano pagate, ma questo avviene anche con delle semplici ragazze immagine, le hostess di avvenimenti, e il fatto che i compensi fossero elevati può anche dipendere dalla ricchezza del padrone di caso. Uno che il Tribunale ha ritenuto facoltoso al punto di poter pagare un assegno di mantenimento di 100.000 euro AL GIORNO alla moglie separata, se organizza una volta ogni tanto una festa che gliene costa la metà non andrà in rovina. Insomma sarà il processo a confermare o meno quello di cui tutti comunque resteremo convinti : quelle feste avevano, molte volte, un corollario sessuale.
In Italia la prostituzione non è reato, lo scambio denaro per sesso non lo è. E' reato invece l'intermediazione, vale a dire chi procura prostitute al cliente. L'accusa a Tarantini è questa.  Vedremo.
Ma le parti offese chi sono ? Le prostitute ?? Francamente mi viene difficile seguire un ragionamento del genere ed è divertente al riguardo il commento di un lettore che troverete dopo la notizia del Corriere On Line che di seguito riporto.
Più probabile, come detto all'inizio, che  la doglianza di queste ragazze sia di essere apparse sui giornali ed essere state scambiate per escort. Ma molte di loro LO SONO. La D'Addario LO E', per citare la prima della fila. In questo caso ?
Buona Lettura





L'INCHIESTA

«Escort, parte offesa nel processo»
Processo Gianpi, ammesse 27 donne

Il giudice: sì alla richiesta di risarcimento danni
Tra le ragazze anche Manuela Arcuri e Sara Tommasi

Gianpi TarantiniGianpi Tarantini
BARI - Il gup tribunale di Bari Ambrogio Marrone sciogliendo la riserva ha ammesso 27 donne (tra le quali anche Manuela Arcuri e Sara Tommasi) come parte offesa nel processo scaturito dall'inchiesta escort in cui è imputato Gianpi Tarantini, il noto imprenditore barese, insieme ad altre 10 persone.
L'arrivo di Patrizia D'Addario in tribunale
Patrizia D'AddarioPatrizia D'Addario
IL PROVVEDIMENTO DEL GIP - «Ritenuto che rispetto alle condotte di favoreggiamento, reclutamento, induzione e sfruttamento della prostituzione, lesive non solo della moralità pubblica e del buon costume, ma anche e soprattutto della libertà e dignità umana e della libertà di determinazione nella sfera sessuale, le persone indicate nei vari capi di imputazione debbano ritenersi non solo soggetti eventualmente danneggiati ma persone offese». Sono 27 le donne citate dal gip che si potranno costituire parte civile nel processo, in sostanza secondo il giudice le ragazze sarebbero state danneggiate dal comportamento di Gianpi, colui che le avrebbe reclutate per farle partecipare ai festini di Berlusconi.
LA RICHIESTA - A sollevare il caso era stata la escort barese Patrizia D'Addario durante la prima udienza preliminare. La donna, la prima che ha raccontare delle notti trascorse con Berlusconi, chiese al giudice, tramite il suo avvocato, di potersi costituire parte civile per chiedere il risarcimento dei danni a Gianpaolo Tarantini. La Procura di Bari, pm Ciro Angelillis e Eugenia Pontassuglia, si opposero e il giudice si riservò di decidere.
Assurdo !
16.01|19:37 Ubidoc
Dunque una prostituta pagata per fare il suo mestiere diventa parte offesa perchè ha accettato di farlo . A questo punto tutte le peripatetiche diventerebbero delle ricattatrici.
 ancora riguardo all'uso dei termini16.01|19:37 darksideofthemoonessendo un tribunale italiano, richiamo il giudice all'utilizzo della lingua italiana, e quindi invece di escort prego utilizzare una delle innumerevoli traduzioni italiana ( ma "puttana" e' una parolaccia ? )
Mi pare un po' fuori le righe
16.01|19:37 darksideofthemoon
Direi di fare anche una class action contro le prostitute che, approfittando delle debolezze dei maschietti, gli estorcono soldi (gli ormoni messi in moto da queste signore causano perdita' di dignita' e privano della liberta' nella determinazione della sfera sessuale). E chiedere all'unione consumatore di costituirsi parte civile anche contro tarantini&c che pagando troppo le prostitute provocano una distorsione del mercato facendo alazare i prezzi. Domanda: ma e' possibile frequentare donnacce senza rischiare denunce? che so, farsi firmare una liberatoria in cui la mignotta dichiara di essere conseziente... quando poi cominceranno ad andare ai sindacati e denunceranno i clienti che non hanno pagato i contributi, questo paese andra' definitivamente a escort (ho usato vari sinonimi per indicare le lavoranti perche' non volevo essere ripetitivo)

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