domenica 3 febbraio 2013

GIACOMO ZUCCO , L'IRRIVERENTE DEL TEA PARTY, IRRITA IL PRESIDENTE MONTI



Ieri ero a pranzo con Giacomo Zucco, uno dei leader del Tea Party Italia  ( un giorno conto di incontrare anche il fondatore, Davide Mazzarelli , che deve essere una sorta di genialoide dotato di entusiasmo e "visione" a dispetto delle realtà del nostro paese ) , reduce della brillante apparizione alla trasmissione "LEADER" di Lucia Annunziata, in onda il venerdì sera su RAI 3. In modo civile ma non riguardoso, Giacomo ha chiesto al Premier Monti come mai, lui uomo del rigore di stampo europeista, ben consapevole di quelli che erano i "consigli" , in realtà compiti, che Bruxelles aveva ammannito all'Italia, li abbia per lo più ignorati, puntando unicamente (o quasi ) a sistemare i conti tramite le TASSE. Trichet, predecessore di Draghi, nella famosa lettera indirizzata al governo italiano del tempo, siamo nell'agosto 2011, parlava di riduzione del debito, della spesa pubblica, di riforma fiscale a favore del lavoro, di privatizzazioni e liberalizzazioni, di riforma previdenziale. Quest'ultima è l'unica vera riforma Montiana, che poi altro non è stata che l'anticipazione (difficile da fare, riconosciamolo) di quella già in essere, con innalzamento dell'età pensionabile.
Giacomo ha ricordato come questa riforma passò in un mese, laddove in passato i sindacati avevano mobilitato fino ad un milione di italiani contro i progetti di revisione della previdenza ...Ma in quel momento, ha sottolineato con sarcasmo, Monti avrebbe anche potuto proporre la soppressione dei figli in esubero sulla pianificazione familiare (non ha detto proprio così, ma insomma era una provocazione ) che tanto il parlamento fascistizzato dal diktat europeo lo avrebbe votato. L'Annunziata ha apertamente riso della battuta, il Premier molto meno. Anche perché l'inarrestabile Zucco gli ha anche contestato come sarebbe stato doveroso da parte sua, constatato che l'impatto riformatore  si era presto esaurito, per il recuperato ostruzionismo della strana maggioranza,  dimettersi, rimettendo il parlamento di fronte alla responsabilità di una crisi in pieno Titanic finanziario, con lo spread verso quota 600...
Altro che Grillo terzo partito avremmo avuto alle elezioni !!!Uno tsunami tipo Sicilia, con oltre il 50% degli elettori a disertare le urne. 
Osservazioni fondate e note, però Giacomo è l'unico che le ha fatte con educata durezza, riassumendo con chiarezza un bilancio di governo di cui Monti sembra essere fiero ma non si capisce bene il perché.
"Abbiamo evitato il disastro Grecia"....Lo abbiamo fatto con : tasse a livelli record europeo, recessione, disoccupazione, ulteriore aumento (a causa degli interessi comunque alti) del debito pubblico che dal 119% è arrivato al 127...I greci indubbiamente se la passano molto male, ma che sia stato Monti - e non Draghi per esempio - a evitarci (per il momento ? ) quella sorte francamente sono sempre in meno a sostenerlo.
Non a caso, la lista del "Salvatore" non arriva al 10% nei sondaggi....Grillo tra un po' lo doppia, e anche (ahimè ) Ingroia, se avesse più tempo, potrebbe quasi raggiungerlo.
A Giacomo hanno rimproverato, alcuni, di non aver inserito nel suo intervento, la citazione di  Giannino e FARE come unico movimento che mostra un programma apprezzabile e coerente contro la spesa e le tasse...
Non sono del tutto d'accordo, pur essendo anch'io un elettore di FiD.  Intanto, consideriamo che il "nostro" doveva sbrigarsi a dire tutto quello che poteva prima che la conduttrice lo costringesse a stringere con la domanda...e in questo è stato BRAVO.  Tutto non poteva certo dire nell'unico intervento che aveva a disposizione in quel momento ( e consideriamo che quello spazio, contro Monti, lo ha "rubato"...Grande ! ). E poi, dire che Bersani è coerente, in una politica economica destinata ad ammazzare il paese ma del tutto in linea con la tradizione della sinistra più pura ( e quindi tasse e patrimoniale), sta nei fatti (giudizi a parte ) .  Giannino, alla testa di un movimento nuovo e quindi mai messo alla prova...come si fa a dire che è coerente o no ? Lo si potrebbe vedere solo qualora messo alla prova.
E tra l'altro, già che ci siamo, diciamoci anche una verità amara : il ritorno in campo di Berlusconi ha sgominato i piani di coloro che, lodevolmente, volevano offrire una nuova prospettiva agli elettori liberali e di centro destra in generale. E la vulgata del voto utile ha SEMPRE avuto il suo perché, fin dai tempi del "turiamoci il naso e votiamo DC di Montanelliana memoria ).
Per cui FiD sembra avviata ad una nobile e generosa sconfitta...lontanissima da quel 4% richiesto, correndo il partito da solo, per entrare in Parlamento. Non era una follia quando l'idea fu partorita, ma dopo il ritorno del Cavaliere e la reazione dell'elettorato, che se vuole una protesta forte vota Grillo, se no Monti oppure proprio si asterrà, Giannino non andrà oltre le percentuali dell'antico Partito Liberale o Repubblicano. Con l'augurio di sbagliarmi e con l'impegno ad essere uno di quelli che "sprecherà" il voto, un 3% sarebbe già un successo, e non sarebbe sufficiente.
Peccato

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